Giove e la Luna
Li vedo davanti a me in queste serate magiche casentinesi, lato sud est, poi sud poi sud ovest. Dal 9 luglio Giove è in opposizione al sole e domina col suo splendore queste notti d'estate. Togliere i piedi da questa Firenze "lavori in corso" della tranvia in costruzione, passare la Consuma, togliere gli occhi dai telegiornali e dalle loro civette sadomaso, vedere Marisa Fabbri raccontata sul satellite di Studio 2 (ma troppi commenti e quasi niente Marisa in diretta)...
Di fronte a una luna ancora non piena ma che già riempie di luce il mio spazio qui tra S.Piero, Raggiolo, quota e Pratomagno, osservare Giove che la rincorre, da Rassina verso Raggiolo, in gara di luce e splendore, e la luna sempre più piena fino al 18 prossimo...Domani 16 luglio Giove e Luna in Sagittario, guarda la mappa. Anche se le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 44 minuti.
Aprire il sito UAI al cielo di luglio
Il sole viaggia con i Gemelli dal 21 Maggio al 21 Giugno. La costellazione di Dante:
S'io torni mai, lettore, a quel divoto
trïunfo per lo quale io piango spesso
le mie peccata e 'l petto mi percuoto, 108
tu non avresti in tanto tratto e messo
nel foco il dito, in quant'io vidi 'l segno
che segue il Tauro e fui dentro da esso. 111
O glorïose stelle, o lume pregno
di gran virtù, dal quale io riconosco
tutto, qual che si sia, il mio ingegno, 114
con voi nasceva e s'ascondeva vosco
quelli ch'è padre d'ogne mortal vita,
quand'io senti' di prima l'aere tosco; 117
e poi, quando mi fu grazia largita
d'entrar ne l'alta rota che vi gira,
la vostra regïon mi fu sortita. 120
A voi divotamente ora sospira
l'anima mia, per acquistar virtute
al passo forte che a sé la tira. 123
"Tu se' sì presso a l'ultima salute",
cominciò Bëatrice, "che tu dei
aver le luci tue chiare e acute; 126
e però, prima che tu più t'inlei,
rimira in giù, e vedi quanto mondo
sotto li piedi già esser ti fei; 129
sì che 'l tuo cor, quantunque può, giocondo
s'appresenti a la turba trïunfante
che lieta vien per questo etera tondo". 132
Col viso ritornai per tutte quante
le sette spere, e vidi questo globo
tal, ch'io sorrisi del suo vil sembiante; 135
e quel consiglio per migliore approbo
che l' ha per meno; e chi ad altro pensa
chiamar si puote veramente probo. 138
Vidi la figlia di Latona incensa
sanza quell'ombra che mi fu cagione
per che già la credetti rara e densa. 141
L'aspetto del tuo nato, Iperïone,
quivi sostenni, e vidi com' si move
circa e vicino a lui Maia e Dïone. 144
Quindi m'apparve il temperar di Giove
tra 'l padre e 'l figlio; e quindi mi fu chiaro
il varïar che fanno di lor dove; 147
e tutti e sette mi si dimostraro
quanto son grandi e quanto son veloci
e come sono in distante riparo. 150
L'aiuola che ci fa tanto feroci,
volgendom'io con li etterni Gemelli,
tutta m'apparve da' colli a le foci; 153
poscia rivolsi li occhi a li occhi belli.
(Paradiso, XXII)
Di questi tempi fa piacere rileggerlo.
Vuoi sapere quante volte e quanto e dove Dante parla di stelle?
Vai qui http://www.danteonline.it/italiano/cerca.htm e cerca "stelle".
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