sabato 5 giugno 2004

Fine dell'avventura


La finta, ma divertente  avventura sul deserto finisce a Matmata. Si rientra all'isola (isola in arabo = "al jasira") dalla parte del mare, caricando le toyota sul traghetto. Riecco l'albergo "Le dune", la piscina, le docce, il riposo. Le due coppie dei nostri amici fiorentini, compagni di memorabili trasferte in Grecia e Turchia, Donatello e Noemi, Bruno e Pupa, riprendono il volo di ritorno Djerba-Verona, il mio terzetto si sposta al Karthago hotel per una settimana all'ingrasso, come da precedente post; ça est fait.


 Due flashes: A Douz Noemi e Donatello danno 5 euro di mancia a un cameriere che rimane interdetto: "no, sono troppi, madame"; dopo un po' Noemi si vede arrivare in camera un mazzo di fiori freschi (siamo ai confini del deserto) infilati dentro una bottiglia di plastica debitamente rielaborata. A Tozeur stiamo subendo la consueta esposizione dei tappeti da parte dello sponsor di turno (consigli per gli acquisti); tappeti da mille e una notte, tanti nodi, vedete?, fatti a mano, tanti mesi di lavoro così, vedete?, indicando la lavorante di turno…Ad un certo punto Paola si alza, scende una scala - io dietro - Nel seminterrato tanti tappeti poveri, door mats e scendiletto. L'accoglienza dell'addetto, povero anche lui, stentato italiano. Ti guarda incredulo, tira giù dagli scaffali 5,10,20 coppie di tappeti (sono a coppia, ancora uniti da un ombelico di fili centrale). L'espressione di riconoscenza di quello sguardo, al momento dell'acquisto; signora, questo è per lei, un piccolo coccio ovale con due pesci disegnati che mi trovo in questi giorni sulla tavola con le ciliege della Coop. Mi viene da pensare che questi inservienti di seconda mano facciano il servizio ai clienti, senza uno stipendio fisso, unicamente usufruendo di una percentuale su quanto da loro "direttamente" venduto.


Questi i terroristi di cui va blaterando il nostro mondo di squali dai pulpiti (Murdoch, Reuter, Mediaset,fino a Radio vaticana) del Grande Inquisitore.
Il prossimo viaggio sarà nel 2005, a Budapest, tramite scambio di casa.


Buon fine settimana, amici. Noi stiamo partendo per il Casentino, località Le Lame, comune di Ortignano. Da sistemare l'orto: fagiolini nani, basilico, zucchine e -Paola insiste - fragole. Le ultime "gelate" hanno bruciato le piantine di pomodori, giù in basso, lungo il Teggina, uno dei ruscelletti che de' verdi colli del Casentin discendon giuso in Arno. Le nostre piantine - più in alto, meno esposte alle brinate, si sono salvate quasi tutte. Riferito da Stefano.

2 commenti:

  1. Lo sguardo va oltre i propri confini.....e tutto si allarga comprendendo meglio il mondo.....


    bravo Barbabianca. Salutoni e a presto Guido e Giovanna

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  2. stamani, domenica, ho fatto "il sentiero dei tedeschi", in quel di Camaldoli, con altri 3 amici. Aspetto di fare con voi la più bella faggeta di alto fusto (la cattedrale) del parco Foreste Casentinesi. Ho letto dei dos italianos a S.Jacopo di Compostella.

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