lunedì 9 novembre 2009

Crocifisso sì crocifisso no (II)

Perché è importante che Cristo non sia Dio

Io sono laico. Ateo e bestemmiatore, come da sentenza.

Che c’entro io col Concordato?







Ma ora eccomi qua: 



Io da quei chiodi mi sono staccato

Esseni di tutto il mondo, unitevi.

(da Barbabianca)

 


Citazioni

1 - Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero. (Il cantico del Gallo silvestre – Leopardi, operette morali)


2 -… Nonostante questa chiarezza evangelica, (Cristo intendeva abolire la casta sacerdotale intermediaria tra noi e Dio NDR) in epoche successive altri sapienti, potenti e ricchi hanno scoperto che c’era ancora posto per la lorostrumentalizzazione e mediazione di Dio. Si sono fatti mediatori esclusivi fra gli uomini e Cristo!  Così essi hanno trovato il modo di tornare all’antico gioco, all’antico circolo vizioso. Accaparrando Cristo sono riusciti di nuovo adaccaparrare Dio e a dominare le coscienze. (Incontro a Gesù,Comunità dell’Isolotto, LEF ed.p.11 Firenze 1968)

Ecco perché insisto nell’affermare che il grande tradimento del messaggio dei vangeli è stato reso possibile dalla divinizzazione di Gesù Cristo. Questo fatto ha permesso ad Anna e Caifa di resuscitare, riprendere il controllo del tempio, senza bisogno di rinnovare il guardaroba o la carta intestata "Summus Pontifex"! E sono andati anche oltre.

 Mi spiego: se io, per esempio mi dichiaro e faccio riconoscere come vicario di Cristo, automaticamente sono vicario di Dio, a tutti gli effetti. Sono dio. Sono infallibile. So tutto. Lucifero volle fare lo stesso, ma gli andò male. Non può esistere un angelo-dio. Mentre un uomo-dio sì. Ed io sono il suo rappresentante: “eccomi qua, papa Vojtila che proclamo a 1 miliardo di indiani, nel mio viaggio a New Delhi: solo Cristo può “salvarci”.


Qui all’Isolotto da dove scrivo, molto tempo fa si riunirono in chiesa gli operai licenziati della Galileo, grande fabbrica di ottica (e ora di armi di puntamento); una prima assoluta. All'Isolotto c’era un parroco che poi fu estromesso, a Firenze c’era un cardinale che poi fu sostituito. A tutt' oggi, se tu entri in chiesa, silentium: c’è il Santissimo! Che non vuol sentir parlare. Si chiama Gesù sacramentato.


Di ritorno dal viaggio recente in Iran, dopo aver visto, l’anno scorso, Siria e Giordania, trovo naturale il confronto tra chiesa e moschea: la nostra è la casa del prete, la loro è un luogo d’incontro del popolo. Ti levi le scarpe, ti veli se donna, ma puoi sederti in gruppo, parlare, anche dormire. E pure pregare e concentrarti. Lì non c’è il Santissimo. Nella grande moschea omayade di Damasco c'è un tabernacolo, una grande urna di vetro e cristallo dedicata a S.Giovanni Battista. Ad Amman in Giordania la grande moschea cittadina ha di fronte, dall'altra parte della strada una grandissima chiesa cristiana. Per loro Gesù Cristo è un grande profeta, noi troviamo Maometto in Malebolge  spaccato in due dalla testa all’ano, in mano a diavoli “assatanati”naturalmente (Inferno, XXVIII, 22-33).  In Iran le donne sono velate, le ragazze vestite da suore, d’accordo. Fa impressione. Non fa impressione che la chiesa cattolica dichiari le donne “essenzialmente” diverse dagli uomini per quanto riguarda la possibilità di essere intermediarie tra Cristo e noi. Chador integrale dell’anima. Per carità, manteniamocele, fuori dal sacerdozio: sarà più facile abolire la casta rappresentata da soli maschi. In gran parte nevrotici, con la storia incredibile del celibato obbligatorio vita natural durante, senza possibilità di ripensamento, salvo l’esclusione a divinis. Tutto questo perché non deve nascere all’interno della casta sacerdotale un diritto, che so, ereditario, una pretesa di qualcosa, una concorrenza, diritti di successione, democrazia interna. Come le ragazze senza dote e i cadetti senza diritto di eredità dei tempi andati. I carabinieri non potevano sposarsi fino a 30 anni, ora non so. Tu prete puoi avere figli, ma non legittimati, meglio se neppure dichiarati, possibilmente tenuti nascosti. Ad evitare lo scandalo. Tanti  del prete del frate della monaca del monaco in Italia, figl di coppie di fatto non riconosciute. I pedofili in compenso non fanno figli.   Come avrebbe fatto un Ruini a spodestare da un giorno all’altro, senza colpo ferire, tutti i  parroci d’Italia del diritto di proprietà o quantomeno di usufrutto dei beni parrocchiali  estesi su tutto il territorio se dietro ogni parroco ci fosse stata una famiglia? D.Alessandro Santoro può essere trasferito dalle Piagge a Romena in poche ore. Come il carabiniere giovane e scapolo. 


