Black out elettrico del 29 Settembre 2003
Occhio, ragazzi (cartello-logo nelle campagne toscane al tempo del mostro di Firenze).
Black out elettrico del 29 Settembre 2003
Occhio, ragazzi (cartello-logo nelle campagne toscane al tempo del mostro di Firenze).
Bella Toscana
Onore al merito
L'Accademia dei Georgofili
Fino aI 1780 non vi erano che pochissime piante di olivi in Casentino come in Mugello, mentre verso la fine dell' 800 tutti i pendii soleggiati erano coperti della fitta trama della coltivazione promiscua dove l'argenteo olivo predominava, come fa tuttora nell' aretino. La stessa cosa si dica per la piantagione della vite che era relativamente scarsa in certe zone del Casentino come nel Mugello e nel pistoiese sino a dopo il 1770. Fu l'Accademia dei Georgofili a studiare come meglio sfruttare ogni possibile terreno e ambiente toscano e a ridurre in poco tempo la regione in un vero giardino, come lo troviamo all'inizio dell' era della fotografia. Il degrado dell'ambiente durante tutto il XVII secolo aveva ridotto i pascoli e il numero di capi di bestiame. La Toscana doveva importare dallo Stato Pontificio 800 paia di buoi e 3.000 vitelli all'anno. Durante il periodo mediceo si erano protette le foreste, ma nel 1773 il Granduca concesse il privilegio di tagliare i boschi per creare lavoro e commercio in zone depresse e remote. Fu così che i boschi furono abbattuti sul Pratomagno e su tutto l'Appennino attorno al Falterona. Boscaioli e carbonai venivano dal pistoiese e dalla Lombardia a distruggere l'opera della natura. Si salvarono solo i boschi delle Corporazioni degli eremiti. Nel 1790 l'Accademia dei Georgofili iniziò la riforestazione bandendo concorsi e gradualmente le montagne brulle e dilavate iniziarono a coprirsi di nuovo di vegetazione.
(Da Giovanni Caselli, Casentino, o.c.pg. 49)
Bella Toscana
Pietro Leopoldo di Lorena
(1765-1790)
un sovrano eccezionale
(Giovanni Caselli, Casentino, Guida storico ambientale, Ed. Le Balze, Montepulciano, luglio 2003, pgg.48-49).
Nasce la casa colonica toscana mediante la promessa granducale ai proprietari del rimborso di un quarto della spesa per costruzioni di tipo rurale. Le costruzioni, restauri e ricostruzioni devono aver luogo sotto il controllo delle Accademia dei Georgofili e dei suoi Censori che avevano in precedenza approvato e definito utile, meritevole di pubblicazione uno studio dell' ingegner Ferdinando Morozzi.
Il Morozzi presenta e qualifica il podere di montagna da quello di collina e di pianura. Come un nuovo Vitruvio, questo ingegnere, specifica che per ogni tipo di casa l'esposizione sia sana, che l'acqua sia comoda per le faccende di famiglia e del podere. Per tutti e tre i tipi di case egli prescrive un pianterreno e un primo piano. Per una famiglia di dieci persone in podere di montagna egli progetta per il piano terra: chiostro o corte murata, pozzo o cisterna, forno capace di 3 staia di pane stanza per il telaio delle donne, per gli arnesi, ceste, corbelli, pale, basti e attrezzi vari. Include quindi tante stalle quante sono le specie di bestiame; tinaia, cantina, caciaia e stanza per fare il burro, seccatoio per le castagne e stanza per ghiande, Capanna e fienile, tettoia coperta per carri e tregge, "coperta” per conci, gallinaio, aia per tribbiare. Al primo piano si troverà una grande cucina, dove mangerà tutta la famiglia, detta ordinariamente casa; camere a due letti, stanza per stendere le olive ricavabile sopra la cucina con semplice palco di tavole, verone o loggia o terrazzo coperti per le faccende nel tempo di pioggia, stanza per il padrone a guisa di magazzino, colombaia.
In collina, una casa colonica deve poter ospitare una famiglia di l2-14 persone e deve essere adatta a un podere che produca principalmente vino e olio. Il Morozzi consiglia oltre ad avere tutti gli annessi e connessi della casa di montagna, la casa di collina abbia anche l'oliviera e il frantoio, varie stanze a palco per 'soppassire' l'uva, dare colori al vino e fare vini scelti. La casa del podere di pianura, che deve essere capace di una famiglia di 14-16 persone necessita di una grande aia per le battiture e per i pagliai, per il rigiro dei carri, per il deposito di erbe e i segati (foraggi) per le bestie, potature e strami; una gran coperta (tettoia) accanto all'aia per coprire i carri, le fascine, i pali, i legnami, cipolle, difendere le raccolte dalle improvvise piogge nel tempo della trebbiatura e per asciugare ogni cosa. Questa casa non ha chiostro, seccatoio, stalle per porci pecore e capre ma ha più stalle per vacche e cavalli, stalletti per agnelli da macello e il 'castro' per il porco ad uso del contadino.
