martedì 7 marzo 2006



Lettera enciclica ai  parroci
"I frutti e l'albero. Cinque anni di governo Berlusconi alla luce della dottrina sociale della Chiesa" inviato da Forza Italia ai 25 mila parroci italiani. Si tratta di una brochure dove sono elencati tutti i provvedimenti in favore della Chiesa promossi in questi anni dalla maggioranza di centrodestra, fra cui la legge per la regoralizzazione degli insegnanti di religione, la legge per gli oratori, l'abolizione dell'Ici per gli enti ecclesiastici e non profit, la battaglia per il riferimento alle radici cristiane dell'Europa e la difesa del crocifisso nelle scuole.
 "È, questo, il nostro modo di impegnarci per testimoniare la nostra fede. La prego di voler accogliere questo piccolo pensiero, la nostra semplice brochure, come un modo per condividere l'impegno difficile per l'affermazione della Verità Cristiana nella nostra società e nel tempo che ci è dato di vivere"  Santo Bondi.


La risposta di un parroco
Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d'Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra coalizione.
Aldo Antonelli (parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006
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Aggiornamento del 10 marzo (Newsletter di Libera Uscita)


Ieri il vescovo Tommaso Valentinetti, presidente nazionale di Pax Christi, ha rincarato la dose con una lettera aperta allo stesso Bondi dall'esplicito titolo "Lasciateci liberi nella nostra intelligenza".
Oggi il sottosegretario alla Difesa, Rosario Giorgio Costa di "Forza Italia", lungi dal criticare l'intromissione di Bondi nell'ambito ecclesiastico, ha bollato il vescovo di essere "un comunista"  asserendo che nell'opuscolo di Bondi "Sta scritto tutto quello che si è fatto. Si è votata la legge sulla bioetica per come ha detto il cardinale Ruini, si sono fatti i reclutamenti degli insegnanti di religione per come vuole la Conferenza Episcopale Italiana, si sono fatti i provvedimenti che vanno nella direzione del volontariato, si conferma la volontà di votare per l'otto per mille e così via..". Il sottosegretario ha concluso il suo comunicato (ASCA-101558 MAR 06) con un consiglio a mons. Valentinetti: "Se questo signore si dispiace proprio tanto, non legga questo opuscolo e se ne faccia uno per conto suo".
 Considerato che Forza Italia è il partito che vorrebbe rappresentare la laicità nella attuale maggioranza,  l'iniziativa del suo coordinatore nazionale e la  conferma da parte di un suo rappresentante nel Governo costituiscono il "de profundis" della laicità della Repubblica italiana. Non siamo una organizzazione partitica nè politica, ma dobbiamo prendere atto che se vogliamo mantenere viva la speranza di legalizzare il testamento biologico e depenalizzare l'eutanasia non possiamo che augurarci una maggioranza  diversa per una politica migliore.
Cari saluti Giampietro Sestini   

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