Bush e Michael
L’eutanasia di Michael L’eutanasia di Bush
"Terri non morirà di fame. Le verrà tolto il nutrimento e l'idratazione. La morte che sopraggiunge è del tutto priva di dolore, ed è stato il tribunale ad affermarlo più di una volta. Sono venuti dei medici a testimoniarlo. Terri non ha corteccia cerebrale. Ciò che accadrà sarà una lenta diminuzione del suo potassio e dei suoi elettroliti. Piano piano scivolerà nel sonno e alla fine morirà e si ritroverà accanto a Dio". (Dalla stampa - Michael, marito di Terry schiavo)
Bush a Washington per firmare una legge che mantenga in vita Terri Schiavo Il presidente Usa George W. Bush sta tornando a Washington, in anticipo sui tempi previsti, per firmare...
(20 marzo 2005 Rai news)
Iraq, due anni dopo. Anniversario bagnato dal sangue: otto vittime in tre attentati.
Bush: «Una guerra giusta»: grazie all'invasione la libertà è in marcia». (Corriere del 20.03.05)
Prima domanda:
perché Bush non crede nel dio di Michael ( oppure: perché non vuole che altri credano nel dio di Michael?)
Seconda domanda:
perché il suo dio vuole 8 vittime "sane" e rifiuta Terry?
Da riparlarne. Buona domenica.
Aggiornamento serale: ritorno da un pranzo a base di tortelli di zucca preparati da Meri, rappresentante toscana di Libera Uscita.
Menù di Meri Babette
- Antipasti a base di acciuga e prosciutto, in forma di cilindretti arrotolati,
- Bomboniere di pasta riempite di verdure crude, assortite nei sapori e nei colori,
- Tortelli di zucca gialla, ricetta mantovana a burro e salvia e, in alternativa, ragù di carne,
- Faraona al forno, guarnita di crostini toscani bagnati,
- Contorni di zucchine al forno, asparagi lessati con uova di quaglia,
- Biscottini sllr mandorle e scorza di arancio candita,
- Crostata con marmellata di more e fichi,
- Fragole naturali
- Vini: lambrusco secco.
Commensali: Meri, Fabio, Alessandro, Paola, Stigli.
Un pranzo squisito, raffinato. Il sapore delicato di quei tortelli. E' proprio vero; solo chi ama i piaceri della vita può volere per sé e per chi lo desidera - finché possibile - la dolce morte. Ora che le facce di Terry Schiavo ed Eluana Englaro hanno sfondato lo schermo televisivo, ora che abbiamo visto e sentito Peppino padre di Eluana e Michael marito di Terry difendere il diritto alla vita felice e dignitosa e - di conseguenza - alla dolce morte, penso sia il momento di insistere. Intanto rileggiamoci questo:
"Lavoravo in ospedale. Con i malati terminali. Ho visto tante, troppe persone morire tra le sofferenze più atroci. Uomini, donne, dilaniati dal dolore, devastati dalle piaghe, senza che i farmaci potessero fare più nulla. Ho visto persone ridotte ad uno stato vegetativo che imploravano, per favore, un aiuto per chiudere gli occhi... Sono specializzato nelle malattie dell'apparato naso-bocca: sentivo la disperazione dei miei pazienti, colpiti da tumore alla gola, alla laringe, dopo due, tre operazioni, dopo cicli di chemioterapia, di radioterapia, quando le cure palliative non leniscono più i tormenti, quando anche l'ospedale ti congeda perchè non c'è più nulla da fare se non aspettare la morte... Ho capito che come medico potevo e dovevo aiutare ad alleviare la sofferenza".
Spiega Jérome Sobel: "In Svizzera l'eutanasia attiva non è permessa. Non è consentito cioè che un medico, o un volontario, o un parente, facciano un'iniezione letale. E' possibile invece aiutare qualcuno a suicidarsi. Non è esattamente consentito, ma la polizia, quando si trova in presenza di questa situazione, non apre nemmeno il fascicolo. Il medico o il volontario dell'associazione che ha fornito il veleno, che ha accompagnato il decesso, non viene in alcun modo perseguito. Ma, ed è fondamentale, l'ammalato deve bere da solo la soluzione che lo farà andare via...". E' anche possibile, nelle confederazione elvetica, decidere di staccare la spina, smettere cioè di tenere in vita artificialmente una persona in coma irreversibile. "Si possono fermare le macchine - continua Sobel - si può interrompere l'alimentazione forzata. Ma poi si deve aspettare la morte "naturale". Cioè giorni di agonia. Per questo noi di Exit chiediamo di poter cambiare la legge e di poter agire invece con una iniezione diretta".
