Cielo chiazzato, vento leggero, e' venerdi, sono a Brioni.
Alle ore 16 visita dell'isola col trenino. Siamo entrati anche nel "safari" sinonimo molto approssimato per indicare gandi prati recintati abitati da erbivori di varie specie e grandezza: dal povero buon elefante solitario a gruppi di zebre (una zebretta di pochi mesi nel gruppo), struzzi (un maschio e due femmine), mufloni, bovi croati (!), cavalli, lama, lepri vaganti, gabbiani sul prato (tanti e dappertutto sull'isola, a tratti vocianti senza tregua); roba un po' da ragazzi. La guida in italiano ci ha dato indicazioni su ville e casati riservati tutti a turisti. Operai e commessi degli alberghi ogni sera prendono il battello e vanno a dormire in continente. I pochi abitanti indigeni furono allontanati quando Brioni divenne la residenza estiva (e per incontri diplomatici) di Tito. C'e' anche un settore militare. Diverse ville affittabili per migliaia (anche milioni) di eurodollari.
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