I rapi di fine anno
E' stato il pezzo forte della cena di fine anno con Mariella Stefano Anna Michela Marcello Margherita Tommaso Simone Francesco Liliana Marina Cosetta Daniel Sara Matteo
Rape dell'orto, toscane con rizoma, non le cime di rapa napoletane: lessate, rifatte in padella con olio e aglio con aggiunta (opzionale) di salsiccio.
Insieme alle lasagne di Mariella.
Taccio il pollo ruspante rosolato col girarrosto originale che Stefanino aveva imparato a ricaricare sotto la sorveglianza del nonno Mario tanti fine anno fa. Taccio il mascarpone di Marina, la crostata di Michela, i crostini di Paola, le pastine di Cosetta.
Il gioco di società è stato il falò vicino alla grande farnia o quercia. Continuerà a bruciare per lunghi anni nella memoria dei bambini presenti. Fuori programma o forse premeditata la chitarra di Mariella, dalle corde nuove appena rimesse e il recupero del canzoniere della sua gioventù con la guerra di piero e bella ciao. Taccio la chitarra di Marcello evocato a gran voce dalla compagnia L'Isola di White, il gorilla, Samarcanda, Teresina 'n ti ci porto più, la canzone del corpo sciolto che ha portato alle stelle l'entusiasmo dei più piccoli sulle ali della parola merda. La misura del buon auspicio l'ha data il ballo di Mariella, reduce da un infortunio al ginocchio, tanto banale nella causa quanto odioso e persistente nelle conseguenze: oggetti del dramma un calabrone una sedia la caduta il ritardo nell'intervento operatorio. Segni dei tempi: presenti al desco quattro coppie di cui due reduci da divorzio, una bilingue (Italiana lei + francese lui), la più anziana "regolare" come d'obbligo. In Avena ho salutato Viviana e Idriz (Italia + Marocco = Francia attuale residenza), al Fio ho salutato Lola e Jean (Italia + Francia) con Nathalie e Luigi (doppio passaporto italo-francese e Friuli). Ovunque badanti rumene, a Poppi parroco polacco. E a Roma, sulle due sponde del Tevere, giocano ancora al tamburello dei pacs. Son fuori dal mondo. Mentre Piergiorgio Welby ci benedice dal suo cielo conquistato con la forza. E' lui il nostro vero augurio per il 2007. Santo subito.
Curiosità
Lo sapevi?
Che i patti civili di solidarietà – pacs - sono già acquisiti per Legge a favore degli eletti al Parlamento e alle Assemblee regionali? Sono allegati al loro “fondo di solidarietà”.
Un modulo in cui si dichiara di convivere «more uxorio» da almeno tre anni, è lo strumento di cui la Camera si è dotata, sedici anni or sono, per permettere ai conviventi dei parlamentari di poter beneficiare dell'assistenza sanitaria destinata ai propri cari.
Per altri dettagli qui.
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