martedì 4 settembre 2007

Portogallo VI



O Mosteiro dos Jeronimos



L'edificio si presenta lunghissimo con una bella architettura di tipo barocco. Colpisce subito dal di fuori un portale stracarico di statue, di fregi, di riccioli e via dicendo. Non è la porta da cui si entra che è più sobria. A destra entrando la chiesa bella, aerea, per via di quelle colonne sottili e lunghe come alberi, in cima ai quali una grande ragnatela fatta di cerchi e di fili che si allacciano fra loro fa da soffitto. siamo davanti a quella bellezza un po' strana, un po' inquietante e anche un po' Kitsch che è lo stile manuelino.  Non ha la semplicità del romanico né del Rinascimento italiano; non la pesantezza del gotico nordico, neppure la ridondanza del barocco. E' un po' una mescolanza di tutto con un pizzico di surreale, evoca quasi le favole grottesche dei fratelli Grimm. Il chiostro è un capolavoro, complice la luce che riveste d'oro quei ghirigori fantastici. Le tombe dei re sono come sempre pesanti e si scappa via volentieri. Invece è semplice quella di Pessoa (non lo sapevo, ma la parola in portoghese vuol dire persona) con sopra scritti alcuni suoi bei pensieri.

Paola, Belem quarta ((mercoledi) 22 agosto.

Foto allegate

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