sabato 28 giugno 2008

Summertime

Lucciole



Le riscopro in queste sere casentinesi, qui alle Lame di S.Piero in Frassino, tra Verna e Pratomagno. Ma non sono paragonabili, per quantità, a quelle che vedevo qui ancora nei primi anni sessanta. Mi ricordo una sera con Paola, al Belvedere, lungo la via allora sterrata che va dal bivio dei Guazzi, lì a Farneta, verso Camaldoli, passando a lato della Casa Bianca ove nato fui fino a Montanino: una miriade, come ne vedeva Dante nelle sue notti casentinesi. Poi sono arrivati i diserbanti...ma non voglio fare il laudator temporis acti. Quella sera con Paola, fidanzati ancora non dichiarati, non vedevo l'ottava bolgia del 26 dell'Inferno, ma un cielo rovesciato con tutte le sue stelle, sotto di noi, tra Avena e Poppi a est verso il Pratomagno, tra Bibbiena e Partina, direzione la Verna. Ora so che quello delle lucciole è un grande inno all'amore, nel loro caso troppo fugace, quasi crudele come spiegato sotto. Ma per me fu un abbraccio di natura destinato a durare. Tempo d'estate.




Video-audio



SUMMERTIME AND THE LIVIN´IS EASY

FISH ARE JUMPIN´ AND THE COTTON IS HIGH

YOUR DAD IS RICH AND YOUR MOMMA IS SO GOOD LOOKIN

´SO HUSH PRETTY BABY, DON´T YOU CRY

ONE OF THESE MORNINS YOU´R GONNA RISE UP SINGIN´

YOUR GONNA SPREAD YOUR WINGS AND YOU´LL TAKE TO THE SKY

UNTIL THAT MORNIN THERE AIN´T NOTHIN CAN HARM YOU

WITH DADDY AND MAMMY STANDIN BY. 





La maggior parte degli animali che emettono luce si trovano nei mari più profondi. Le lucciole sono gli unici animali terrestri che emettono luce. Come le nostre lampadine, la lanterna della lucciola è composta di tre parti. Uno strato con funzione di riflettore evita che la luce entri nel corpo. Le cellule di questo strato contengono minuscoli cristalli di sali che riflettono la luce. Nelle cellule che producono la luce, un elevato numero di mitocondri (la centrale elettrica delle cellule) producono l’energia. Infine uno strato trasparente può essere paragonato al vetro delle nostre lampadine, e racchiude l’organo fotogeno. La luce stessa viene prodotta dall’ossidazione o disidratazione di una sostanza chimica, la luciferina, per opera dell’enzima luciferase.


Nome comune: LUCCIOLA (Inglese: firefly)

Specie: Phausis splendidula

Famiglia: Lampiridi (Lampirydae)

Ordine: Coleotteri (Coleoptera)

Classe: Insetti (Insecta)

CARATTERISTICHE

La lucciola è un coleottero lungo 8-10 mm. Il maschio e la femmina sono molto diversi tra loro (dimorfismo sessuale). Il primo è un buon volatore e possiede delle ali membranose coperte da delle ali più coriacee, dette elitre. Al contrario la femmina, dall’aspetto larvale, non vola affatto.

Il corpo è color grigio bruno. Il capo è interamente, o quasi, coperto dalla prima porzione del torace che lo protegge, come un cappuccio.

Le larve hanno un corpo appiattito con capo retrattile e mandibole, atte a predare per un periodo molto lungo. Posteriormente possiedono una sorta di piede che permette di aderire con assoluta sicurezza al guscio delle lumache, le prede preferite.




VITA E ABITUDINI

Nelle notti estive è possibile ammirare il luccichio dei maschi che volano nei prati e inprossimità dell’acqua. Le femmine si fanno notare mentre si muovono tra i rami, cercando di comunicare al partner la disponibilità all’accoppiamento. I maschi, attirati dalla luce emessa dalla femmina, sono in grado di atterrare con estrema precisione e alla fine scorgono la partner seguendo la scia odorosa.

In estate la femmina depone le uova, a gruppetti di 70-100 unità, tra i sassi, tra le fessure del terreno oppure tra le foglie.

In autunno sgusciano le larve che, se le condizioni climatiche lo consentono, iniziano subito a cacciare. Le larve, infatti, sono carnivore e vivono tra le foglie umide oppure nel muschio.

