Pie banalità e laiche contrarietà di Orazio La Rocca – da: la Repubblica di martedì 28 febbraio 2006 «Agli occhi di Dio non c´è nessuna differenza tra l´embrione, il bimbo appena nato, l´adulto o l´anziano. Tutta la vita, fin dal suo primo concepimento, è opera divina, per cui a nessuno è lecito manipolarla, farne oggetto di ricerca senza limiti, a partire proprio dalle cellule embrionali, l´originario nucleo della persona umana sul quale si è posato il soffio del Signore. Per cui chi come gli scienziati lavora su queste tematiche dovrebbe percepire che sfiora anche quasi la mano di Dio». Nuovo fermo intervento di Papa Ratzinger in difesa dell´embrione umano, sul quale da ieri scienziati di tutto il mondo si stanno confrontando in Vaticano, al congresso «L´embrione umano nella fase del preimpianto» organizzato dalla Pontificia Accademia della Vita.
IL PAPA: L’EMBRIONE È COME UN ADULTO
Non è la prima volta che Benedetto XVI parla di embrione, vita nascente e di difesa della dignità umana. L´8 gennaio scorso nella Cappella Sistina, amministrando per la prima volta il battesimo a dieci neonati, aveva detto «no alla cultura della morte» che minaccia l´uomo durante tutta la sua vita, anche quando è stato appena concepito. Il 28 dicembre scorso, nell´udienza pubblica dell´anno, aveva parlato dello «sguardo amorevole di Dio che si posa sulla creatura umana fin dal primo concepimento, facendone pienamente un essere umano». Ieri davanti a una platea di scienziati, medici e ricercatori, si è spinto a delineare una sorta di limite ideale invalicabile prima del quale la ricerca deve fermarsi perché andrebbe a sfiorare «il mistero divino». «L´amore di Dio - ha infatti spiegato il Pontefice - non fa differenza tra il neo concepito ancora nel grembo di sua madre e il bambino, o il giovane o l´uomo maturo o l´anziano. Non fa differenza perché in ognuno di essi, vede l´impronta della propria immagine e somiglianza. Non fa differenza perché in tutti ravvisa il volto del suo Figlio Unigenito... «. «Per questo il magistero della Chiesa - avverte ancora il Pontefice - ha costantemente proclamato il carattere sacro e inviolabile di ogni vita umana dal suo concepimento fino alla fine naturale». Quanto agli scienziati impegnati a studiare l´origine della vita umana, Ratzinger si dice convinto che «difficilmente riusciranno a decifrarlo del tutto» perché «l´uomo resterà sempre un enigma profondo e impenetrabile».
Commento. Non sappiamo se agli occhi di Dio non ci sia nessuna differenza tra l´embrione, il bimbo appena nato, l´adulto o l´anziano. Anzi: non sappiamo nemmeno se Dio esiste. E anche se esistesse, non sappiamo cosa pensa. Non sappiamo come faccia Papa Ratzinger a conoscere i pensieri di Dio e nel mentre stesso dichiari che l´uomo resterà sempre un enigma profondo e impenetrabile. Non sappiamo perchè altri autorevoli interpreti del pensiero di Dio, forse più autorevoli di Papa Ratzinger (Sant’Agostino, “dottore della Chiesa”) la pensino in modo diverso.
Una cosa sappiamo di certo, ammesso che si possa essere certi di qualcosa: l’embrione NON E’ una persona. Certamente l’embrione è vita, come vita sono il feto, l’ovulo, lo spermatozoo, gli animali, le piante e forse i minerali, ma NON E’ un essere umano, una persona. E il “diritto” nasce e serve per regolare i rapporti fra le PERSONE, credenti e non credenti. Giampietro Sestini (Segretario di Libera Uscita)
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