I presidenti statunitensi sono generalmente fantocci della rete canaglia, che rispondono ai bisogni di Wall Street e della City londinese.
(Webster Tarbley)
Lo ebbi
chiaro fin dall'inizio, grazie a uno scrittore di fantascienza italiano: Roberto Quaglia.
I servizi segreti americani, il Pentagono e l'amministrazione Bush erano
perfettamente a conoscenza di quanto stesse per accadere l'11 settembre, e
diedero precise disposizioni affinché i sistemi di difesa aerea — che in questi
casi scattano automaticamente — non si attivassero. Essi volevano carta bianca
dal popolo americano per andarsi a prendere il petrolio dove sappiamo e
ridisegnare a proprio vantaggio la mappa geopolitica del continente
eurasiatico, e l'unico modo per ottenere il consenso interno necessario ad
avviare nuove guerre era terrorizzare a sufficienza il popolo americano. (maggio 2003)
...L'aspetto davvero notevole di questa faccenda è che nonostante tutti i dati
siano di pubblico dominio su Internet, non succede niente. Cosa intendo dire
con non succede niente? Be', il backstage ci sta mostrando un altro tipo di
film rispetto a quello ufficiale, un film di quelli del genere in cui alla fine
ci pensa Clint Eastwood — l'unico individuo al mondo che ha capito tutto, e per
questo braccato invano dalle mele marce della CIA per tutto il film — a
sventare il perfido complotto e a fare giustizia costringendo il Presidente
degli Stati Uniti a suicidarsi, dopo che le mele marce della CIA sono tutte
morte nei soliti modi stupidi in cui muoiono i cattivi nei film americani.
Invece, ad aver capito tutto non è un uomo solo, ma un'intera meta-comunità che
traspare su Internet, all'interno della quale l'informazione circola, si affina
e delinea un disegno sempre più definito e coerente, che viene messo per
iscritto. E tutto ciò, anziché scatenare una rivolta globale contro i
cospiratori, non produce reazioni di alcun genere, da nessuna delle parti. I
buoni cittadini dell'impero americano continuano a brucare dai teleschermi
televisivi le loro razioni quotidiane di pseudo-informazioni giornalistiche, i
milioni di girovaghi di Internet non capitano mai sulle pagine dove potrebbero
cogliere una visione meno naif del mondo in cui esistono e se ci capitano non
ci fanno caso più di tanto, mentre la diabolica intelligence che ha pianificato
tutto quanto — gente notoriamente spietata — non si cura affatto di questa
circolazione di agghiaccianti segreti, non cerca di chiudere i server che su
Internet ospitano questi dati (beh, qualcuno in effetti ha avuto piccoli
problemi...) , non cerca di uccidere o comunque dissuadere chi diffonde queste
informazioni pericolose... (speriamo proprio di no!) Questa sì che è
fantascienza. Ma forse... forse... qualche spiegazione anche a questo c'è.
Come sostiene anche Gore Vidal nel suo
saggio sopra citato, più una bugia è grossa, più facilmente essa
verrà creduta... se l'opzione di non crederci è sufficientemente dolorosa. In
ciò non vi è nulla di magico. La nostra psiche è strutturata in modo di credere
ciò che ad essa convenga credere **. Le verità dolorose vengono di norma negate
dalla mente. Rispetto ad accogliere una verità troppo dolorosa, non è
infrequente che una mente preferisca addirittura rifugiarsi nella follia — è
così che chiamiamo la negazione della realtà rispetto ad ogni evidenza.
(**nota mia: questa tendenza della mente si chiama bias
(baias) di conferma.)
Come quando Buscetta non diceva in pubblico
quello che sapeva: Andreotti referente di primo grado della mafia siciliana. Lo
rivelò molto tardi e ad una sola persona: il giudice Falcone.
Questo blog ne parla fin dall'11 settembre 2003.
La Siria è la premessa dell'Iran, operazione preannunciata dal Steve Alten su
pubblicato nel 2008
Ai lettori
(dell'autore)
Gli avvenimenti dell'11 settembre 2001...l'invasione dell'Iraq...la minaccia del radicalismo islamico...un incombente confronto con l'Iran. Che cosa hanno in comune queste situazioni?
Petrolio. E il resto del mondo è tagliato fuori.
Il gioco delle 3 carte è molto più di un thriller, è un racconto da leggere coem cauzione dato che narra il prossimo evento "9/11", l'imbroglio destinato a provocare una rappresaglia con armi chimiche contro l'Iran e contro i terroristi che il regime supporta. Sebbene il romanzo sia scritto come fiction, esso è stato riempito con dettagli più che reali forniti da addetti ai lavori dell'industria petrolifera, militare, e del Medio Oriente, dettagli che riguardano eventi reali del passato e del presente, destinati a condurci dentro un percorso di autodistruzione...salvo fermare ora questa follia!
La storia comincia nel 2007 quando due agenti CIA si incontrano con un colonnello americano dell'itelligence service. La guerra sta andando male e il presidente Bush, che rifiuta fermamente di tirarsi indietro, rimane incontestato a casa mentre Democratici e repubblicani continuano a scagliare granate di parole - preoccupati solo di posizionarsi bene per le elezioni del 2008. Nel frattempo il prosieguo dell'Iran nel campo nell'energia atomica produrrà uranio arricchito entro 5 anni - uranio che può essere usato per fabbricare ordigni atomici.
