venerdì 16 giugno 2006


La porta d'Ungheria


Mi disturbano


1 - il terrore di qualsiasi politico americano, rep. o dem., di criticare Israele.
 Eppure tutti sanno, in America, (parlo dei politici)che Israele ha programmato la guerra continua in Iraq e M.O. come estensione della guerra di Palestina. Ed è evidente che Israele sta portando alla rovina gli Stati Uniti...


2 - il terrore di qualsiasi politico italiano, CDL o Unione, di criticare il Vaticano.
Eppure tutti sanno che il Vaticano è in mano all'Opus dei, la quale ha sostituito la fede con il dogma, ha camuffato Caifa come un Cristo, dichiarando quest'ultimo - quello vero  - ateo e materialista a causa della sua Teologia della liberazione.


3 - Così per il terrorismo: tutti sanno che il capo e l'organizzatore materiale di tutta l'infinita matassa della guerra non convenzionale si chiama Negroponte 007, ma nessuno ti giuro nessuno pensa di alloggiarlo nella cella lasciata libera da Milosevitc.


4 - Così per l'otto per mille: tutti sanno che i soldi vanno a finire nella banca d'italia vaticana che si chiama IOR - istituto per le opere di religione -  che è la banca di Marcinkus, di Sindona, di Calvi frati bigi, di...Moggi arbitri rinchiusi; eppure lo Stato italiano insiste per buttarvi dentro anche i soldi degli italiani che non hanno espresso tale volontà. E per non dare i suoi 8X1000 alle ricerca, ha inventato il 5X1000 come azione diversiva.

5 - Così per TV e giornali: Tutti sanno che il papa e i cardinali di curia ripetono tutti i giorni le stesse pie banalità e sante trivialità di cui al processo di Galileo e al Sillabo di Pio nono; eppure TV e giornali riferiscono tutti i giorni con caratteri cubitali la novità di queste sempiterne ovvietà.


Questi incubi producono un sogno:
 
Lo scoppio qui in Italia di uno scisma religioso, tramite l'unione dei dissidenti cattolici con le agenzie religiose minoritarie, prima fra tutte la Tavola valdese. Partendo da una iniziativa concreta: i dissidenti versano alla Tavola l'8 per mille ed essa lo mette a disposizione del clero cattolico emarginato dall'Opus dei vaticana. Insieme al sostentamento la Tavola valdese dà la legittimazione utile e necessaria per continuare a svolgere il servizio pastorale nel luogo dove uno viene a trovarsi al momento della condanna, emarginazione, espulsione comminata dalla gerarchia cattolica, alleata con lo Stato per niente laico.


Un'operazione tipo "Porta d'Ungheria" al tempo della fuga dalla Germania orientale. ***


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Ogni tentativo di lasciare la DDR in direzione ovest equivaleva ancora a un suicidio, ma nell'estate del '89 la gente della DDR trovò un'altra via di fuga: erano le ambasciate della Germania Federale a Praga, Varsavia e Budapest il territorio occidentale dove si poteva arrivare molto più facilmente! Cominciò un assalto in massa a queste tre ambasciate che dovevano ospitare migliaia di persone stanche di vivere nella DDR. Ma il colpo decisivo arrivò quando l'Ungheria, il 10 settembre, aprì i suoi confini con l'Austria. Ora, la strada dalla Germania dell'est all'ovest (attraverso l'Ungheria e l'Austria) era libera! La valanga di fuga stava diventando inarrestabile.










Alla fine la dichiarazione di guerra a Fabio Mussi e alla sua posizione "iper laicista" dello Stato, Paola Binetti, medico e senatore cattolico della Margherita, presidente del comitato "Scienza e vita", l'ha rimessa nel cassetto. Ma è solo una tregua. Perché tanto è convinta che la sua battaglia per stoppare la revisione della legge 40, per fare coriandoli di qualsiasi proposta sui Pacs e, soprattutto, per riaprire il dibattito sulla 194, è arrivata ormai ad un punto di non ritorno. "Nulla sarà più come prima", ha infatti dichiarato l'altro ieri, baldanzosa, dopo che solo un intervento diretto di Rutelli, la mediazione felpata di Anna Finocchiaro e il fermo richiamo di Rosy Bindi a non spezzare il fronte dell'Unione sui temi caldi della bioetica, l'hanno convinta che i metodi da pasionaria del Cardinal Ruini potevano rivelarsi controproducenti. Non solo sul quadro politico generale, ma anche per la creazione di quella "lobby cattolica" all'interno della coalizione capace di stoppare sul nascere qualsiasi revisione "zapaterista", come la chiama lei, delle leggi che regolano il progresso della ricerca scientifica sul fronte delle staminali embrionali. E non solo di questo. E il centrodestra applaude. Paola Binetti è arrivata in Parlamento con un mandato diverso da quello che hanno inteso conferirle gli elettori della Margherita che l'hanno votata. Varcato il soglio di Palazzo Madama, ha immediatamente cercato di riunire intorno a sé quelli che, come lei, intendono la laicità dello Stato come emanazione secondaria del potere legislativo rispetto al primato del Papa e dei dettami di Santa Romana Chiesa. E dunque ha subito trovato corrispondenza d'amorosi sensi con un altro integralista convinto come Luigi Bobba e con Emanuela Baio Dossi, suoi compagni di partito, pronti a sacrificare sull'altare della Cei ogni convergenza politica interna all'Unione diversa dai diktat che ormai quotidianamente la Chiesa fa risuonare, roboante, contro aborto, ricerca e idee diverse di famiglia.
Il testo integrale dell'articolo di Sara Nicoli è stato pubblicato sul sito "Altre Notizie"

1 commento:

  1. Leggo con interesse tutta questa controinformazione. Non sapevo dall'Ungheria nè della Chiesa valdese . Tienici sempre informati Ornella

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