venerdì 2 dicembre 2005

Il maestro Luciano


Luciano Gori arrivò alla scuola della Montagnola nell’ottobre del 1969 con la sua volkswagen arancione e ci restò per anni.
Di statura normale, il fisico asciutto, la camminatura un po’ saltellante, la barbetta ben curata e gli occhi vivaci. Sembrava più un artista che un insegnante.
E infatti lo era davvero un artista.
Finite le magistrali Luciano esordì subito come pittore e Loffredo parlò bene di lui. Ma quando cominciò a fare il maestro per le campagne del Chianti smise di dipingere perché capì che poteva essere artista solo insieme ai suoi ragazzi. “Dicesi maestro colui che non può tenere le cose che sa, solo per sé” Scriveranno qualche anno dopo i ragazzi di Barbiana.
E lui sarà per sempre il maestro Luciano. Da allora la sua arte sarà quella che nasce insieme ai ragazzi: un’opera collettiva. La sua classe era una comunità dentro la comunità più vasta della scuola e aperta alla società: dal quartiere, alla città, al mondo intero.


L'ultima testimonianza video di Luciano:
...”Dietro una balza ho filmato i ragazzi che si tengono per mano e correndo superano questo dislivello erboso con un grande salto. L’ultimo rullino si interrompe qui. Sono visi felici e coloriti. Nel salto qualcuno ruzzola, ma si rialza e corre via felice. Nelle ultime sequenze è rimasto impressionato l’orizzonte vuoto con i fili d’erba e le nuvole che ci ruzzolano sopra”.


Qui trovi il pezzo e una bella foto


Ringrazio Franco Quercioli ( grande amico e gran personaggio anche lui) per questa rievocazione di Luciano Gori il quale essendo stato per cinque ripeto cinque anni maestro di Simone ha dato a me padre la possibilità di vivere un'esperienza umana prima che pedagogica "irripetibile" come si dice; ma ripetibilissima nella sua semplicità. Tutte le cose grandi sono semplici o non sono grandi. Ricordo che assieme a Paola si fece la coda alla Montagnola - grande depuratore culturale dell'Isolotto di Firenze - perché la Segreteria della scuola iscrivesse Simone alla prima classe del maestro Gori. Oggi il suo nome dà l'appellativo alla Biblioteca Comunale dell'Isolotto, la più frequentata di Firenze, dopo la Nazionale!   Quanto a Luciano ne riparleremo;  vorrei però anche leggere su questo blog una testimonianza diretta di Simone.

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