COMUNE DI FIRENZE REFERENDUM DEL 12 e 13 Giugno 2005 SPOGLIO DEI VOTI - SEZIONI 362 su 362 REFERENDUM REFERENDUM 1 (LIMITE ALLA RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE SUGLI EMBRIONI) |
Risultati nei Quartieri
Quartieri | Risultati | SI | NO | Bianche | Nulle | Contest. | Iscritti | Votanti | Validi |
Q 1 | Totali % | 20.987 93,96 | 1.348 6,04 | 379 1,66 | 130 0,57 | 0 0,00 | 50.982 | 22.844 44,81 | 22.335 97,77 |
Q 2 | Totali % | 30.013 93,69 | 2.021 6,31 | 679 2,06 | 184 0,56 | 0 0,00 | 72.247 | 32.897 45,53 | 32.034 97,38 |
Q 3 | Totali % | 14.456 94,04 | 916 5,96 | 323 2,04 | 104 0,66 | 0 0,00 | 33.503 | 15.799 47,16 | 15.372 97,30 |
Q 4 | Totali % | 23.626 93,81 | 1.558 6,19 | 422 1,64 | 172 0,67 | 0 0,00 | 54.833 | 25.778 47,01 | 25.184 97,70 |
Q 5 | Totali % | 34.554 93,60 | 2.364 6,40 | 675 1,78 | 239 0,63 | 0 0,00 | 82.228 | 37.832 46,01 | 36.918 97,58 |
220 | Totali % | 331 87,34 | 48 12,66 | 8 2,05 | 3 0,77 | 0 0,00 | 807 | 390 48,33 | 379 97,18 |
In rosso il Quartiere 4 con l'Isolotto (quorum al 47%), in viola il mio seggio n.220, presso la scuola elementare della Montagnola (quorum al 48,33%)
(La statistica riguarda la risposta al primo quesito)
...mi spieghi una cosa te che ci inzuppi, perchè anche nella rossa Toscana ,
nemmeno all' isolotto non abbiamo raggiunto il quorum?
Qui a lavoro un sacco di ragazzi giovani anche di sinistra non sono andati,
motivazioni le + stupide me ne sono dimenticato, ero al mare...............
nemmeno all' isolotto non abbiamo raggiunto il quorum?
Qui a lavoro un sacco di ragazzi giovani anche di sinistra non sono andati,
motivazioni le + stupide me ne sono dimenticato, ero al mare...............
Marisa
La domanda di Marisa mi intriga e vorrei tanto rispondere con poche battute, ma sarebbe come spalmare con un po' di vegetallumina una doppia frattura alla caviglia; o mandar giù un'aspirina per una caso conclamato di leucemia. Può darsi che decida di impegnarmi a trovare una risposta che valga la pena di essere comunicata tramite blog; ma dovrà essere un malloppo a puntate. Noia per chi legge e fatica per chi scrive. Richiede tempo di vita e un calcolo di convenienza costi-ricavi (= rapporto tra fatica di spremere le meningi e cercare riscontri fattuali contro la quasi nulla visibilità dei post. Se avessi a disposizione un mezzo di comunicazione di massa sicuramente ci impegnerei il mio capitale umano-esperenziale. Già i mass media...(pronunzia media non midia: neutro plurale della parola latina medium). Mi ci vorrebbe un set di media, mi capite. Allora, cara Marisella, prima di tutto ti ringrazio, anche a nome di Paola, del cacciucco che ci hai fatto sentire domenica scorsa: un cacciucco con quattro c, davvero, una suprema contaminazione tra la tua Sicilia d'origine e una Rosignano (Livorno) d'adozione. Per ora mi limito a una ed una sola considerazione positiva: il dott. Re Ferendum - venuto in casa di tutti a insaputa di tanti - ci ha tastato il polso, auscultato il cuore, ticchettato i polmoni, cacciato il manico del cucchiaio in gola, guardato gli occhi, osservato rispettivamente testicoli e vagina, dopodiché ha fatto la diagnosi: nero su bianco, con calligrafia questa volta leggibile perché scritta in linguaggio matematico. Anemia perniciosa. Questa la malattia. Avvelenamento da ossido di carbonio, dico io. L'ossido di carbonio ti addormenta e ti fa morire, se non chiudi il gas e non apri le finestre. Siamo in tempo ad alzarci da soli e andare alla finestra? Ci vorrà l'aiuto da fuori dei pompieri? Da dove proviene l'ossido mortifero, inodoro e insaporo?
Grazie, dottor Re Ferendum per la diagnosi. Mano ora al ciclo intensivo di cura e riabilitazione.
Scoprire la malattia, cara Marisa, è un dramma. Ma è l'unico modo per tentare di vincerla, l'unica possibilità per farcela. Non è roba da aspirina, certo: occorrono antibiotici, radioterapia e, in certi casi e zone, chemioterapia.
Nel frattempo "viviamo e confortiamoci insieme" come dice Plotino a Porfirio del Dialogo leopardiano. Questa come morfina: non toglie il male ma lenisce il dolore.
Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Si bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita. La quale senza alcun fallo sarà breve. E quando la morte verrà, allora non ci dorremo: e anche in quell'ultimo tempo gli amici e i compagni ci conforteranno: e ci rallegrerà il pensiero che, poi che saremo spenti, essi molte volte ci ricorderanno, e ci ameranno ancora.
Sono le parole finali del Dialogo che trovi qui.
Non sono parole di un piagnone né di un bigotto. Scriveva queste cose intorno ai 25 anni.
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