La cucina del contadino è caratterizzata dal gran focolare dove possono, secondo il Morozzi, accomodarsi a sedere 14-16 persone. Vi si accendono gran fuochi dove si pongono ceppi spietati che durano ad ardere fino a 6-8 giorni di continuo. Dalle travi del soffitto pendono cavalletti dove sono appesi granturco, cipolle, zucche da inverno e finocchio. I contadini non devono avere una camera ciascuno, ma ogni camera deve avere due letti a motivo dell' emulazione nel levarsi la notte a rivedere i bestiami e per essere solleciti la mattina al lavoro. Le finestre saranno piccole per proteggere dai venti, alle pareti vi saranno cavicchi ove i contadini appenderanno le umili loro vesti. Il capo famiglia deve dormire in una camera da cui egli possa vedere e sentire se i figli e le nuore sono solleciti nelle faccende.
Se quelli del Morozzi erano piani utopici è pur vero che case come quelle descritte si trovavano persino in Casentino.
Cinghiale in casseruola
Battuto di sale, pepe, cipolle, aglio, rosmarino, salvia, carota, foglie d’alloro + vino.
Immersi i pezzi di carne per un giorno e una notte.
Tolta la carne dal guazzo, asciugata dall’acqua nel tegame a fuoco lento, senza niente tranne un po’ di sale.
Rifatto un nuovo battuto come sopra, messo nel tegame con un fondo d’olio e cotto a fuoco lento (h. 1,30); sul finire aggiunto pomodoro a pezzetti.
Un quarto d’ora in pentola a pressione per rendere tenera la carne.
(fatto da Barbabianca il 26 settembre 2003 alle Lame, sotto la supervisione di Mariella e Stefano.
Voto di Simone, Mariella e Stefano:10).
NB. Il cinghiale era stato preso, surgelato in pezzetti piccoli, dal capo dei cacciatori di cinghiali di Ortignano – rapporto qualità-prezzo ottimo - ; carote, salvia, rosmarino, alloro, pomodori provenivano dall’orto di Stefano, più che biologico (l’orto).
PS. Prima volta di Barbabianca, cuciniere mancato.
Odissea settembre 2017
Fantascienza e fantarealtà.
Fantascienza
Delle molte casate nobiliari diffuse per i Mondi Conosciuti, solo cinque sono riuscite a diffondersi ed effettivamente governare lo Spazio Umano: sotto il nuovo Imperatore, naturalmente. Le Guerre dell'Imperatore hanno esatto un pesante tributo su queste casate: gli sconfitti adesso lottano per recuperare le terre e il potere perduto, mentre i vincitori continuano a lottare per assicurarsi che i loro rivali rimangano sottomessi.
Casata Decados Viscidi, astuti e portati al successo, i Decados sono saliti al potere tramite l'inganno e un'incredibile comprensione dei propri rivali, aiutati, senza dubbio, dalla loro ampia e invisibile rete di spie. Sebbene le altre famiglie li accusino di numerosi crimini, i Decados sono qui per rimanere e quindi devono essere trattati come vogliono loro. I vassalli dei Decados disprezzano i loro signori ma sono tenuti a freno dalla paura o dalle promesse di potere fatte a coloro che si dimostrano bravi lacchè.
Fantarealtà
11 settembre 2001
"Sono assolutamente convinto che la CIA disponesse di una completa e perfetta conoscenza anticipata degli attacchi, compresi data, ora, luoghi e ubicazione".
( Ruppert sul OnLine Journal)
Buongiorno notte
Ieri sono andato con Paola a vedere Buongiorno notte di Bellocchio.
Quando rapirono Moro, assassinando 5 agenti della scorta, metà marzo, ero in Val Veny, e stavo mettendomi il piattello dello skilift tra le gambe quando sentii un addetto all'impianto dire all'altro: hanno rapito Moro, ostrega. Gli impianti continuarono ad andare, la giornata era bella, la neve ottima. Quanto al film di Bellocchio avrei alcune cose da dire; mi limito a una: al posto di Moro che passeggia soddisfatto per le vie di Roma, dopo morto, io avrei messo Kissinger.
Bellocchio ha preferito cantarci una ninna nanna, chiudendo gli occhi alla fantarealtà. Buonanotte Bellocchio.
Ma ho cominciato a scrivere con l'intenzione di esprimere un'altra considerazione: la sala di proiezione era la n.1 delle 11 dello Warner Village. Lo W.V. è un nuovo, nuovissimo complesso urbanistico multivalente in via di allestimento nella zona SudOvest di Firenze, la zona mia, Isolotto-S.Bartolo, adiacente Casella, Casellina, Scandicci.
Ci arriviamo in macchina, grande posteggio gratis, scala mobile, primo piano. Grande salone, un po' spaziale, piuttosto sul cupo, giovani commessi in divisa da quasi alieni, Bar, gelateria, sala giochi in allestimento, grandi poster cinematografici, alla Swarzenegger. Gli occhi miei e di Paola si riposano disperatamente su un poster decentrato in alto con Hunfrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca. Sono le 5,20 pm; la inconsapevole giovane aliena della biglietteria ci ferma: si può entrare alle 5,30, non prima; lo spettacolo comincia alle 5,50; 20 minuti di reclame.
Per passare i 30 minuti ci accostiamo al bar-gelateria: il gelato più piccolo, in coppa, 1,70, è sproporzionato per noi e insipido. Seduti ad un tavolino un giovane padre con il suo piccolo sono alle prese con un grande bicchiere di carta coperto collegato alla bocca con cannuccia: accanto una pentola in plastica piena di mais soffiato: passatempi americani, bimbi gonfi, adulti grassoni tra pochi anni.
Intorno pupazzi di plastica con personaggi disneyani.
