Nevica
Firenze, Isolotto, ore 10,30 di giovedi 3 marzo 2005
Nevica sugli alberi
del Viale dei Bambini
Nevica sul Viale dei pioppi,
sulle Cascine di là dalla passerella
Nevica sulla Cupola
di Filippo Brunelleschi
sulle colline che circondano Firenze
su Fiesole e Monte Morello
su Bellosguardo e S.Miniato al monte
Bagno a Ripoli e l'Incontro
poi più in là: Saltino e Vallombrosa
Consuma e la Secchieta
Nevica su tutti i ruscelletti che
de' verdi colli del Casentin
discendon giuso in Arno
sui castelli e le pievi
sulla croce del Pratomagno
sulla divina foresta spessa e viva
di Campigna e della Lama
sulle celle dell'Eremo
e sul fosso di Camaldoli
su Ortignano e Raggiolo
e il Tesino in fondovalle
fin sulla collina dove sporgono
le Lame e la Maestà
Nevica su Stefano e Mariella
mentre Luna razza canina
ricordandosi di Berna
scalda l'Anna piccolina
nevica sulle scarpe di Paola
che sta andando alla palestra
della Montagnola
proprio di fronte alla scuola.
Nevica sulla telefonata di Monica
che rimanda l'appuntamento
del dentista per Simone
Nevica a falde larghe e lente
"come di neve in alpe sanza vento"
sulle trame ormai bianche
dell'ontano a me vicino
Nevica sulla mia mente:
Si ricoprono di bianco
le stragi del Medio oriente
le cronache "nere" dei giornali
i grigi pensieri giornalieri
C'è davvero neve qui in Toscana. Cade dovunque sulle colline del Chianti, sulle crete senesi e sui calanchi di Volterra, sugli olivi di Montespertoli, sulle onde rigogliose e calme dell'Arno, dalla Falterona a Bocca d'Arno. Cade ovunque sul cimitero della collina di Castello dove Mario Luzi è stato or ora sepolto. Si posa abbondante sulle lapidi le statue e le cappelle, sui fiori e sulle croci, sui cipressi stretti nei loro mantelli. Nevica sul piccolo cimitero di Avena, sopra babbo e mamma, sopra nonna Beppa e Santi il capoccia che ha vissuto le due guerre, sopra tutti gli avventori della bottega della Nena e di Quartilio, tutti presenti in fotografia nei loro vestiti della festa, cuciti su misura dal Sordo, il sarto di Lierna. E la mia anima si abbandona lentamente mentre la neve davvero continua a cadere su questo spicchio di universo, di là dai vetri, lieve come la discesa di ciascuno dei suoi fiocchi che vengono a celebrare la loro ultima fine su tutti noi, sia i vivi che i morti.
nevica sulla mia assemblea poco partecipata, poco sentita
RispondiEliminanevica sulla mia rabbia per la furbizia dei tanti che non fanno la tessera sindacale tanto quello che il sindacato ottiene va in tasca anche a loro
nevica anche sulla voglia di continuare a lottare
un abbraccio a te e alla Paola
Domanda
RispondiEliminaMa che sarà di noi?
Che sarà della neve, del giardino,
che sarà del libero arbitrio e del destino
e di chi ha perso nella neve il cammino?
E che si dice là nella vita?
E che messaggi ha la fonte di messaggi?
Ed esiste la fonte, o non sono
che io-tu-questi-quaggiù
questi cloffete clocchete ch ch
più che incomunicante scomunicato tutti scomunicati?
(Andrea Zanzotto)
Con risposta
Albero secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
(W. Ya-p'ing)