Bologna, Piazza S.Stefano
In fila per ascoltare Vittorio Sermonti che sta leggendo l'Inferno dantesco, dal lunedi al venerdi, fino al 7 Aprile, ore 21.
Bologna è un incanto, questa piazza è una chicca, S.Stefano è un trattato di storia raccontato con le pietre, l'Inferno di Dante è un paradiso di poesia, Vittorio Sermonti ne è il banditore.
PS. Ho seguito la lettura del Canto XXII su Telecom Alice (free). Ho registrato l'audio, che corrisponde letteralmente al testo che trovi in libreria (L'Inferno di Dante, V. Sermonti, Rizzoli Ed. € 17).
Nota intravagante
E' il canto di Barbariccia, Graffiacane, Ciriatto sannuto e Rubicante pazzo, di Calcabrina e Alichino, Libicocco e Farfarello. Diavoli allegri che si divertono con forche e roncigli a impeciare "ruffian baratti e simile lordura": Bonturo di Lucca e Gian Paolo di Navarra...
I diavoli di mani pulite, la Tangentopoli della Firenze del '300. Dai un'occhiata qui.
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