La sala n.1, piccola, belle comode poltrone già a misura di culo americano, in tutto 4 anziani, noi compresi. Lo schermo è già al lavoro; Paola mi dice che è già il film; non ne sono sicuro ed ancora non lo so. Il sonoro è ad immersione totale, come il battesimo ortodosso. Guardo Paola: ho dimenticato i tappi per le orecchie; bisogna che me li tenga in tasca fissi, come la patente. Questo del sonoro per me è un vero problema, anche fuori del W. Village. Bisogna fare una proposta di legge per il controllo fiscale dei decibel, così come si fa in questi giorni il controllo delle caldaie da riscaldamento: altrimenti, tra pochi anni, gonfi, grassoni e ...sordi ma senza Alberto.
Un'altra cosa: a Firenze le sale cinematografiche dimezzano il biglietto agli anziani, ma la Warner B. non lo fa. L'Amerika va verso i giovani; conquistando loro conquista il mondo. Chiamali scemi.
A proposito del controllo caldaie: ieri ho avuto l'ispezione degli addetti mandati dal Comune: 100 euro, 200.000 vecchie lire. L'impianto è nuovo, l'ultimo controllo certificato dalla mia Ditta è del 6 marzo 2003. Però dovevamo mandare il verbale con l'attestato di versamento di 10 (dieci euro) entro Giugno. Ma "la vecchiaia ha 19 mancamenti che con la perdita della memoria fanno 20" ( Lucignolo, il mio compagno di merende). A parte la vecchiaia, Barbabianca a giugno era tutto preso per la compilazione e il pagamento dell'ICI (sempre al Comune) e si è lasciato sfuggire l'impianto di riscaldamento; d'altronde in maggio stava a spassarsela tra Marocco e Spagna.
Comunque per la cronaca, costo revisione caldaia per il 2002-2003:
6 marzo, alla Ditta F.lli Sartorio (sono molto bravi e tra l'altro si erano sbracciati per raccomandarci di spedire al Comune nei tempi prescritti il loro verbale con la ricevuta del CCP; grazie Alfredo): euro 48.
19 sett al Comune di Firenze: euro 100.
Però, questi Comuni!
E' ben vero che il comune si sarebbe accontentato di 10 euro solo per aprire la mia raccomandata e vedere che tutto era a posto nel mio appartamento, grazie alla Ditta F.lli Sartorio.
Ho mandato un fax al Sindaco e uno alla ITAGAS AMBIENTE tentando di evitare l'ispezione superflua del 19 u.s. Sono stato di persona alla ITAGAS, ho potuto parlare col Dott. Gambineri, responsabile della mia zona. Ma oramai la pratica è inserita nel computer e non si può fermare. Al Sindaco dico: fai come le Assicurazioni auto: un mese prima della scadenza manda una letterina di richiamo: ricordati di mandarmi 10 euro sennò te ne prendo 100.
Invece mi ha solo ricordato che se non versavo ora i 100, avrebbe applicata la sanzione di Euro 516,00 (cinquecentosedici), che sarebbe stata iscritta a ruolo così come stabilito all'art.13 del Regolamento Comunale approvato con D.G.M. n.321/253 del 30/04/02.
Sarebbe poi seguita la sospensione del combustibile e l'intervento della forza pubblica per la verifica coatta.
Insomma.
Ci credete? ora che l'ho scritto sulla grande tela che avvolge tutto il pianeta, mi sento come sollevato; quasi soddisfatto della perdita dei miei 90 euro; un sottile piacere masochista. Grazie Splinder.
Mi dispiace ma non ho finito.
Il Sig. Gambineri mi ha ricordato quanto già sapevo: una volta che la pratica è nel computer non si può fermare. Già.
Si potrebbe però fermare il computer o altrimenti portare i computer a vedere Terminator 3 dove, mi dicono, le macchine si ribellano.
La mia lingua batte sul dente malato: vi ricordate di Coleen Rowley? E' quella di mezzo.
Dichiarata donna dell'anno 2002 da Time; è un'impiegata dell'FBI, Ufficio di Minneapolis, la quale, prima dell'11 settembre 2001, mette gli occhi sul 20° futuro kamicaze e chiede, prima a babbo FBI e poi direttamente a mamma CIA l'autorizzazione a requisire il computer del sig. Moussaoui.
Cara Coleen, il computer non si tocca, se no si ferma la pratica.
E la pratica è andata avanti: 100 euro a testa per tutti e ciascuno i 6 miliardi di umani che strisciano sul pianeta.
E' stato il gioco del totodollaro.
Per un affare come questo, valeva la pena di buttare giù due torri.
Quell'altro, per cominciare, aveva addirittura incendiato il Reichstag.
Ceterum censeo Imperium delendum esse
aut minus
Ceterum censeo Imperio resistendum esse.
Odissea settembre 2017
Fantascienza e fantarealtà
Post n.2
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull'11 settembre 2001, ma che non avete mai osato chiedervi.
Nelle pagine seguenti: Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 1.0 (soft) :: Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 2.0 (hard) :: La minaccia dell'antrace :: I servizi segreti pakistani :: Altre coincidenze :: Gore Vidal chiede l'impeachment :: Le visioni di Bush :: Plausible Deniability :: La nuova Pearl Harbour :: Bias di conferma :: L'epidemia di Sars :: Il caso dei microbiologi scomparsi :: Guerra bioeconomica :: Storia e gloria della dinastia Bush :: La biblioteca di Babele :: Approcci moralisti :: L'ex strumento militare :: Tutto quello che avreste sempre voluto sapere? No, non tutto
Nulla sarebbe ciò che è
Perché tutto sarebbe ciò che non è
Ed anche il contrario - ciò che è, non sarebbe
E ciò che non sarebbe, lo sarebbe.