Aggiornamento del giorno dopo ... Congresso americano, arrivo trafelato del Presidente reduce dall'ultimo consiglio di guerra, seduta d'urgenza: Terry sta per porre termine alle sue sofferenze; delitto contro la vita, Patriot Act: trasferimento dei poteri dai 52 Stati alla Corte Federale.
Ho sognato Abu Graib
reparto donne; due corpi di donna nudi, le facce dietro il cappuccio nero; intorno marines americani e un cappellano militare, con la faccia di Mons.Sgreccia della trasmissione di venerdi 18 marzo su canale 5, ore 23,50 - nota la fascia oraria - Un marine con la faccia del suo Presidente toglie i due cappucci dalle facce di Terry e di Eluana. Shock emotivo e risveglio. Finito l'incubo è entrato in opera il tarlo del pensiero.
Quasi presago, mi alzo, 6 del mattino, apro la posta e leggo:
Florida. Il tubo che alimenta e idrata artificialmente da 15 anni Terri Schiavo è stato staccato e la sua vita sta scivolando via lentamente e senza dolori. Ma stanotte è prevista una seduta straordinaria del Congresso USA per approvare una legge che trasferisce la competenza giudiziaria sul caso dalle Corti dei singoli Stati alla Corte di Giustizia Federale. Dalle notizie apparse sulla stampa, sembra che esista un accordo in tal senso fra repubblicani e democratici.Se la legge sarà approvata, i genitori di Terri potrebbero rivolgersi con procedura d’urgenza alla Corte Federale affinché disponga il riallaccio del tubo, manovra già avvenuta per ben tre volte. “LiberaUscita” è addolorata al pensiero di questa povera donna che da 15 anni è torturata in nome di principi inumani ed attende inutilmente la sua liberazione. Siamo vicini a suo marito Michael che sta lottando perché la sua volontà sia attuata, così come siamo vicini a Beppino Englaro, che vuole liberare sua figlia Eluana da tredici anni in coma irreversibile. Cordiali saluti. Giampietro Sestini
Apro su Repubblica ed ecco la conferma: Usa, il Congresso approva la legge per salvare Terri
Dopo il Senato, "sì" della Camera con 202 voti favorevoli e 58 contrari. Bush è pronto a firmarlo subito. Ora un giudice federale della Florida dovrà decidere se e come riprendere ad alimentare la donna che da 15 anni vive allo stato vegetativo. Ma l'opinione pubblica americana era largamente favorevole all'eutanasia richiesta e ottenuta dal marito
Il tarlo mi entra dall'orecchio, perfora la corteccia del mio cervello e produce questo flash allucinatorio:
USA: esportati strumenti di tortura per 20 milioni di dollari
Nel 2002 gli Usa hanno esportato strumenti per elettroshock del valore di 14,7 milioni di dollari e 4,4 milioni di dollari di strumenti di costrizione (ceppi, manette...) a Paesi denunciati dal dipartimento di Stato per il continuo uso della tortura. Lo rivela il recente Rapporto "I mercanti del dolore" di Amnesty International che denuncia come nello stesso anno gli Usa hanno esportato in Arabia Saudita oltre nove tonnellate di ceppi per incatenamento di ferro. "Nonostante la tortura sia tuttora in auge in Arabia Saudita, la Smith and Wesson non si è fatta alcun problema ad esportare 10mila ceppi a Riyadh e l'Amministrazione Bush ad approvarne la vendita" - nota William F. Schulz, Direttore Esecutivo di Amnesty International Usa (AIUSA).
Il sogno è l'infinita ombra del vero; l'incubo si è fatto Legge: il dio della guerra non si accontenta dell'assassinio, vuole anche la tortura.
Nota di cronaca
La Camera ha approvato il provvedimento con 202 sì e 58 no. Quasi i tre quarti dei repubblicani hanno votato sì. Meno della metà dei democratici hanno votato. La legge ora approvata verrà subito portata alla firma del presidente George W. Bush, che s'è già impegnato a firmarla. Poi, un giudice federale di Tampa in Florida dovrà decidere se ordinare, in base a essa, e con quale procedura, il ripristino dell'alimentazione della Schiavo.
Il ripristino, se sarà ordinato, potrebbe richiedere un leggero intervento chirurgico e il trasferimento della Schiavo dalla clinica di lunga degenza dove si trova a un'altra struttura sanitaria.
Un sondaggio condotto per conto della FoxNews indica che il 59% degli americani è favorevole a sospendere l'alimentazione e solo il 24% vuole ripristinarla; e, se si trattasse di decidere per se stessi, solo un americano su cinque vorrebbe vivere nelle condizioni della Schiavo. (RAI News 24)
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