Diritto d'autore
Romano Prodi ha rilasciato un'interessante intervista sulla Urbani e sul diritto d'autore.
Riporto la parte che interessa ai navigatori webb come noi siamo.
4) La legge Urbani prevede pene severe fino al carcere per chi immette in rete a “fini di lucro” musica e film coperti da copyright.
Qual è la sua posizione nei confronti di questa legge?
E cosa pensa del “file sharing” ovvero dello scambio di musica e di film?
Il diritto d’autore va tutelato, su questo non c’è alcun dubbio. Riscontro però molti squilibri nella legislazione approvata dal centrodestra nel corso dell’ultima legislatura, con atteggiamenti fortemente puntivi verso alcuni tipi di reati ed un inspiegabile lassismo verso altre pratiche illecite.
Pensiamo all’atteggiamento tenuto verso chi ha mandato in rovina migliaia di risparmiatori o, addirittura, la depenalizzazione di reati come il falso in bilancio, che in America – il modello culturale e politico più volte sbandierato dal premier – viene colpito con pene durissime. Questa contraddittorietà, che in realtà nella sua faccia più morbida nasconde la tutela di interessi precisi, non risponde all’interesse collettivo.
Anche il discorso sul copyright, infatti, andrebbe affrontato all’interno di una prospettiva più ampia. Invece di punire e basta, bisognerebbe capire come affrontare il tema dell’accesso alla cultura, completamente ridefinito dall’avvento di internet, in modo da ampliare il bacino degli utenti salvaguardando i diritti dei produttori.
Una discussione che coinvolga tutti i soggetti interessati è l’unico strumento per arrivare ad una soluzione equa e condivisa.
Il decreto Urbani per i contenuti in rete sia un po' come quello sulla droga, punisce ma non fa nulla per rimuovere le cause. Non distingue tra la pirateria di massa che distrugge il valore commerciale di un brano, un clip o un film , dall'uso privato di scambi di file senza valore commerciale'.
Nessun commento:
Posta un commento