Un'altra America
Chi è? clicca sulla foto.
Questa è la sua lettera:
Today was an insane day. And as the founder of Digg, I just wanted to post my thoughts…
In building and shaping the site I’ve always tried to stay as hands on as possible. We’ve always given site moderation (digging/burying) power to the community. Occasionally we step in to remove stories that violate our terms of use (eg. linking to pornography, illegal downloads, racial hate sites, etc.). So today was a difficult day for us. We had to decide whether to remove stories containing a single code based on a cease and desist declaration. We had to make a call, and in our desire to avoid a scenario where Digg would be interrupted or shut down, we decided to comply and remove the stories with the code.
But now, after seeing hundreds of stories and reading thousands of comments, you’ve made it clear. You’d rather see Digg go down fighting than bow down to a bigger company. We hear you, and effective immediately we won’t delete stories or comments containing the code and will deal with whatever the consequences might be.
If we lose, then what the hell, at least we died trying.
Digg on,
Kevin
Oggi è stato un giorno di pazzia. Come fondatore di Digg, io ho solo voluto postare i miei pensieri. Nel costruire e plasmare il sito io ho tentato sempre di mantenermi pratico ed efficiente quanto possibile. Noi abbiamo sempre dato alla comunità un sito che usasse grande moderazione nel suo potere di scavare e seppellire.
In certi casi siamo intervenuti per rimuovere storie che violano i termini di uso (come links pornografici, downloads illegali, siti razzisti ecc.).
Così oggi è stato un giorno difficile per noi. Perché abbiamo avuto da decidere se togliere storie contenenti un singolo codice in base ad una ingiunzione "smetti e non farlo più".
Dovevamo prendere una decisione, e desiderando di evitare una situazione dove Digg fosse interrotto o chiuso, abbiamo deciso di acconsentire e rimuovere le storie con il codice.
Ma ora dopo aver visto centinaia di storie e aver letto migliaia di commenti, voi ci avete chiarito le idee. Voi avreste piuttosto preferito vedere Digg cadere combattendo che piegarsi ad una compagnia più forte.
Noi diamo retta a voi e in effetti seduta stante decidiamo di non istruggere le storie o i commenti contenenti il codice e andremo avanti qualsiasi possano esserne le conseguenze.
Se perdiamo, che diavolo, saremo morti ma almeno ci abbiamo provato.
Continua a scavare, Kevin.
(Traduzione fata a mano con leggero aiuto di Babylon)
Tutto ha inizio più di due mesi fa, quando su un forum dedicato alla conversione dei formati dvd viene pubblicato un codice che aiuta a decriptare i dischi HD DVD, una delle due famiglie di dvd ad alta definizione che l’industria dell’intrattenimento sta tentando di diffondere sul mercato (l’altra è il Blu-ray).
Digg è un aggregatore di news, fortemente basato sul concetto di comunità. Sono gli utenti stessi a segnalare le notizie (andandole a pescare su siti di tutto il mondo), a valutarle, a farle salire di importanza, fino a raggiungere l'ambitissima prima pagina.
Se Wikipedia è la prima enciclopedia collettiva del Web, Digg è la prima agenzia stampa collettiva.
La morale della favola appare abbastanza evidente: è difficile, se non impossibile, cercare di bloccare la circolazione di informazioni su Internet. Se poi si prova a farlo attraverso le famigerate e minacciose lettere di "cease and desist", dando l'impressione alle comunità online di voler limitare la loro libertà di espressione, di solito si ottiene esattamente l’effetto opposto.
Suggestioni suggeritemi da Antonio Sofi, qui.
Che suggerisce questa lettura esplicativa.
Ma perché questi ragazzi e noi con loro debbono essere in balia di una banda di criminali di guerra?
Perché non sento mai voci di solidarietà a quest'altra America?
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