Vedi?
Da "Alice nel Paese delle Meraviglie", di Lewis Carroll
Devo ammetterlo. C'ero momentaneamente cascato anch'io. C'era cascata Oriana Fallaci. Ci eravamo cascati tutti.
Scrivevano Silvio Sosio e Luigi Pachì nell'editoriale del numero 69 di Delos, settembre 2001: Non è facile occuparsi di fantascienza, quando la realtà si spinge più avanti delle peggiori fantasie, sorpassa scorrettamente sulla destra, e alla fantascienza sembra non resti più nulla da dire.
Sullo stesso numero, su Pensiero Stocastico anch'io affrontavo l'argomento a modo mio, credendo anch'io - come le vittime di Orson Wells molti decenni prima - che stesse andando in onda la Realtà, anziché - come sarebbe venuto fuori in seguito - il primo episodio di una nuova serie di fiction televisiva popolare. Già verso sera dell'11 settembre, tuttavia, qualche dubbio mi era venuto, ma non lo avevo preso sul serio, archiviandolo nello sgabuzzino delle paranoie gratuite. I dubbi erano in me generati da una semplice analisi del cui prodest, cioè chi è che alla fine ci andrà a guadagnare in tutta questa faccenda. Probabilmente il 90% di tutti i misteri politico-criminali del mondo si possono risolvere rispondendo in modo lucido a questa semplicissima domanda coniata dai nostri saggi antenati. Mancavano però i dati per dare sostanza alle fantasie, o comunque mancavano a me. Altri avevano già capito tutto. Il comandante in capo dell'aviazione russa Anatoli Kornukov, tanto per fare un esempio, dichiarò già il giorno seguente all'attentato che portare a termine un'operazione del genere va generalmente considerato impossibile (1), mentre Putin offrì ironicamente agli americani la disponibilità della Russia a provvedere in futuro alla protezione dello spazio aereo statunitense. Tom Clancy dichiarò che se avesse scritto un libro nel quale si verificassero gli eventi appena avvenuti, nessun editore lo avrebbe pubblicato, giudicandolo completamente inverosimile.
Al momento in cui scrivo è trascorso un anno e mezzo da quel fatidico giorno e i dati, nel frattempo, sono saltati fuori e sono alla portata di tutti. Certo non li troverete a titoli cubitali sui grandi giornali quotidiani, né nei telegiornali o nelle parole dei commentatori cacasotto segnati dal terrore di non apparire politically correct e di perdere i loro privilegi. Ma nelle pieghe della realtà oggi i dati ci sono, basta saperli trovare. E su Internet, per fortuna, pieghe della realtà ce ne sono a sufficienza, ed è lì - e non sui mass media schiavi di forze occulte e conformismi stolidi - che le informazioni vanno cercate nell'ultima release del Villaggio Globale.
Dopo Cancun
Buona notte con tre pensieri di un economista pentito.
Passo 6: Smetti di dare un prezzo a tutto quello che vedi. Gli economisti credono che "il valore" di una cosa sia il suo prezzo monetario. Come possiamo, quindi, apprezzare le passioni, i desideri e le emozioni veramente potenti che dominano le nostre vite? Pensiamo a come ci siamo sentiti durante la paura della SARS. Se avessi chiesto ai Canadesi a quel punto cosa fosse più importante, i tagli fiscali o la sanità pubblica, la risposta sarebbe stata schiacciante. Chiedi a qualcuno che ha appena perso la persona amata di dare un valore monetario ai propri sentimenti, e probabilmente ti arriva un cazzotto in faccia. Per le cose che veramente determinano la nostra capacità di condurre una vita felice - la famiglia, la salute, la comunità, la pace - non c'è prezzo. Eppure le pagine finanziarie, gli annunci economici e i cataloghi della Sears sono pieni di prezzi.
Passo 10: Fai un elenco dei paesi e dei popoli a cui hai fatto del male. Miliardi di essere umani, interi continenti, persino il pianeta stesso - sono stati tutti devastati dai dettami sfacciatamente malaccorti degli economisti. Anche alcuni dei professionisti più ortodossi alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale ammettono adesso tranquillamente che i loro consigli dispotici ai paesi in via di sviluppo nelle ultime decadi - liberalizzare il commercio, liberalizzare la finanza, ridurre il governo, e aspettare che la mano invisibile del mercato faccia la magia - erano completamente e terribilmente sbagliati. Naturalmente queste istituzioni perpetuano ancora attivamente la povertà e gli stenti che le loro false ricette hanno fatto tanto per creare. Ma stanno comparendo delle grosse crepe nel dominio intellettuale e della sicurezza di sé dell'economia ortodossa.
Passo 11: Risarcisci quei popoli e quei paesi. Ogni programma in 12 passi richiede che il paziente in via di guarigione si impegni umilimente a sistemare il casino che ha fatto. Gli economisti non sono da meno. È ora che gli economisti in via di guarigione si alzino davanti a tutti e si impegnino personalmente a riparare ai danni che sono stati fatti nel nome della domanda e dell'offerta. Impegnati a studiare cosa non funziona con i mercati, invece di come sono belli e perfetti. Lavora per l'empowerment della gente comune, anziché dominarla con le tue conoscenze evidenti ma fasulle. Comincia a concepire economie che possano cambiare il mondo, anziché invocare l'intellegibile gergo economico per giustificare le disuguaglianze e spiegare perché sono inevitabili.