L'apparato militare degli USA è troppo logorato per invadere l'Iran e un attacco preventivo non si può mettere all'ordine del giorno...a meno che una deflagrazione atomica non avvenga in una città americana--con uranio arricchito risalente all'Iran. Una rappresaglia USA darebbe allora un colpo mortale contro l'Islam radicale, porrebbe fine alla violenza sempre risorgente in Iraq...e avremmo più petrolio. Certo il costo è inimmaginabile - ma se noi ce ne stiamo a sedere senza far nulla un bel giorno una dozzina di ordigni potrebbero esplodere in una dozzina di città americane - portando con sé l'anarchia e il collassamento della civiltà occidentale.
Dicembre 2011: Ashey "Ace" Futrell è un esperto petrolifero che lavora per PetroConsultants, sposato con Kelli Doyle, un ex capo dei Servizi Segreti e uno dei due agenti CIA della scena d'inizio. Quando Kelli minaccia di rivelare il complotto, Ace si rende conto che la sua esistenza sta precipitando dentro un buco di coniglio di inganno dove le menzogne orchestrate da pochi potenti potrebbero condurre ai giorni più oscuri dell'umana esistenza...e alla campana a morto per miliardi di persone.
Shell Game
Gioco da strada che serve per truffare gli ingenui. Si fa con tre conchiglie ( ditali, tappi di bottiglie, gusci di noce e anche scatole di fiammiferi)
Fonte
(dell'autore)
Gli avvenimenti dell'11 settembre 2001...l'invasione dell'Iraq...la minaccia del radicalismo islamico...un incombente confronto con l'Iran. Che cosa hanno in comune queste situazioni?
Petrolio. E il resto del mondo è tagliato fuori.
Il gioco delle 3 carte è molto più di un thriller, è un racconto da leggere coem cauzione dato che narra il prossimo evento "9/11", l'imbroglio destinato a provocare una rappresaglia con armi chimiche contro l'Iran e contro i terroristi che il regime supporta. Sebbene il romanzo sia scritto come fiction, esso è stato riempito con dettagli più che reali forniti da addetti ai lavori dell'industria petrolifera, militare, e del Medio Oriente, dettagli che riguardano eventi reali del passato e del presente, destinati a condurci dentro un percorso di autodistruzione...salvo fermare ora questa follia!
La storia comincia nel 2007 quando due agenti CIA si incontrano con un colonnello americano dell'itelligence service. La guerra sta andando male e il presidente Bush, che rifiuta fermamente di tirarsi indietro, rimane incontestato a casa mentre Democratici e repubblicani continuano a scagliare granate di parole - preoccupati solo di posizionarsi bene per le elezioni del 2008. Nel frattempo il prosieguo dell'Iran nel campo nell'energia atomica produrrà uranio arricchito entro 5 anni - uranio che può essere usato per fabbricare ordigni atomici.
L'apparato militare degli USA è troppo logorato per invadere l'Iran e un attacco preventivo non si può mettere all'ordine del giorno...a meno che una deflagrazione atomica non avvenga in una città americana--con uranio arricchito risalente all'Iran. Una rappresaglia USA darebbe allora un colpo mortale contro l'Islam radicale, porrebbe fine alla violenza sempre risorgente in Iraq...e avremmo più petrolio. Certo il costo è inimmaginabile - ma se noi ce ne stiamo a sedere senza far nulla un bel giorno una dozzina di ordigni potrebbero esplodere in una dozzina di città americane - portando con sé l'anarchia e il collassamento della civiltà occidentale.
Dicembre 2011: Ashey "Ace" Futrell è un esperto petrolifero che lavora per PetroConsultants, sposato con Kelli Doyle, un ex capo dei Servizi Segreti e uno dei due agenti CIA della scena d'inizio. Quando Kelli minaccia di rivelare il complotto, Ace si rende conto che la sua esistenza sta precipitando dentro un buco di coniglio di inganno dove le menzogne orchestrate da pochi potenti potrebbero condurre ai giorni più oscuri dell'umana esistenza...e alla campana a morto per miliardi di persone.
Shell Game
Gioco da strada che serve per truffare gli ingenui. Si fa con tre conchiglie ( ditali, tappi di bottiglie, gusci di noce e anche scatole di fiammiferi)
Fonte
Il 9/11 è stato un golpe riuscito, progettato per dirottare
la Casa Bianca di Bush verso la strategica “Guerra di civiltà” descritta da
Samuel Huntington. I mondi arabo e islamico erano i primi obiettivi, con, a
seguire, la Cina e anche la Russia, stando alla dottrina Wolfowitz. Il 9/11
rientra quindi nella tradizione degli attacchi autoinflitti o immaginari
risalenti all’esplosione della USS Maine nel porto dell’Avana, nel 1898, che
diede inizio alla guerra ispano-americana, e con essa all’imperialismo
statunitense. Il governo segreto provò a mettere in scena una marcia fascista
su Washington contro il Presidente Franklin D. Roosevelt, e provò ad
assassinarlo. Tale governo ci ha portato alla Baia dei Porci, all’assassinio di
Kennedy, al falso incidente del Golfo del Tonchino (in parte ammesso nelle
ultime settimane dalla NSA), alla guerra del Vietnam, al tentato assassinio di
Reagan, al traffico di armi e droga dell’affare Iran-Contra, al bombardamento
della Serbia, all’affondamento del sommergibile russo Kursk, e alla loro
impresa suprema, il 9/11, seguito dalle invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq.
I presidenti statunitensi sono generalmente fantocci della rete canaglia, che
rispondono ai bisogni di Wall Street e della City londinese.
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