In questo modo Il Vaticano è potuto diventare un buco nero estragalattico che attrae a sé tutti i beni materiali e immateriali, l’intero 8x1000 dell’Italia e delle nazioni cattoliche e può far sparire tutto in quella macchina infernale che si chiama IOR, istituto opere di religione, direttore Marcinkus. Al tempo dei Calvi e dei Sindona. Quando papa Luciani – santo subito nel senso in paradiso dopo 20 giorni  – fu trovato morto a letto mentre teneva in mano i tabulati dello IOR mascherati sotto la copertina dell'Imitazione di Cristo. Lasciò il posto a papa Vojtila. Opus dei. Pinochet. Grande attore, anche nella parte del santo.

Per concludere: immaginare un essere dio-uomo o uomo-dio è un po’ come pretendere che questo ammasso di universi infiniti sia opera di uno di noi e che la terra sia il centro dell’Universo, non un pulviscolo dentro una galassia di milioni di stelle che sta dentro un ammasso di mi-li-ar-di di galassie che pare siano solo una parte di un tutto senza confini di spazio e tempo.

E’ difficile pensare a un paradiso immobile in un mondo fatto di stelle  infinite che nascono crescono ingrossano fino a scoppiare in un continuo replay da caleidoscopio. Altro che stare per l’eternità a contemplare dio motore immobile, io immobile guardone. E’ dura. Ma come faccio a dirlo a nonna sorella amici e parenti contadini e anche a Trapattoni…

Meglio oprando obliar senza indagarlo


 questo enorme mister de l'Universo.

In effetti l’assunto del post è diretto al Cristo crocifisso di scuole caserme tribunali ospedali chiese e sacrestie, obitori e cimiteri, non ad altro (così almeno credevo all'inizio...)
Il simbolo simbolo niceno-costantinopolitano recita: credo in Gesù Cristo suo "unico" figliolo, nostro Signore.

E noi che credevamo di essere, come lui, "tutti" figli di dio, siamo invece dei bastardi nati peccatori da madri costrette a purificarsi dopo la nostra nascita.
Correzione: credo in G.C. suo figliolo e nostro fratello. Chi va in chiesa lo suggerisca al parroco. In Curia passerebbe inosservato. Salvo...i guardiani dell'ortodossia, Opus Dei, Cl, pdl pdmnoelle (v. la dichiarazione del rappresentante fiorentino di Rifondazione sul caso Piagge-Santoro).

Stacchiamolo, il nostro amico e compagno Cristo, una volta per sempre dalla croce. E noi con lui.
L'immagine giusta è lla seconda qui sopra, caro ministro della difesa (delle guerre perse).

Ritorno al punto di partenza: Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero. (Il gallo silvestre)

Ti ho deluso? Fatto arrabbiare? Come non detto. Dimentichiamo Leopardi e finiamo con Manzoni:

La vita è un mistero di contraddizioni in cui la mente si perde se non lo considera come uno stato di prova e dipreparazione ad un'altra esistenza.

