Vaffa day
Di Beppe Grillo non mi piace il Vaffanculo, preferisco pensare Venceremos. Dò atto a Beppe che col vaffa si casca in piedi, nel caso di partita persa. Ma l’ho messo nel blog, perché io ho un debito di riconoscenza per Grillo. Per tutto quello che mi fa sapere vedere e sentire. Specialmente sul campo dell’economia e degli affari nel quale mi sento molto scarso. Che non saprei né vedrei né sentirei leggendo Repubblica e il Corriere, vedendo il TG, ascoltando la radio. La stessa riconoscenza la devo, che so, a Marco Travaglio (e a Santoro che lo porta in video). Ecc. D’altronde il Grillo strillante non se la piglia solo coi politici, i parlamentari, gli amministratori pubblici, ma anche e particolarmente coi grandi dirigenti d’azienda. E’ chiaro che col piove governo ladro si tira dietro tanti e poi tanti, come l’incantatore dei topi dei fratelli Grimm o Andersen non ricordo. Dietro Grillo c’è posto per tutti. E la partita deve ancora incominciare. Io non c’ero a firmare, perché ero fuori casa, non c’era una bancherella a portata di mano. Non ho letto neppure la proposta per intero. Ma leggo la posta dei post di Grillo tutte le volte che Bloglines mi allerta. E’ un bel servizio, riempie un vuoto. Che rimane vuoto ma muove le acque provocando irritazione all’olfatto, come la pescaia qui sull’Arno che fa ribollire e spumeggiare l’acqua che manda fuori il fetore ma incamera un po’ d’ossigeno. Quanto a Prodi che ha l’alzheimer e Mastella che dà di fuori, d’accordo, ma non fino al punto che tanto vale il Berluska. Perché “il peggior governo di Prodi è sempre meglio del miglior governo di Berlusconi” e D’Alema è meglio di Fini. Ho letto un articolo sul DonChisciotte che non mi piace per niente; dà per scontato quasi augurato il ritorno di Berlusconi come male minore.
Sulle tasse non so che dire, non sono un piccolo artigiano. Per me statale è più facile; d’altronde all’ospedale ti prendono gratis. In America ammalato=ko, sick-ko. L’ho visto da poco: grande documentario, grande Michael Moore. Grandi tutti quegli statunitensi che si battono a fronte alta per l’impeachment. E’ lì l’origine di tutto. Ne cito due per tutti: Debra Sweet, Webster G. Tarpley. (E grazie ad Arcoiris che l'11 settembre mi ha fatto vedere Tarpley che parla anche l'italiano).
Arcoiris è sul satellite; obbligo di qualche visita.
Post Scriptum: Prodi ha detto che gli italiani non sono mediamente migliori dei loro politici. Secondo me è vero, con una precisazione temporale: all'inizio. Ma poi il politico assaggia il potere, si copre di privilegi, non molla l'osso, diventando pericoloso agli altri. Gli italiani senza potere e senza privilegi non sono in grado di diventare pericolosi: portatori sani.
Questo P.S. non va contro le proposte del Grillo Strillante.
giovedì 20 settembre 2007
Vaffa day
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O.K Anche per me il peggior governo Prodi è meglio di Berlusconi. :Orni
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