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COMUNICATO STAMPA
Palestinesi ritornano a costruire nel villaggio di Um Fagarah
Ieri prima azione nonviolenta della campagna in supporto alla comunità delle South Hebron Hills
21 maggio 2012
Um Fagarah – Colline a sud di Hebron, Cisgiordania
Il 19 maggio il Popular Struggle Coordination Committee e il Comitato Popolare delle colline a sud di Hebron hanno organizzato la prima azione della campagna a sostegno del villaggio di Um Fagarah. Obiettivo della campagna è la costruzione di case di mattoni per permettere ai palestinesi di vivere sulle proprie terre, sottolineando l'esistenza e la presenza continua del villaggio nel corso degli anni.
Circa un centinaio di persone hanno preso parte all'evento. Per tutto il giorno palestinesi, attivisti israeliani e internazionali hanno lavorato alla costruzione della prima abitazione.
Alle 18.30 i muri della casa sono stati ultimati e tutti i partecipanti si sono riuniti davanti alla moschea, dove ha avuto luogo un’assemblea pubblica, in cui sono intervenuti rappresentatnti del Comitato Popolare delle colline a sud di Hebron e del Popular Struggle Coordination Committee.
“Noi siamo qua per rivendicare il nostro diritto ad esistere su questa terra. Tutte le ingiustizie e sofferenze subite negli ultimi decenni ci hanno rafforzato e per quanto l'esercito israeliano continui a distruggere, noi continueremo a costruire” ha dichiarato un rappresentante della comunità di Um Fagarah, dopo aver raccontato le vicende del villaggio dagli inizi degli anni ’80.
L’evento si è concluso in un clima festoso con la danza tradizionale palestinese.
Nel novembre 1999, gli abitanti di Um Fagarah e di altri villaggi dell'area erano stati espulsi dall'esercito israeliano e dall'Amministrazione Civile israeliana. I palestinesi presentarono quindi un ricorso all'Alta Corte di Giustizia israeliana che, nel marzo 2000, ordinò il rientro delle comunità palestinesi nei propri villaggi. Il 3 novembre 2011, l'esercito israeliano aveva abbattuto i piloni che avrebbero dovuto connettere il villaggio alla rete elettrica (http://www.operationdove.org/?p=650 ), mentre il 24 novembre aveva arrestato due ragazze palestinesi e demolito diverse costruzioni tra cui la moschea http://www.operationdove.org/?p=655. Gli abitanti di Um Fagarah l'hanno successivamente ricostruita http://www.operationdove.org/?p=658, ma il 2 maggio scorso, l'Amministrazione Civile ha consegnato ordini di demolizione per altre quattro strutture, ostacolando di fatto lo sviluppo e l'esistenza della stessa comunità.
L'evento ha mostrato come le comunità palestinesi delle colline a sud di Hebron sono fortemente impegnate nell'affermare i propri diritti ed a resistere in modo nonviolento all'occupazione israeliana.
Operazione Colomba mantiene una presenza costante nel villaggio di At-Tuwani e nell'area delle colline a sud di Hebron dal 2004.
Foto dell'evento: http://snipurl.com/23lhqt5
Per informazioni:
Operazione Colomba, +972 54 99 25 773
[Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche secondo la legge israeliana.]
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Operation Dove - Nonviolent Peace Corps
Palestine/Israel
Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
Email: tuwani@operationdove.org
Web: www.operationdove.org
Mobile: +972 54 9925773
PRESS
RELEASE
Palestinians once again back to
build in Um Fagarah village
The campaign in support to the South Hebron Hills
communities started with the first nonviolent
action
(Italian
follows)
May
21th, 2012
Um
Fagarah – South Hebron Hills, West
Bank
On 19th May the Popular Struggle
Coordination Committee, the South Hebron Hills Popular committee organized the
first nonviolent action of the campaign in support of Um Fagarah village, in its
legitimate struggle to keep living in its land through the construction of brick
houses and in order to stress the permanent character of its presence in the
area.
A hundred people attended the event and the whole
village involved in the commitment. All day long Palestinians, Israeli and
international activists were building the first expected house.
At 18.30 when the walls of the house was completed,
all the participants gathered in front of the mosque, where a public meeting
took place with the speeches of representatives of the South Hebron Hills
Popular Committee and of the Popular Struggle Coordination Committee.
After explaining the history of the village since the
early 80's, a representative for Um Fagarah community, said: “We are here
to claim our right to exist on this land. All injustice and suffering of the
recent years increased our strength. If the Israeli army continues to destroy,
we will continue to build!”
In
1999, Israeli army and Civil Administration expelled the inhabitants of Um
Fagarah and other villages in the area. Only severals months later the
inhabitants were allowed to return to their homes. In 2011, on November
3rd the utility poles which should connect the
village with the electricity net, were demolished http://www.operationdove.org/?p=650 and on November
24th the Israeli army arrested two Palestinian girls
and demolished several huts including the mosque http://www.operationdove.org/?p=655. The inhabitants of Um
Fagarah rebuilt it later http://www.operationdove.org/?p=658, but on May
2nd the Civil Administration delivered stop working
orders to 4 infrastructures, preventing the development and the existence of the
Palestinian community .
The event clearly showed how the Palestinian
communities in the South Hebron Hills are strongly involved in affirming their
rights and resist to the Israeli occupation choosing the nonviolent
way.
Operation Dove has maintained an international
presence in At-Tuwani and South Hebron Hills since 2004.
Pictures of
the event: http://snipurl.com/23lhqt5
For further information:
Operation Dove, 054 99 25 773
[Note: According to the Fourth Geneva Convention,
the Hague Regulations, the International Court of Justice, and several United
Nations resolutions, all Israeli settlements and outposts in the Occupied
Palestinian Territories are illegal. Most settlement outposts, including Havat
Ma'on (Hill 833), are considered illegal also under Israeli law.]
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