SALUTE
L’Italia è uno dei pochi
Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti
però stanno minando alle
basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la
devolution, che affida
alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le
differenze territoriali,
e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre
ad
organizzare la Sanità
come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di
salute e di qualità dei
servizi.
GRATUITÀ
DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
• Garantire l’accesso
alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e
gratuito
• Ticket proporzionali
al reddito per le prestazioni non essenziali
• Monitorare e
correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità
FARMACI
• Promuovere l’uso di
farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai
farmaci “di marca” (che
in Italia costano spesso di più che all’estero) e più sicuri rispetto ai
prodotti di recente
approvazione
• Prescrizione medica
dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come
avviene ad esempio in
Gran Bretagna)
INFORMAZIONE
• Programma di
educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei
farmaci, sui loro rischi
e benefici
• Politica sanitaria
nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di
consumo
consapevoli per
sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di
protezione
delle malattie) e
l’automedicazione semplice
• Informare sulla
prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo)
e
sui limiti della
prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva),
ridimensionandone la
portata, perché spesso risponde a logiche commerciali
• Sistema di misurazione
della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità,
volume dei casi trattati
ecc.) di pubblico dominio
MEDICI
• Proibire gli incentivi
economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci
• Separare le carriere
dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in
strutture pubbliche di
Operare nel privato
• Incentivazione della
permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi
alle tariffe richieste
in sede privata
• Criteri di trasparenza
e di merito nella promozione dei primari
ORGANIZZAZIONE
• Liste di attesa
pubbliche e on line
• Istituzione di centri
unici di prenotazione on line
• Convenzioni con le
strutture private rese pubbliche e on line
• Investire sui
consultori familiari
• Limitare l’influenza
dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione
dei consigli di
amministrazione
LOTTA
PER IL DOLORE
• Allineare l’Italia
agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità
(OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e
simili)
RICERCA
• Possibilità dell’8 per
mille alla ricerca medico-scientifica
• Finanziare la ricerca
indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare
• Promuovere e
finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate
alle disuguaglianze
sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori
indipendenti
• Promuovere la ricerca
sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture
nazionali
• Introdurre, sulla base
delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale,
la valutazione
dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori
dei
trasporti,
dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione
AMMINISTRATORI
PUBBLICI
• Eliminazione degli
inceneritori
• Introduzione del reato
di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e
nazionali che comportano
malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori
pubblici (ministri,
presidenti di Regione, sindaci, assessori).
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