L'articolo per intero.
Miss Italia
"Una sola novità, inutile e crudele
Carlo Conti ha semplicemente baudeggiato dall'inizio alla fine. L'unica novità, crudele, introdotta dagli autori è stato il meccanismo di esclusione del Grande Fratello ("Per te Miss Italia... continua"), che si è risolto in una lunga e inutile tortura."
di Aldo Grasso sul Corriere
Odissea settembre 2017
Fantascienza e fantarealtà.
Siamo al 12 di Settembre. Passata l'onda mediatica delle torri gemelle che i proprietari dei mezzi di comunicazione di massa hanno per l'ennesima volta rovesciato sugli attoniti umanoidi del pianeta, posso dare inizio a quanto premesso nella lettera ai figli.
Mi è spesso capitato di pensare e di affermare che la realtà è superiore ad ogni immaginazione. Come dire che la fantascienza è spesso superata dalla "fantarealtà". Chiamo fantarealtà la realtà vera rifiutata dai mass media e a volte non ammessa dai diretti interessati, per paura di doverla affrontare.
Questo scritto si muoverà sui due fronti, alternativamente: fantascienza, fantarealtà.
Titolo provvisorio:
Odissea settembre 2017
Perché, direte voi, il 2017?
Perché ieri sera Barbabianca si è trovato ad ascoltare Giulietto Chiesa nel prato antistante il Circolo Culturale di Via Maccari, zona Isolotto di Firenze. In una dolcissima serata di fine estate, con una grande luna piena splendente nel cielo, Giulietto ci ha prospettato un paesaggio terrestre senza luna e senza stelle, un settembre davvero nero, più o meno con queste parole.
Partiamo dunque dalla fantascienza.
Posso incominciare con la citazione di un classico tra gli scrittori di science fiction:
"The basic tool for the manipulation of reality is the
manipulation of words. If you can control the meaning of words,
you can control the people who must use the words."
Lo strumento fondamentale per manipolare la realtà è la manipolazione delle parole. Se tu sei in grado di controllare il significato delle parole tu puoi controllare la gente che le deve usare. (Philip K. Dick)
Nella fantarealtà la parola in questione da prendere in esame potrebbe essere "Terrorismo"
"Gli eventi dell’11 Settembre danno agli USA un assegno in bianco per attaccare qualsiasi paese al mondo, semplicemente pronunciando la parola "terrorista".
Chi scrive questo è Steve Grey, in un articolo denuncia che riprenderemo via via. Steve Grey è un grande scrittore di Fantarealtà, da apprezzare e ammirare, anche perché possibile bersaglio di umanoidi o androidi che potrebbero decidere di liberarsi di questo blade runner.
In questi due ultimi anni Bush e Sharon, approfittando dell'alluvione mediatica riguardante le Torri Gemelle di New York, hanno mostrato al pianeta che il pacchetto di assegni ce l'hanno in mano loro e intendono staccarne via via quanti ne servono, per salvare il pianeta dal terrorismo.
Ma chi sono Bush e Sharon?
La risposta a questa domanda costituisce l'oggetto della ricerca da portare avanti con gli strumenti combinati della science fiction e della reality fiction.
Philip Dick è l'autore del libro di fantascienza "Do Androids Dream of Electric Sheep?" del 1968 (In italiano "Cacciatore di Androidi", pubblicato dalla Editrice Nord).
Blade Runner il film che tutti conosciamo è basato sul libro di Dick. E' ambientato nella Los Angeles del 2019, dove la Tyrell Corporation ha sviluppato nuove tecnologie che consentono di fabbricare "Replicanti", cioè organismi viventi uguali in tutto agli essere umani, ma con una forza superiore e privi di sentimenti, anche se i progettisti stimarono che dopo qualche anno avrebbero sviluppato sentimenti propri. I Replicanti venivano usati nelle colonizzazioni di altri pianeti e nelle esplorazioni pericolose.
Dunque ci sono sulla terra degli esseri viventi uguali in tutto e per tutto a noi, ma che non sono propriamente uomini.
Il gioco del post consiste nel verificare se i Replicanti sono realmente tra di noi, sulla base del postulato messo in premessa secondo cui la realtà è superiore ad ogni immaginazione.
Da cui la domanda non casuale posta sopra a malizia: chi sono Bush e Sharon?
Prima un po' di explicatio terminorum:
BLADE RUNNER - Il soprannome dato a quei detective della polizia addestrati appositamente all'uso del rivelatore Voight-Kampff e che hanno il compito di rintracciare ed eliminare tutti i replicanti che tentassero di infiltrarsi nella società umana e di farsi passare per esseri umani. Il nome ufficiale della divisione Blade Runner è Rep-Detect.
REPLICANTE - Una creatura frutto dell'ingegneria genetica costituita interamente di sostanza organica. Animali replicanti (animoidi) furono sviluppati per essere usati come cuccioli e bestie da lavoro dopo che la maggior parte degli animali veri si estinse. In seguito, replicanti umanoidi vennero creati per scopi militari e per l'esplorazione e la colonizzazione dello spazio.
Sinonimo di replicante può essere considerato il termine androide.
Genealogia o progressione storica del replicante:
1. le prime versioni vennero utilizzate per lavori troppo noiosi, pericolosi o spiacevoli per gli umani.
