Sono quelle di Massimo Seriacopi (nella foto), come quella di ieri 7 Novembre alla Libreria Chiari di Piazza Salvemini, di fronte all' arco di San Pierino, zona via Pietrapiana, profumo della Firenze antica. Un profumo che si respira in questa libreria pur così moderna e aperta al nuovo, spazi ristretti, libri che ti cascano in collo, atmosfera calda. Se ci passi vicino, entra e, se non ce l'hai ancora, chiedi "Ivi è Romena, Dante in Casentino" di U. Cipriani, ed, Fruska. Perché lì ce l'hanno, a differenza della Edison di Piazza Repubblica e della Libreria Martelli di via Martelli. Che dovrebbero tenerlo, perché la Fruska di Stia gliel'ha inviato. Chiedilo anche lì, aiuta la piccola editoria. Dove spesso puoi trovare roba buona. O no?
Massimo è un grande dantista e non solo dantista; giorni addietro l'ho sorpreso in casa - sta a due passi da me, qui all'Isolotto di Firenze - io tra i Rododendri lui tra gli Agrifogli, tutti e due tra roseti, aceri, mimose magnolie ortensie e tutte le vie profumate del vecchio Isolotto dove i tassisti si perdono come cani confusi dai troppi odori di tanti fiori...l'ho sorpreso - dicevo - a spulciare un testo manoscritto di Giovanni Pascoli, naturalmente inedito, calligrafia non pessima ma sempre duro il lavoro di lettura e confronto. Complimenti Massimo. No, non sto pagando il debito del favore che mi fai curando la recensione al mio "Dante in Casentino" su "La Rassegna della Letteratura Italiana" che uscirà a marzo 2009. Ti ho ascoltato ieri, per la prima volta, alla Libreria Chiari, ed è un piacere sentirti esporre Dante vita e opere con la scioltezza - e il garbo - di chi è familiare al personaggio e alla sua epoca. Ho finito di leggere il tuo "Bonifacio VIII nella storia e nell'opera di Dante" Libreria Chiari ed. Firenze 2003 e per me è stato un godimento ritrovare "rilegate in un volume" le mille notizie sparse un po' disordinatamente nel mio cervello riguardo a questa figura così presente e invadente nella vita di Dante, nella storia di Firenze, nelle vicende dell'Italia e dell'Impero in quel periodo bello e terribile che sta a cavallo tra il 1200 e il 1300 della nostra Era (ancora così) Volgare.
Nota
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Scheda (copiata qui):
Massimo Seriacopi, Dottore di Ricerca in Filologia Dantesca presso l’Università di Firenze. Seriacopi è uno studioso dantista di prima grandezza. Benché sia giovane ha già all’attivo venticinque anni di studi danteschi che hanno fruttato un gran numero di eccellenti pubblicazioni, che sarebbe troppo lungo elencare; tra di esse è però impossibile non ricordare almeno i volumi Bonifacio VIII nella storia e nell’ opera di Dante, Intorno a Dante, Fortuna di Dante Alighieri e, appena usciti nell’anno in corso, Dieci studi danteschi e il Volgarizzamento inedito del Commento di Pietro Alighieri alla "Commedìa" di Dante. Seriacopi scrive anche su riviste letterarie italiane, francesi, statunitensi e spagnole, e dal 2000 è Vicedirettore della rivista "Letteratura Italiana Antica" di Roma e dal 2003 dirige la Collana Dantesca. Il suo grande amore per Dante lo spinge inoltre a tenere numerose conferenze dantesche volte a far conoscere a tutti la Divina Commedia, e questo lo sappiamo bene anche a Montevarchi, dove Seriacopi ha già tenuto ben tre Lecturae (due nel 2006 ed una nel 2007). Per chi ama Dante la sua conferenza di quest’anno rappresenta dunque un occasione da non perdere. (Montevarchi, Arezzo, 24 ottobre 2008).
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