lunedì 15 gennaio 2007


Lessico e chiarezza


MILANO – Giovedì 18 gennaio, dalle 15,00 alle 19,00, presso Crociera Alta, Università degli Studi, via Festa del Perdono 7: Libertà di cura e di terapia. Liberiamo Eluana Englaro dalle terapie nutrizionali! (***)Convegno a cura della Consulta di Bioetica, Politea, Istituto di Filosofia e Sociologia del Diritto. Il 18 gennaio 2007 ricorre il 15° anniversario dell’incidente che ha portato Eluana Englaro in stato vegetativo permanente. Nonostante il padre Beppino e la madre Saturna abbiano ripetutamente richiesto ai medici e ai giudici la sospensione della nutrizione forzata e artificiale che tengono Eluana nella situazione attuale, per ben sette volte la magistratura ha risposto negativamente. Dopo 15 anni di vegetativo permanente è impossibile il “risveglio”, ma, in base ad argomenti speciosi, si continua a violare la volontà chiaramente e ripetutamente espressa da Eluana quando era cosciente e consapevole, volontà che i genitori cercano con tenacia di far rispettare. Sulla scorta di diverse competenze professionali, il convegno intende mostrare che è giusto dire “basta!” agli interventi medici che tengono Eluana in svp, e che è un grave torto non sospendere la nutrizione forzata e artificiale. Interverrà, tra gli altri, il signor Beppino Englaro. (r.t.)


(***) Scrive Rino Tripodi, Direttore  di Lucidamente:

abbiamo sostituito a "terapie nutrizionali", "nutrizione forzata e artificiale".

Come l'altro termine "accanimento terapeutico", non possiamo ritenerlo semanticamente valido, perché "terapia" significa "cura". Le pratiche in questione, invece, non tendono ad alcun miglioramento della salute del paziente che viene sottoposto ad esse, ma solo a mantenerlo in uno stato di malattia, sofferenza e dolore.


D'accordissimo. E con noi anche Philip Dick:


The basic tool for the manipulation of reality is the manipulation of words. If you can control the meaning of words, you can control the people who must use the words."

Lo strumento base per camuffare la realtà consiste nel camuffare le parole. Se tu puoi controllare il significato di una parola tu puoi controllare coloro che devono usare queste parole.

Tripodi non dice, nella email da lui inviata, il termine da sostituire ad "accanimento terapeutico". Potrebbe forse andare "accanimento pseudoterapeutico"?

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