venerdì 14 novembre 2008

Oh,bama! III

Obama visto da



Webster Tarpley








Tarpley, già noto come critico spietato dei neoconservatori, è anche autore di due libri citici su Obama usciti nel 2008, che comprendono il pamphlet Obama: The Postmodern Coup e Obama: The Unauthorized Biography, la prima e unica "biografia non autorizzata" di Barack Obama. Secondo Tarpley, è di primaria importanza indagare sulle origini di Obama e sull'ambiente che lo circonda. Indagando sugli anni della formazione di Obama, Tarpley ha scoperto che il neopresidente americano si è laureato con lo stratega Zbigniew Brzezinski  con una tesi sullo smantellamento dell'arsenale nucleare russo. Brzezinski è stato il consigliere militare del presidente Carter e si compiace di aver creato, fomentando e finanziando i militanti islamisti, la famosa "trappola afgana", un "Vietnam afgano" che costò caro all'Unione Sovietica (si veda la sua intervista al "Nouvelle Observateur", 15-21 gennaio 1998). Lo stesso Obama ha dichiarato pubblicamente la sua grande gratitudine e fiducia nei confronti di Brzezinski (http://it.youtube.com/watch?v=ASlETEx0T-I). Inoltre Tarpley, anche sulla base di altri dati relativi agli uomini con cui Obama ha avuto a che fare, sostiene che Obama è fortemente vincolato alla Commissione Trilaterale (fondata dallo stesso Brzezinski) e da un ambiente politico-economico corrotto. Tarpley ritiene che si possano vedere forti analogie con la nascita del fascismo italiano: nelle spavalde politiche internazionali propugnate da Obama (che includono, per esempio, l'idea di attaccare il Pakistan, o di aumentare i soldati in Afghanistan); nel giovanilismo della "obamania", il "culto" di Obama che, nei suoi discorsi, basati su formule vuote ripetute a non finire (come il famoso "change"), viene osannato da masse di giovani pseudo-ribelli; nel disastrato contesto socio-economico statunitense (già privato di libertà fondamentali, per esempio, con il Patriot Act). Le tesi di Tarpley, apparentemente estreme ma giudicate credibili e rilevanti da esperti come Jerome Corsi e Robert Steele, ventilano il rischio di trascinare l'America in una nuova forma di fascismo morbido su base carismatica. La presidenza Obama potrebbe essere, secondo Tarpley, parte di un grande piano strategico volto a: 1) rispolverare l'immagine degli USA come paese pacifico e accogliente, dopo la disastrosa presidenza Bush, con consensi al minimo e con alle spalle due tragiche guerre mai vinte, e con lo spettro di una "guerra infinita" 2) uno smembramento delle potenze crescenti di Russia e Cina. Questo, secondo Tarpley, se avvenisse con una strategia tipica di Brzezinski, comporterebbe la "cacciata" dei cinesi dalle risorse petrolifere africane. L'uomo giusto per intessere la giusta rete di rapporti con l'africa, in tal caso sarebbe nientemeno che un uomo di origini africane. I cinesi, conseguentemente, sarebbero costretti a cercare il petrolio soprattutto in Siberia, e questo potrebbe portare a forti tensioni Cina-Russia. L'obiettivo di Brzezinski sarebbe, appunto, quello di provocare uno scontro fra queste potenze crescenti tramite operazioni militari e insurrezionali clandestine, sulla scia di quelle proposte e realizzate dallo stesso Brzezinski specialmente con la guerra URSS-Afghanistan degli anni Ottanta, la quale contribuì a determinare il collasso economico sovietico.


Tarpley ha completato gli studi a Princeton nel 1966 in inglese e italiano (summa cum laude) e Phi Beta Kappa; è stato studente Fulbright all'Università di Torino. Ha un master in materie umanistiche (Skidmore College). Ha collaborato con vari giornali e riviste, statunitensi, italiane, del Vaticano e di altri paesi; è stato commentatore e portavoce del movimento per la verità sull'11/9 sulla CNN e su Fox News, due fra le reti televisive statunitensi più seguite. Ha partecipato al film italiano Zero (2007), di Franco Fracassi e Giulietto Chiesa.


Se così è, allegria!


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