2. seconda generazione bio-ingegnerizzata. Relays elettronici e cervelli positronici. Usati nello spazio per esplorare ambienti inospitali.
3. terza generazione sintogenetica. REPLICANTE, costruito con colture in vitro di carne/pelle. Capace di pensiero autonomo. Abilità parafisiche. Sviluppato per il programma di emigrazione.
I replicanti sono organismi creati dall'uomo progettati per occuparsi dei lavori troppo noiosi, pericolosi o sgradevoli per gli umani. I replicanti della serie "NEXUS 6" sono praticamente indistinguibili dagli umani.
(In una bozza della sceneggiatura del film Bryant dice a Deckard che loro avevano eseguito un'autopsia sul replicante rimasto folgorato mentre cercava di irrompere nella Tyrrel Corp. e che non si erano accorti che si trattava di un replicante se non dopo due ore da che l'autopsia era cominciata).
I replicanti presumibilmente differiscono dagli umani in un fattore importante: non sono in grado di empatizzare. In Blade Runner, gli occhi dei replicanti brillano (persino quelli di un gufo artificiale), comunque Ridley Scott ha affermato che si tratta soltanto di una tecnica cinematografica e che il brillìo non può esser visto dagli altri personaggi della storia bensì solo dal pubblico.
I produttori facevano notare che i replicanti sviluppavano comportamenti eccentrici perché erano emozionalmente immaturi. Rachael era un prototipo di replicante con implanti sperimentali di memoria, progettati allo scopo di fornirle un cuscino, un ammortizzatore per le sue emozioni.
Di conseguenza, lei non sapeva di essere un replicante.
Quest'ultima constatazione è interessante (e preoccupante) per ognuno di noi, se applicata alla fantarealtà.
(continua)
PS. Questo romanzo di fantarealtà potrebbe essere scritto a più mani da un team di blogghisti. Se qualcuno si sente ispirato si faccia vivo.
Barbabianca suggerisce, nel caso, di utilizzare queste fonti:
11 SETTEMBRE: LE RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO U.S.A.
di Steve Grey
I punti principali della prova presentata in questo articolo si
possono velocemente così riassumere:
1) L'U.S.A.F. è stata completamente "lasciata a terra" la mattina
dell'11/9. Le usuali misure di sicurezza, normalmente in vigore, che
avrebbero ben potuto prevenire gli attacchi, o ridurre il loro
impatto, vennero sospese mentre gli attacchi erano in corso, e
ristabilite una volta questi si erano conclusi.
2) Gli atti del Presidente, mentre avevano luogo gli attacchi,
indicano che egli ha deliberatamente evitato di intraprendere ogni
azione che ci si sarebbe potuta ragionevolmente aspettare da un
Presidente volonteroso di proteggere i cittadini americani e le loro
proprietà.
3) Osama Bin Laden venne ufficiosamente condannato per gli attacchi
entro un lasso di tempo che non avrebbe realmente permesso di
raccogliere alcuna informazione che supportasse l'accusa.
4) Vi sono ragionevoli motivi di sospettare che l'attacco USA
all'Afghanistan sia stato pianificato prima dell'11/9.
5) Gli U.S.A. e Bin Laden non sono i nemici che fingono di essere. Vi
è una lunga storia di cooperazione, e vi è la prova che tale
cooperazione continui ancora dietro le scene.
6) Vi sono significativi legami d'affari fra Bin Laden e membri
dell'amministrazione Bush.
7) Le rivelazioni sui profitti ottenuti con l'insider trading in
relazione agli attacchi dell'11/9 puntano ai livelli più alti del
mondo degli affari USA e della CIA.
8) Vi sono numerosi aspetti della storia ufficiale dell'11/9 che non
coincidono con i fatti conosciuti, che si contraddicono l'un l'altro e
che sfidano il buon senso, e che indicano un comportamento di censura
e disinformazione.
Alcuni punti della prova sono "provabili" con documentazione; alcuni
sono "fortemente irrefutabili", alcuni sono "indiziari", alcuni sono
"speculativi" ed alcuni di loro sono semplicemente riflessioni ed
osservazioni dettate dal buon senso. Una grande massa di prove è stata
raccolta e pubblicata altrove sotto forma di articoli separati,
relativi ai differenti aspetti dell'argomento.
Lo scopo di questo articolo non è quello di presentare nuove
significative ricerche, ma di trattare insieme tutti i fatti finora
conosciuti in un unico lavoro. Coloro che desiderano esaminare ed
esplorare specifici dettagli e fonti dovrebbero andare ai links
indicati alla fine di ogni sezione.
Fonte originale dell'articolo di Steve Grey (plurilingue)
Ora apriamo lo scaffale dove attingere per la ricerca fantareale:
Dopo l'11 Settembre 2001
A presto, ma con calma.
Lettera ai figli
Cari ragazzi, domani è l'11 settembre e tutti vi parleranno delle torri gemelle, due anni fa. Io vi invito a ricordare l'11 settembre di Santiago, trent'anni fa; voi eravate quasi in fasce.
Non voglio togliervi il gusto della vita, la gioia di vivere, in tutti i suoi aspetti positivi: nell'amore, nel lavoro, nello sport praticato - nuoto e sci -, in quello tifato - calcio, palla a volo, a canestro, gare olimpiche e tutte le cose belle che la vita ci regala, specialmente a noi che abbiamo avuto in sorte una delle parti più belle del pianeta.
