giovedì 25 aprile 2013

Il governo di Vichy e il XXV Aprile

bandiera di Vichy
Governo di Vichy, Regime di Vichy, Francia di Vichy, Repubblica di Vichy e ufficialmente Stato francese (État français), sono i nomi comunemente utilizzati per indicare la nazione che governò la parte meridionale della Francia dopo l'invasione tedesca nella Seconda guerra mondiale, con l'eccezione della zona di Mentone, ceduta all'Italia, e della costa atlantica, governata dalle autorità tedesche. Il nome di Stato francese era contrapposto a quello di Repubblica Francese, ovvero la Terza Repubblica estintasi con l'armistizio del 1940. Ufficialmente indipendente, in realtà era uno stato satellite del Terzo Reich. Il nome ufficiale dello Stato è ormai decaduto dall'uso comune; nel dopoguerra si è diffusa la definizione "regime di Vichy" o "Francia di Vichy".
La storia della Francia di Vichy.

L'Italia è uno stato satellite degli Stati Uniti che la occupano militarmente con le basi americane e con 90 bombe atomiche invecchiate e forse per questo più pericolose.
L'Italia è uno stato satellite occupato ideologicamente dal Vaticano che costituisce il braccio ideologico del "tutti uniti" del governo di re Giorgio. 
Fa la parte della golpe machiavellica.
L'Italia è uno stato satellite tenuto sotto custodia dalle agenzie di intelligence Cia, Mossad, Sim o come si chiama. Hanno in mano la leva del terrorismo "sintetico" (cioè fatto in laboratorio) e con questo fanno le stragi di stato. (v. in nota l'esempio più macroscopico).
Fanno la parte del lione machiavellico.
Il XXV aprile è stato narcotizzato col Patto atlantico, tanti anni fa, è morto, diciamo, dal 94 quando Berlusconi ha cooptato i fascisti, ospitato in casa Cosa nostra, ha stretto un patto di ferro con Violante, D'Alema, Fassino e gli altri.
Il XXV Aprile era già morto quando Napolitano ha stoppato Ingroia che stava disseppellendo il sarcofago che nascondeva l'accordo dello stato con gli assassini di Falcone e Borsellino;
il XXV Aprile era già morto quando Napolitano ha stoppato i giudici milanesi che stavano per impedire il cursus honorum di Berlusconi;
il XXV Aprile era già morto quando i deputati PD hanno rifiutato di votare Stefano Rodotà;
il XXV aprile era già morto quando 101 deputati hanno trombato Prodi e dato il via all'ultimo passaggio: la riconsegna di governo e parlamento ai legittimi proprietari dell'Impero: Wall Street, City London, Trilaterale, Bilderberg come ci ricorda oggi Beppe Grillo.
Correggo il suo titolo: "Con Letta è morto il XXV Aprile" con quest'altro: con Letta lo stato dichiara ufficialmente che il XXV Aprile è morto, finito per sempre".
A questo punto scatta il diritto di resistenza all'oppressione, perché la notizia positiva è che finalmente oggi tutti ce ne siamo accorti, anche chi non era disposto a crederci in base al principio chiamato bias (baias) della mente che rimuove automaticamente dal nostro cervello ogni notizia o verità che ci reca sofferenza.
Se così è, oggi dobbiamo dire che questa è una gran giornata; ora sappiamo tutti che il XXV aprile non è più lì ad assisterci, dobbiamo uscire dal sonno e ricominciare; infatti siamo all'8 settembre 43: è l'ora della Resistenza. 

Nota: video mio con la super fantarealtà delle torri gemelle.

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