Aggiungiamoci anche che  "i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta epiù innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio liraddolcisce, e li rende utili per una vita migliore". (Promessi Sposi, pag. finale) L'aveva già scritto questo pezzo quando approvò la breccia di Porta Pia e quando votò, in Senato, l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Scomunicato anche lui. Insomma, in parole povere povere, il problema non è Cristo ma i suoi sedicenti rappresentanti. E qui la storia dovrebbe ricominciare.

Concludo l'impegnativo discorso ritornando a Feuerbach:

L'amore di Dio per l'uomo - centro e fondamento della religione - è la prova più chiara, più irrefutabile che l'uomonella religione contempla se stesso come un oggetto divino. La provvidenza è un privilegio dell'uomo; esprime la superiorità dell'uomo sugli altri esseri naturali; lo sottrae alla concatenazione di tutto l'universo.

All'Universo noi dobbiamo invece rimaner attaccati, perché è lui il nostro Dio (parola di Spinoza*). Potremo così girare per sempre - in modi vari e forme diverse - tra miliardi di stelle e di galassie. In una perenne varia imprevedibile corsa da formula uno sulle astronavi stellari. Mai fermi né immobili. Ci ritroveremo a gareggiare anche con con quel piantagrane di Giacomo Leopardi se non preferirà stare ai box delle stazioni spaziali a mangiar gelati.


Appendice finale

*Spinoza

Aprendo Wikipedia mi sono trovato di fronte ad una figura d'uomo straordinaria.

La sua fama è legata all'opera Ethica ordine geometrico demonstrata ("Etica dimostrata con metodo geometrico"), in cui Spinoza propone un modello di mondo materiale e morale alternativo, in cui "attraversare la vita non con paura e pianto, ma in serenità, letizia e ilarità". Una grande figura. Vallo a leggere qui.

http://it.wikipedia.org/wiki/Baruch_Spinoza

Ma c'è un pezzo scritto da un rabbino che ti voglio mettere subito sotto gli occhi, perché è portentoso.


Dichiarazione rabbinica autentica datata 27 luglio 1656 e firmata da Rabbi Saul Levi Morteira ed altri

I Signori del Mahamad rendono noto che, venuti a conoscenza già da tempo delle cattive opinioni e delcomportamento di Baruch Spinoza, hanno tentato in diversi modi e anche con promesse di distoglierlo dalla cattivastrada. Non essendovi riusciti e ricevendo, al contrario, ogni giorno informazioni sempre maggiori sulle orribili eresieche egli sosteneva e insegnava e sulle azioni mostruose che commetteva – cose delle quali esistono testimoni degni di fede che hanno deposto e testimoniato anche in presenza del suddetto Spinoza – questi è stato riconosciutocolpevole. Avendo esaminato tutto ciò in presenza dei Signori Rabbini, i Signori del Mahamad hanno deciso, con l’accordo dei Rabbini, che il nominato Spinoza sarebbe stato bandito (enhermado) e separato dalla Nazione d’Israelein conseguenza della scomunica (herem) che pronunciamo adesso nei termini che seguono:

Con l’aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti inostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamoBaruch (=Benedetto) Spinoza. Pronunciamo questo herem nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico. Lo malediciamo nel modo in cui Eliseo ha maledetto i ragazzi e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l’Eterno non lo perdoni mai. Che l’Eterno accenda contro quest’uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel librodella Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge. E quanto a voi che restate devoti all’Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con Spinoza alcun rapporto né scritto né orale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno si avvicini a lui più di quattro gomiti. Che nessuno dimori sotto il suo stesso tetto e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti.


Nota

L'eresia principale che portò alla scomunica di Spinoza sarebbe stata - scrive Wikipedia - il non credere all'immortalità dell'anima, posizione che determinava il crollo della dottrina della ricompensa nell'aldilà e quindi la perdita del controllo delle anime sulla terra da parte delle autorità religiose.

Comunque grazie agli Olandesi, Baruch-Benedetto Spinoza riuscì a morire a letto. Era un ottimo tornitore di lenti, le stesse che servirono a Galileo per diventare anche lui eretico.







 

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