II
Il primo giorno, che su indicazione di amici sono andato al 4° piano dello IOT, alla UCCP (Unità di cure continue palliative ndr) - io e mia moglie Maria - a mostrare i vari referti radiologici, che la condannavano inesorabilmente, siamo entrati con le lacrime agli occhi, raccontando la sventura che ci stava schiacciando.
Le persone, gli argomenti, l’ambiente ci hanno fatto uscire da quelle stanze, sereni, confortati, rassicurati, in quelle parte dei nostri dubbi, che più ci assillavano, cioè IL DOLORE .
Da quel giorno 6 Maggio 2006, dopo aver compilato il Testamento Biologico sul modello BIOCARD, tutto il gruppo cure palliative è entrato a far parte della mia famiglia, cane e gatti compresi.
Noi andavamo da loro, (siamo vicini di casa alla IOT), questo fino a che mia moglie poteva camminare, loro venivano da noi e, via via che il male inesorabile avanzava, erano sempre più presenti da noi, con i consigli e le cure palliative. Si parlava del male , ma anche del bene, nel senso che si parlava di tutto e questo era di conforto a Maria e tutti noi.
Posso dire che i nostri timori ( il dolore) conseguenti alla malattia, sono stati fugati dalla continua, professionale assistenza medica e psicologica di queste persone.
Mia moglie era cosciente di quello che si attendeva: la morte; non ne aveva paura, era in pace con se stessa e con tutto il creato. Temeva solo il DOLORE.
Fino all’ultimo momento gli chiedevamo: hai dolore? .
La risposta è sempre stata : no!
Cari,nuovi, amici del FILE, grazie . Mario.
Questa è una lettera inviata anche a me, per conoscenza, perché avevo aiutato Maria e il marito Mario a contattare l'Unità Operativa di cure continue palliative che ha sede presso lo IOT, ex istituto ortopedico, del Viale Michelangelo - dalle parti del Piazzale omonimo che tutti conoscete - Primario il dott. Piero Morino. Avevo telefonato al FILE di via S.Niccolò e lì mi avevano dato il telefono dell'Unità Operativa: 055/6577609. Al telefono trovai Valeria, dolce e gentile. E tutto fu facile.
Così spiego un po' il mio interesse al corso di cui al post precedente. D'altronde "Non dobbiamo dimenticare - dice Guarneri - che la cosa più stupefacente al mondo è che tutti noi, prima o poi, dovremo morire. Tanto vale vivere con pienezza e coscienza e, come dice Tiziano, ridere il più possibile."
In questi ultimi tempi ho visto rientrare in grembo a madre Natura alcuni amici; tra cui Danilo di cui ho parlato; in questo momento all'ospedale di Bibbiena M.B. è in coma irreversibile da pochi giorni. E' una donna anziana, vivacissima di spirito, modernissima di idee. Ci uniscono stima e affetto: Il mio abbraccio a lei e al marito, altro personaggio, e il mio augurio: ti sia la morte lieve. E così sarà: a Bibbiena c'è un bel gruppo di leniterapia e tutti me ne parlano bene.
Ho preso nota del numero telefonico UOCP.Se ce ne fosse bisogno, è un punto di appoggio .Grazie.orni
RispondiEliminaL'ho messo apposta perché la gente lo possa utilizzare. Ciao.
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