Il mio, oggi, è un invito alla lettura: a continuare con la fantascienza (Simone), con i gialli (Michele). Pa', oggi, alla vigilia dell'11 settembre, vi suggerisce alcuni libri, elettronici, chiamati siti, da sfogliare "ogni tanto" giorno giorno, senza fretta ma con una certa tranquilla costanza. Sono testi "dal vero", misti appunto di giallo e di fantascienza: l'importante è mantenere un certo distacco, prenderli a dosi limitate, in modo da non entrare nel circuito del malessere esistenziale, dato che i contenuti sono rattristanti quando non raccapriccianti.
Gli alieni che hanno programmato la conquista del pianeta hanno assoluta necessità di operare in mezzo a gente terrorizzata. E questo vuole chi ha scelto la strategia di tenerci tutti in stato di shock permanente, pieni di paura, di rabbia e di tanta confusione d'idee.
Gli avvenimenti seguiti alla distruzione delle torri gemelle hanno mostrato a "miliardi" di persone il retroscena di sporchi trucchi che da tanti anni guida la politica dell'Impero mondiale.
Ma come in analisi si cura la malattia facendola emergere dall'inconscio, così usando i mezzi di comunicazione che internet ha messo a disposizione di noi tutti, possiamo far emergere la malattia della paura inoculata minuto per minuto nel nostro Superio da questi potenti prepotenti con tutti i mezzi a loro disposizione, primo fra tutti la capacità di inganno tramite il possesso esclusivo dei grandi mezzi di comunicazione di massa: di tutti, ma non di Internet. Santa Grande Tela di ragno, Internet deve essere il tamburo del nostro villaggio globale, un tam tam che ci tenga uniti e collegati gli uni agli altri.
Messi a nudo, senza più maschera, gli Alieni perdono la loro forza, come Sansone senza più capelli. E possiamo ridere di loro. E' questa la cura: non li possiamo distruggere, ma li possiamo rendere inoffensivi con l'irrisione.
Bisogna continuare a vivere divertendoci. Stasera per esempio ci troveremo alla TV per Italia-Serbia montenegro, e poi canta che ti passa: Tanta musica. What a wanderfull world.
Siamo tanti, siamo la maggioranza, come mai siamo stati. Guardiamo il male negli occhi senza paura, coscienti della imbattibile superiorità del bene.
Con questo spirito vi invito a tener presente, nei ritagli di tempo, alcune sollecitazioni che vi verranno dai prossimi post.
Ma prima fatemi vedere la partita. Stessa formazione della partita con il Galles: solo Tacchinardi al posto di Zanetti, arrocchettato.
Vostro Barbabianca.
O insensata cura de' mortali
(viva l'astronomia)
O insensata cura de' mortali,
quanto son difettivi silogismi
quei che ti fanno in basso batter l'ali! 3
Chi dietro a iura e chi ad amforismi
sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
e chi regnar per forza o per sofismi, 6
e chi rubare e chi civil negozio,
chi nel diletto de la carne involto
s'affaticava e chi si dava a l'ozio, 9
quando, da tutte queste cose sciolto,
con Bëatrice m'era suso in cielo
cotanto glorïosamente accolto.
(Paradiso,c.III, vv.1-12)
O senseless cares of mortals, how deceiving
are syllogistic reasonings that bring
your wings to flight so low, to earthly things! 3
One studied law and one the Aphorisms
of the physicians; one was set on priesthood
and one, through force or fraud, on rulership; 6
one meant to plunder, one to politick;
one labored, tangled in delights of flesh,
and one was fully bent on indolence; 9
while I, delivered from our servitude
to all these things, was in the height of heaven
with Beatrice, so gloriously welcomed. 12
For reading Dante in English or american go here:
http://www.danteonline.it/italiano/home_ita.asp
¡Oh cuán vano el afán de los mortales,
qué mezquinos son esos silogismos
que las alas te arrastran por el suelo! 3
Tras de los aforismos o los Iura 4
iban unos, o tras del sacerdocio
o del mandar por fuerza o por sofismas. 6
tras negocios civiles o robando,
o envueltos en el gozo de la carne
se fatigaban, o en la vida ociosa, 9
cuando, de todas estas cosas libre,
con Beatriz por el cielo caminaba
de forma tan gloriosa recibido.
Si tu voy leer Dante en espanol vai aqui:
http://www.iespana.es/LeerGratis/#
In cielo con Margherita Hack, il 2 settembre u.s.
http://www.corriere.it/Rubriche/Astronomia/hack/index.shtml
Più stelle in cielo che sabbia sulla terra
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/07_Luglio/22/stelle.shtml
Lo spettacolo del cielo
http://www.corriere.it/astronomia.shtml
Ma stasera gioca Vieri: anche Dante in tribuna, con Beatrice.
Gemma Donati rimane a casa, con Penelope.
Giusto, Giustino.
- To', guarda chi si rivede. Come va, Giustino?-
"Tutto bene, sono appena tornato da S.Vincenzo. Certe mareggiate! Ma che divertimento. Il mare è sempre il mare".
Giustino è un caro amico, compagno di vecchie battaglie anni 60, quando ci si entusiasmava per la lettera a una professoressa di D.Milani. L'ho rivisto poi Preside rispettato di un Istituto Tecnico fiorentino. Un personaggio.
Approfitto per buttar là: - Che ne dici dei finanziamenti alla scuola privata? -
"Meglio parlare di barche, caro Barbabianca."
