mercoledì 11 aprile 2007



Cominciamo con questi maledetti italioti morotei che si ostinano a ridar le gambe a quelli a cui noi le spezziamo...


Evacuazione improvvisa per 30 italiani, collaboratori di Emergency, che stamane hanno lasciato Kabul con un aereo delle Nazioni Unite. La partenza immediata è stata decisa da Gino Strada, fondatore di Emergency, dopo le accuse rivolte dai servizi segreti afghani all'organizzazione umanitaria - e in particolare a Ramatullah Hanefi, mediatore nel sequestro di Mastrogiacomo - di fiancheggiare il terrorismo. I tre ospedali di Emergency in terra afghana restano aperti, ma soltanto con il personale locale.


Ceterum censeo...


La domanda è:


come è stato permesso che tutto questo avvenisse?

Come hanno fatto a farla franca?

la domanda è:

perché mai la gente ha continuato a credere a quello che leggeva sulla stampa?,

e perché mai la gente ha continuato a credere a quello che ha visto in televisione?



 Qualche anno fa ho stretto amicizia con il chirurgo italiano Gino Strada. Lui ha lavorato dieci, quindici anni in tutto il mondo operando le vittime di guerra. E ha scritto un libro su questo: “Pappagalli verdi. Diario di un chirurgo di guerra”. Lui dice che di tutte le vittime su cui ha operato in Iraq e in Afghanistan e altrove, l'85% erano civili, un terzo bambini. Se voi lo capite, se la gente capisse, e se spargeste questa vostra conoscenza, che qualsiasi cosa che vi raccontano della guerra e di come dobbiamo andare in guerra, e qualsiasi sia la minaccia o l'obiettivo – una democrazia o una liberazione; sarà sempre una guerra contro bambini. Loro sono quelli che moriranno in grande numero.

Continua qui se te la senti.

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