Successivamente alla nascita e per un paio di anni, le larve hanno il solo obiettivo di nutrirsi e di crescere. Le larve sono delle predatrici agguerritissime. Le prede preferite sono chiocciole e lumache. Questa specializzazione preda-predatore si evidenzia dal fatto che la lucciola ha evoluto il proprio comportamento in funzione di quello della chiocciola e della lumaca: la larva esce dal nascondiglio di notte oppure dopo la pioggia. La larva non è in grado di vedere, ma è estremamente abile a seguire la scia lasciata dalla inconsapevole lumaca. Questa viene morsa più volte all’altezza della testa e in breve tempo, grazie anche al veleno iniettato, subentra la paralisi.

Consumato il lauto pasto, la larva si ritira in qualche nascondiglio per digerire. La digestione avviene in parte esternamente, come avviene nei ragni.

Via via che la larva cresce, la pelle viene mutata più volte. Questo processo si prolunga per due estati. Avvenuta l’ultima trasformazione, la vita degli adulti è estremamente breve (qualche giorno al massimo qualche settimana) e volta esclusivamente alla riproduzione. Infatti, non si nutrono e vivono grazie alle scorte energetiche accumulate durante la fase larvale.


E ancora


le lucciole – Phausis splendidula

Ordine: Coleotteri

Famiglia: Lampiridi

Lunghezza: 8–10 mm

Visibile : maggio/giugno. Dopo il tramonto.

Ambiente: boschi, giardini, sentieri, macchia. Volano a un’altezza di 1–1,5 m.

Area geografica: le lucciole che emettono segnali luminosi intermittenti si trovano nei tropici e in tutta l’Europa centrale e meridionale; molte rare in Europa settentrionale.

 

Caratteristiche: il dimorfismo sessuale è particolarmente marcato nelle lucciole. Il maschio ha vere e proprie ali, ricoperte di uno strato protettivo marrone e leggermente corrugato in senso verticale. Le ali delle femmine sono invece ridotte a minuscole squame, che non permettono di sollevarsi in volo e che lasciano intravedere i segmenti del corpo. Sulla parte ventrale dell’ultimo segmento si trovano gli organi luminescenti. I lampiridi sono tra i rari animali sulla terra che emettono luce.

 

Vita e sviluppo: in tutti gli stadi di sviluppo, questa specie è dotata di organi che emettono luce e che sono poi usati dagli adulti per trovare il partner. La luce viene generata tramite un materiale luminescente chiamato luciferina. Il segnale intermittente viene emesso solo dai maschi rivali che volano al buio cercando di attrarre l’attenzione di una potenziale sposa. Le 2000 specie di questa famiglia si differiscono dal ritmo dei messaggi d’amore che emettono. “Si tratta di ritmi molto precisi”, spiega la biologa Sara Lewis della Tufts University di Medford, Massachussets. “Ogni specie ha il proprio codice.”

 

Volano solo i maschi. Gli adulti non mangiano più e i maschi muoiono poco dopo l’accoppiamento. Le femmine sopravvivono per un paio di giorni, il tempo di deporre le uova nella terra.

   Riferimento online:


Fonte: Banca Dati Insecta Harlequin, Svizzera e Naturschutzbund (NaBu), Germania. Dr. Jiri Zahradnik, Dausien’s libro sugli insetti. 

 

Come le larve, gli adulti dei Lampiridi sono carnivori. Alcune specie sono elicofaghe, ma altre si nutrono di diversi insetti e talora persino dei loro simili.

Entomologi americani hanno potuto constatare che alcune femmine del genere Photuris sono in grado di modificare la frequenza e la luminosità della propria luce, in modo da simulare la luce delle femmine di altre specie di lampiridi, attirarne i maschi e poi divorarli (Milne & Milne, 1983).


E tu che credevi...


E forse nepure Dante:


 Quante 'l villan ch'al poggio si riposa,

nel tempo che colui che 'l mondo schiara

la faccia sua a noi tien meno ascosa,


come la mosca cede a la zanzara,

vede lucciole giù per la vallea,

forse colà dov' e' vendemmia e ara:


di tante fiamme tutta risplendea

l'ottava bolgia, sì com' io m'accorsi

tosto che fui là 've 'l fondo parea.


(Inferno XXVI, 25-33)


 


 


 


 

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