Lectio magistralis (III)
La causa di una tale chiusura è da ricercarsi nella tradizione medica che attribuiva un valore religioso all’opera del medico. Essa si fondava sul riconoscimento del carattere divino della physis, la natura universale, matrice di ogni cosa. Tutto ciò che è parte della natura, le sue regole e leggi, erano ritenute intrinsecamente giuste e pertanto dotate di valenza etica. Il dolore è tanto più necessitas naturae, quanto più anatomia e fisiologia ne dimostrano la “naturalezza”. Se è naturale, allora è anche buono. Questo atteggiamento non può che essere stato potenziato dalla tradizione cristiana e dalla sua visione salvifica del dolore.
Inoltre non va dimenticato che l’etica medica riteneva più importante il dovere di guarire rispetto al dovere di sedare il dolore: infatti, la salute, - il fine dell’Arte - era definita dal buon funzionamento del corpo (come previsto, appunto, dalle leggi della natura), e solo in seconda battuta dal benessere (cioè dalla assenza di sofferenza). Questo era pertanto eventuale conseguenza della ritrovata salute, e non poteva essere perseguito indipendentemente, o magari al posto di essa.
Oggi l’etica medica sta cambiando, ma il processo non si è ancora completato. E’ il singolo individuo che deve decidere, secondo le proprie convinzioni e le proprie antropologie, quanto dolore è disposto a sopportare, che sia o meno provvisto di senso trascendente. Il senso lo diamo noi alle cose del mondo, e questo può mutare da persona a persona e da epoca ad epoca. Non ci sono ontologie. Se qualcuno “sceglie” di credere che ci siano, esse devono valere solo per lui.
Edonismo? Forse, e perché no? Ciascuno decida per sé, ne sia responsabile e consapevole. Ed orgoglioso delle proprie scelte e della propria unicità. E forse il dolore cesserà di essere un tormentone fisico e metafisico.
(fine)
(Franco Toscani, Medico Palliativista, Direttore scientifico della Fondazione “Lino Maestroni”,
Istituto di ricerca in medicina palliativa, è socio onorario di LiberaUscita)
Nota
Mi piace chiudere questa lectio magistralis con L'actio magistralis che, per interposta persona, ho avuto modo di apprezzare qui a Firenze, operata quotidianamente dal FILE (Fondazione Italiana di Leniterapia).
PS. Al momento di licenziare il post trovo nella mia email il seguente messaggio:
Comunicato stampa:
Una delegazione di "LiberaUscita", l'associazione per la depenalizzazione dell'eutanasia e per dare valore legale al testamento biologico, è stata ricevuta oggi dalla Commissione Sanità del Senato nell'ambito delle audizioni finalizzate ad approfondire i contenuti di una eventuale legge sulle direttive anticipate.
"LiberaUscita", nel richiamarsi al disegno di legge presentato dal sen. Giorgio Benvenuto, alla cui stesura ha collaborato, ha sottolineato quanto segue:
Visto le cose come vanno, saggia postilla.
Sono le 23,35: good night, good luck.
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