venerdì 14 novembre 2008

Oh,bama! I

Parliamone anche noi. E' il più bel prodotto della grande oligarchia americana. Infatti gli USA non sono una democrazia, non lo sono mai stati. Parola di Howard Zinn, Storia del popolo americano dal 1492 a oggi...

 La "democrazia" statunitense è quindi nata a sostegno dei potenti e ha sempre agito in nome del cosiddetto "interesse nazionale", legittimato dalla retorica nazionalista e dalle falsificazioni storiche.

 .


Tutti possiamo essere Obama


La pallottola che uccise Martin Luther King è rientrata nel fucile, i pugni chiusi di Tommie Smith e John Carlos si aprono e ci salutano da Città del Messico, Rosa Parks (nella foto) può tranquillamente rimanere seduta sull'autobus che la porta al lavoro e sorridere dal finestrino, a Montgomery, in Alabama.  

(Rosa Parks è l'espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà. "Rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future" . Luther King.)

Oggi è un nuovo giorno per l'America, la lunga notte è terminata, l'incubo dal quale sembrava non dovessimo uscire mai si è trasformato in un sogno planetario. La notizia che il popolo statunitense ha portato un nero alla Casa Bianca apre i cuori e spinge ovunque a sperare di nuovo nell'essere umano. In Italia, mentre Berlusconi e i berluscones si rendono conto che la democrazia americana gli ha giocato un brutto scherzo, gli immigrati extracomunitari hanno acquisito tutti gli occhi del neopresidente Obama. Se qualcuno dovesse minacciarli d'ora in avanti potranno dirgli: Guarda che se continui così chiamo mio fratello Barack!.


...Poco importa se in Italia non si vede un politico che assomigli lontanamente a Obama: la lezione americana insegna che tutti possiamo essere Obama.

Lo siamo nelle scuole (Obama sono gli studenti che non si fanno intimidire dalla Gelmini, né dai picchiatori fascisti coperti dal Viminale e incitati dal miserevole e misericordioso Cossiga), lo siamo nel Casertano (Obama sono gli immigrati che si sono ribellati per primi alla camorra), lo siamo nelle nostre case e nei luoghi di lavoro (Obama sono coloro che s'indignano contro il trio della paura e dei misteri, Andreotti-Gelli-Dell'Utri, che racconta il Novecento a Odeon tv), lo siamo nelle città del Sud (Obama sono i ragazzi di Locri, di Palermo, di Catania che fanno informazione dal basso e scendono in piazza per difendere la parte migliore della magistratura). Lo siamo e possiamo esserlo nel nostro piccolo, ogni giorno.

Riccardo De Gennaro (citato da Riccardo Oriolo). 

D'accordo, condivido e, accanto a Luther King aggiungo Malcom X.


Caro Obama, con la tua vittoria si può sognare un mondo migliore...

 NELSON MANDELA (nella lettera a Obama)


E' vero anche questo:  in questi giorni tutti stiamo sognando di poter sognare.


Yes, we can. Video.

(continua).

Nessun commento:

Posta un commento