sabato 20 gennaio 2007

Haramlik


Sto seguendo sui miei feeds che il lattaio RSS tutti i giorni mi fa trovare nella bottega di Bloglines la vicenda che vede contrapposti Lia di Haramlik  e il Corrierone di Magdi Mieli. E mi viene in mente Oriana fiorentina mediatizzata dal Corrierone e schierata in battaglia per la crociata antiislamica a sostegno dell’Endiadi Usrael. Così in fin di vita e di carriera fu spesa male una popolarità ben acquistata.

Mi si affollano alla mente tante sollecitazioni che rischio di far confusione, di farti perder tempo in un ginepraio di riferimenti infiniti,

ché sempre l'uomo in cui pensier  rampolla

sovra pensier, da sé dilunga il segno,

perché la foga l'un de l'altro insolla
.

Chiedo a chi legge che sia per un momento meno impaziente di Virgilio con Dante (Purgatorio, V), se contravverrò al "non ti curar di lor ma guarda e passa".

E lascerò che l'ipertesto rampolli link da link e parole calde.

Pensiero che rampolla

Perché il Corriere, il primo giornale d'Italia, dedica una pagina a una lettera-privacy che più privacy non si può. Cosa c'è di tanto importante da segnalare al genere umano.

 Pensiero che rampolla per contrappasso:

Già, e perché Oriana sull'altare, creatura mediatica lanciata dal Corrierone? Qual'è la liaison, il link, il trait d'union, il legame sotto il velame dei servizi strani?

E i titoli della strage di Erba?

Pensiero divagante che rampolla



I titoli dei giornali su Valpreda 1969:


"Il mostro è un comunista anarchico ballerino di Canzonissima."  quotidiano monarchico "Roma": " 

"Una belva oscura e ripugnante, penetrata fino al midollo dalla lue comunista."Il missino "Secolo d'Italia

Il "Corriere d'informazione," sotto il titolo La furia della bestia umana, fa un ritratto esemplare: "La bestia umana che ha fatto i quattordici morti di piazza Fontana e, forse, anche il morto, il suicida, di via Fatebenefratelli, è stata presa, è inchiodata... non la dimenticheremo mai, la bestia che ci ha fatto piangere... ora si comincia a respirare... Il massacratore si chiama Pietro Valpreda, ha trentasette anni, mai combinato niente nella vita; rottura con la famiglia; soltanto una vecchia zia, che stira camicie e spazzola cappotti, gli dà una mano; viene dal giro forsennato del be-bop, del rock, un giro dove gli uomini sono quello che sono e le ragazze pure. S'è dimenato sulle piste delle balere fuori porta e sotto le strade del centro, faceva il boy, uno di quei tipi con le sopracciglia limate e ritoccate a matita grassa che fanno ala, in pantaloni attillatissimi, alla soubrette... un mestiere corto, infelice, di pochi soldi... Di più questo refoulé si ammala, il sangue non gli circola più normale nelle arterie delle gambe... Un passo dietro l'altro, Pietro Valpreda si avvia a diventare la bestia... Chissà come si incolla, come coagula questa sciagurata umanità: parlano, parlano, fanno finta di leggere o d'aver letto, si ritrovano, oziosi, nei caffè, giocano a scopa, si ubriacano, ogni due o tre settimane presentano ai compagni una 'moglie' nuova, scendono in piazza obbedendo a un misterioso ordine di rendez-vous. qualche volta, anzi spesso, hanno guai con la polizia.

 Valpreda è meglio noto come Cobra perché "durante uno spettacolo borghese a Milano gettò in sala alcuni rettili provocando il terrore tra i presenti." "Il Messaggero"

La fonte della notizia
qui



Il post "da sé dilunga il segno".

Torniamo a bomba.

Oriana sull'altare, Lia di Haramlic nella polvere. Dov'è il link, la liaison, el enlace, il legame...

Che non sia la parola Islam?

Oriana lo maledice, Haramlic lo difende.

Ma chi ce l'ha con l'Islam da averne tanta paura da incaricare il più grande giornale italiano di violare la privacy, di mettere il dito "tra marito e moglie", di fare il  blow-up su una vicenda così personale? Così privata, così -scusate-comune tra noi mortali?

Ci deve essere una valenza politica...

Che ci sia di mezzo l'Endiadi USRAEL?

Pensiero che rampolla:

In Italia, esiste la lobby ebraica?

...