- Berlusconi può detrarre le spese per i suoi due figli...-
" Barbabianca, non provocare. Che Berlusca detragga le spese per la sua scuola privata è un fatto che fa più tenerezza che rabbia. Il problema non è questo, e tu lo sai ".
- Me lo vuoi un po' riassumere per i 25 lettori del mio blog? -
" Mi piace il tuo servizio sul Casentino. Dove hai scoperto le due sorelle Noyes? Quando andiamo a fare una camminata da Campo dell'Agio ai Tre Confini? O una girata fino alla Lama? Pagami un caffè e ti fo l'intervista".
Ci sediamo all'aperto al Circolo di Via Massari, primo giorno della festa dell'Unità: previsti personaggi come Pardi, Rosi Bindi, Fassino; ma non stasera.
"Scrivi ai tuoi lettori che il problema non è quello che si tolgono soldi alla scuola statale; ci sono sprechi ben peggiori, ruberie vere e proprie. La scuola di Stato, ai nostri tempi, è stata malata, molto malata, di accentramento e burocrazia; ti ricordi? Eppure l'abbiamo fatta funzionare; scuola viva, partecipe, piena di iniziative, soprattutto piena di idee: libertà di pensiero e confronto di opinioni; che lotte intorno ai decreti delegati e poi il teatro, l'educazione sanitaria, i tornei interni".
- E l'ora di religione? -
"Questa vale un'intervista a parte. Ma rientra nel problema dei soldi alle private. Gramsci la chiamava la questione vaticana. Ma è vero. Se non ci fosse il Vaticano non esisterebbe la questione. In Italia dare i soldi alle private vuol dire darli al Vaticano che ne ha già troppi. Tu sai come la penso: ho sempre sostenuto qui a Firenze Padre Balducci, l'Isolotto e tutti quelli che tu sai. Anche Padre Dall'Oglio, dei gesuiti. Che fine hanno fatto? Il papa polacco fa pochi discorsi: tira a far ciccia: vuole scuole e TV proprie, partiti e deputati ai suoi ordini, catechismo a scuola fin nelle materne: ci pensi? fin dalla scuola materna; quella statale. Ma non gli basta. Mi ricordo d'aver sentito dire a Balducci e Dall'Oglio "l'integralismo è il tarlo del vangelo". Quel gran tarlo di Wojitila! Bel titolo per un giornale. Ma se lo scrivi rischi il vilipendio. D'altronde uno che va in India e dice a tutti quegli indiani-che sono i nostri antenati e che ci hanno insegnato quasi tutto - che l'unica salvezza è Gesù Cristo, cioè lui, suo vicario dichiarato. Anche il ministro leghista ha voluto mantenere il reato di vilipendio alla religione. Ora vogliono un'Europa a immagine della Polonia. Chissà perché l'America s'è portata i polacchi in Iraq. Questi poveri preti che hanno tentato di riformare il vaticano. Se li sono ingoiati uno dopo l'altro. Come Gasman quando fa lo show e manda giù una pasta dietro l'altra come ciliegine, in un sol boccone. Forse vale la pena che, una volta o l'altra, ti documenti la storia dell'ora di religione: non il film, ma quella del Preside Giustino.
Riassumendo voglio dire che il governo attuale non è molto diverso - su questo piano - insisto su questo piano - dai precedenti: tutti pagano il prezzo - qualcuno potrebbe dire il pizzo - a questo strapotere vaticano; in più Berlusconi si regge sui voti di Buttiglione e Company, dove per C leggi CL, Comunione e Liberazione. Sono i fondamentalisti cattolici, i baschi verdi di Pio XII, molto più aggiornati. Sono quelli che il Vaticano ha usato per far fuori l'Azione Cattolica di Carlo Carretto, quando si oppose alla politica fondamentalista di Gedda. Non sono le poche lire che vengono sottratte alla scuola statale, caro Barba, lo sai meglio di me: è un progetto che divide gli uomini, fin da bambini, in base a colori diversi, gruppi contrapposti, con distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3 dell'Anticostituzione). Per questo dobbiamo dire no. Anche questa è una battaglia sui principi, come quella di Cofferati sull'art.18.
Caro Barba, ma quanto era bella la nostra incasinata centralizzata burocratizzata scuola statale: la migliore di tutte, perché la scuola di tutti".
Barbabianca: - Giusto, Giustino. -
Lessico TV: il tempo non promette niente di buono (appena sentito al TG).
Per dire che nei prossimi giorni pioverà, anche al centro sud.
Piove sugli olivi della Toscana,
piove sui pomodori della Campania,
piove sulle melanzane della Sicilia,
piove sui fiammiferi degli incendiari,
piove, TV dei miei stivali di gomma.
Meno male!
Erdogan (Turchia) interviene sulla proposta del ministro Frattini che
ha insistito perche' nella Carta europea ci sia un riferimento
alle "radici cristiane" dell'Europa. ''La liberta' di coscienza
e il divieto di discriminazione - argomenta Erdogan - sono i
principi su cui si basa l'Europa moderna. Se l'argomento della
religione venisse incluso nella Carta come un elemento di
identita' europeo, sarebbe in contraddizione sia con quei
principi sia con i progressi fatti dal continente da secoli. In
un certo senso il motore dello sviluppo dell'Europa e' stato il
laicismo''.
(Agenzia Ansa, 4 settembre 2003)