giovedì 23 marzo 2006

Bologna, Piazza S.Stefano



In fila per ascoltare Vittorio Sermonti che sta leggendo l'Inferno dantesco, dal lunedi al venerdi, fino al 7 Aprile, ore 21.
Bologna è un incanto, questa piazza è una chicca, S.Stefano è un trattato di storia raccontato con le pietre, l'Inferno di Dante è un paradiso di poesia, Vittorio Sermonti ne è il banditore.


La notizia qui.


PS. Ho seguito la lettura del Canto XXII su Telecom Alice (free). Ho registrato l'audio, che corrisponde letteralmente al testo che trovi in libreria (L'Inferno di Dante, V. Sermonti, Rizzoli Ed. € 17).

Nota intravagante


E' il canto di Barbariccia, Graffiacane, Ciriatto sannuto e Rubicante pazzo, di Calcabrina e Alichino, Libicocco e Farfarello. Diavoli allegri che si divertono con forche e roncigli a  impeciare "ruffian baratti e simile lordura": Bonturo di Lucca e Gian Paolo di Navarra...
I diavoli di mani pulite,  la Tangentopoli della Firenze del '300. Dai un'occhiata qui.

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