La lobby ebraica italiana, come il Partito Radicale, lavora a destra e a sinistra,  sui due tavoli del potere. Così è riuscita a piazzare Feltri al giornale ‘Libero’ di Berlusconi, e in più vari suoi uomini in altri giornali e alla televisione. Mieli alla  direzione del ‘Corriere’, l’infuocata Fiamma Nierenstein alla ‘Stampa’, Clemente Mimoun, al TG1, il suo amico Enrico Mentana a Canale 5. Ci limitiamo ai posti dirigenti, non accenniamo nemmeno ai semplici giornalisti. La comunità ebraica italiana conta circa 40 000 membri. C’è una città italiana con una popolazione di queste dimensioni da cui provengono tanti direttori di giornali e telegiornali così  importanti? Immaginate tanti direttori di Media provenienti da Merano (Meran) e tutti osannanti alla politica austriaca o tedesca. C’è evidentemente una strategia di attenzione ai Media italiani da parte della lobby  ebraica italiana (e internazionale). La stessa strategia risultata vincente in America. Oggi poi dobbiamo aggiungere Sky (in America: Fox) del famigerato Rupert Murdoch, australiano di nascita, ma da madre ebrea e quindi vero ebreo. Questo amico di Sharon ha avuto un ruolo mondiale importante nell’orientare l’opinione pubblica a favore della guerra in Iraq e a favore di Israele. É uno strumento importante nella cosiddetta «guerra al terrore» di USA e Israele, o meglio di USrael. Tutti se la prendono con gli sciocchi vanitosi uomini bandiera Ferrara e Fede, nessuno nota le vere forze vive del sionismo in Italia.

E' scritto  Qui   



Pensiero che rampolla:

  Tuttavia dovremmo prendere in considerazione la più grande e pericolosa cospirazione sionista: la sproporzionata influenza sul pensiero. Una grande fetta dei media mondiali e' accentrata in mani filo-israeliane, ben al di là dei più folli sogni dei mitici  "Anziani", e questa fetta si ingrandisce ogni giorno. In Cile ed Argentina, in Kazakhistan e Canada, persino nella lontana Finlandia con la sua minuscola comunità ebraica, i media chiave appartengono ad ebrei. In Russia, ogni azione sanguinaria degli indipendentisti ceceni viene immediatamente comparata alle "atrocità palestinesi" dagli onnipresenti editori israelofili. In Gran Bretagna, i media sono accaparrati da un gruppo di filo-sionisti estremisti, che vanno da Conrad Black a Rupert Murdoch, e di britannici di fede ebraica, da  Michael Green a Richard Desmond. Proprio di recente, Haim Saban ha acquistato un'altra rete TV tedesca. E, per ciò che concerne gli USA, abbiamo una lunga lista di media sionisti,  compilata dal nostro amico Jeff Blankfort, e disponibile sul web. 

Israel Shamir  .



Anche il Corrierone in mano agli ebreoamericani? Con un islamico vicedirettore?

Direttore, vicedirettore, redazione, inviati, inviati speciali, inviati di guerra tutti a caccia degli islamici? Per salvare il pianeta dai terroristi?

Ecco il link, LINK, ENLACE, LEGAME. LIAISON con la lettera maiuscola: IL TERRORISMO.

Terrorismo di chi?

Di Ali Atta, di Zhargavi, dei 2 Bin Laden presenti qui a Firenze nei giorni scorsi, di Marwan Barghouti  prigioniero, dei palestinesi rinchiusi nelle riserve israeliane, degli Iracheni  di Bagdad, delle facce digrignate dei cadaveri di Fallujia, dei fantasmi muti dei bambini iracheni fatti morire dall'embargo. dei Siriani di Damasco, degli iraniani di Teheran, dei somali di mogadiscio, dei sudanesi di Khartum, degli afgani di Kabul, degli ugandesi di Kampala, dei kenioti di Nairobi, dei nigeriani di Abujia, del Burundi di Bujumbura, Camerun di Yaundé, dei "veri uomini"  di Ouagadougou in Burkina Faso, dei refusnik israeliani e americani chiusi nelle carceri o esuli in Svizzera e Canada, di Cindy Sheenan e Debra Sweet, di Madonna e Belafonte, dei nostri anarcosindacalisti, brigatisti, girotondisti, degli ebrei dissenzienti, dei fantasmi di Ground Zero, dei marins ritornati cadaveri, feriti o impazziti, dei veterani ribelli, delle pie signore dell'esercito della salvezza, della tastiera che ho qui sotto le dita, dell'olmo grande grosso spoglio e nudo che mi guarda attonito fuori della finestra, metal detector per entrare ieri in Palazzo Vecchio, cartellino di riconoscimento per salire le scale del Consiglio regionale in Via Cavour n.2 per l'ultimo saluto a Loretta Montemaggi...

Tutto per divertire lui , premio Nobel per la tortura legittimata, laurea e master della Scuola delle Americhe.

Te lo raccontaSuor Letizia .

E' dura anche per un giornale come il Corriere, dover adempiere al compito di far paura alla gente inventando bufale, una dietro l'altra. Dover sporcare l'abito d'una grande tradizione culturale - in certi momenti progressista e antifascista -  con la spazzatura e gli escrementi prodotti dall'Endiade, a onore, difesa e protezione del mondo libero. Qualcuno si vergognerà e cercherà, chissà, di salvare la faccia se non l'onore mettendo in mobilità, metti, un personaggio troppo corrivo, ossequiente fino alla nausea alle indicazioni e preoccupazioni di Mister Torturegno.

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