La casa di Loreto e l'arcangelo Gabriele
Stanotte ho sognato: il palazzo delle Nazioni Unite si è staccato dai fondi rocciosi di Manhattan, ha fatto alcune circonlocuzioni intorno alla strada del muro, una sosta d'un attimo su ground zero, poi si è alzato e ha puntato verso nord: Boston, i Grandi Laghi e giù in planata via via rallentata con atterraggio morbido su Toronto.
Il palazzo ha sorriso e lì è rimasto.
Secondo sogno: Tel Aviv, vento caldo dal deserto iracheno, una tromba d'aria, via via più lucente, va verso il palazzo del governo, entra e ne esce con dentro Sharon. Un breve giro su Jenina, Hebron, Gaza e poi via verso il Nord Europa fino in Olanda, all'Aia, l'antica capitale. A fianco della tromba, a mo' di scorta, una forma biancastra come d'un fantasma: l'arcangelo Gabriele con la faccia di Rabin.
E lasciatemi dormire.
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