giovedì 26 aprile 2007

Cattainìn (Caterina) Campodonico da Genova


  

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A sôn de vende ræste e canestrelli

all'Aeguasanta, a-o Garbo, a San Ceprian

con vento e sô, con ægua zù a tinelli,

a-a ma^e vecciaia pe asseguaghe un pan;

fra i pochi södi, m'ammuggiava quelli

pe tramandame a-o tempo ciù lontan

mentre son viva, e son nea portoliann~a;

Cattainin Campodonico (a paisann~a)

                  MDCCCLXXXI


Da questa ma^e memoia, se ve piaxe

voialtri che passae preghàeme paxe.




A forza di vender noccioline e canestrelli

all'Acquasanta, al Garbo, a S.Cipriano,

con vento e sole, con acqua giù a tinelli,

alla mia vecchiaia assicurando un pane,

fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli

per tramandare a un tempo più lontano,

mentre son viva e vera abitante di Portoria:

Caterina Campodonico (la paesana)

                            1881

Da questa mia memoria se vi piace

voialtri che passate pregatemi pace.


L'ho ritrovata, ancora lì dopo tanti anni, più viva che mai dopo i lavori di restauro. 

Lo spirito protettore di Genova, buona, brusca e forte. 

A Staglieno.


Per trovarla: dall'entrata laterale (quella normalmente aperta), gira a sinistra sotto il porticato a piano terra, lo percorri tutto; alla fine, dopo aver girato a destra, prima della scala, trovi la statua, piuttosto alta e ben visibile come dalla foto.


Il Canestrello di Caterina:

a forma di ciambella con foro centrale, ottimo a colazione ed ancora più appropriato a merenda con il tè o il vino dolce. Queste ciambelline di pasta frolla morbide e friabili si riconoscono per la smerlatura del bordo e per l'abbondanza di burro che offre un'indiscutibile bontà. "A son de vende reste e canestrelli..."

Questo antico detto dimostra che esiste anche una versione più povera dei canestrelli fatti cioé della pasta del pane che Caterina Campodonico vendeva alle sagre paesane, con il ricavato delle collane di nocciole e di questi dolci riuscì a comprarsi un monumento funerario al cimitero di Staglieno a Genova, imperitura memoria della sua persona e del suo lavoro.


caratteristiche: Canestrello di Santo Stefano D'Aveto (GE), Canestrello dell'Acquasanta (GE), Canestrelletto di Torriglia (GE) o Canestrello ligure.

Biscotto di pasta frolla ha la forma di una ciambella del diametro di 10 cm circa e un foro centrale di circa 3 cm; spessore 6-7 mm. Il colore è dorato ed ha una consistenza friabile e morbida. Il canestrello dell'Acquasanta presenta sulla superficie superiore lo zucchero in grani.


preparazione: Ingredienti: 500 gr di farina, 300 gr di burro, 150 gr di zucchero, 2 uova, zucchero a velo, bicarbonato di ammonio, latte.

Lavorazione: porre sulla madia la farina, unirvi lo zucchero, il burro ammorbidito, un pizzico di bicarbonato, i tuorli. Impastare con cura e lasciar riposare. Fare poi un impasto che deve essere arrotolato e schiacciato a mano o a macchina, sino ad ottenere una sfoglia alta un cm. Con l'apposito stampino creare i canestrelli, il tutto verrà poi spennellato con il latte ed infornato a 150 ° per 15 minuti. Lasciarli raffreddare e cospargerli di zucchero a velo.

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