mercoledì 9 aprile 2003

Bowling a Columbine

 



CAST TECNICO ARTISTICO

 



Regia: Michael Moore
Sceneggiatura: Michael Moore
Fotografia: Brian Danitz, Michael McDonough
Montaggio: Kurt Engfehr
Musiche: Jeff Gibbs
Prodotto da: Tia Lessin, Siobhan Oldham
Distribuzione: Mikado
Durata: 123'

 



Bowling a Columbine è un documentario. Un documentario che prende di petto la passione/assuefazione per le armi del popolo americano, cercando non solo di mostrarne la manifestazioni in superficie, eclatanti, odierne, come il massacro tra studenti all'high school di Columbine, ma di risalire alle cause profonde radicate nella storia del paese, ripercorsa tramite una geniale sequenza animata. Michael Moore, il 49enne regista, ha fatto un mezzo miracolo, di coraggio, passione, obiettività, opportunità. Perché solo un folle dalle spalle larghe poteva permettersi di tirare fuori quest'opera in questo momento storico, in un America post 11 settembre battuta dai venti del riarmo, della paranoia collettiva elevata a sistema di vita, condendo il tutto con una vena umoristico-sarcastica che lascia attoniti per brillantezza e intelligenza.


 



...due cose ci piacciono in particolare perché testimoniano l'onestà intellettuale di Moore.

 



 La prima è quella di non "trattare" la singola immagine o inquadratura, ricercando, come è giusto che sia in un impresa delicata come questa, il funzionamento e la dimensione estetica nella fase di assemblaggio/montaggio di materiale eterogeneo, teso alla "costruzione" di un discorso coerente.

 



La seconda è l'attitudine dialettica che lo porta ad effettuare sempre un percorso a ritroso, dal fenomeno alle cause sottese, dalle stratificazioni esterne al nucleo.

 



 In questo caso, le stratificazioni esterne sono gli undicimila morti all'anno per arma da fuoco in America, la diffusione capillare di armi nei quartieri residenziali bianchi, le stragi scolastiche.


 Il nocciolo è la "paura", la cultura della paura in cui l'americano medio cresce e sguazza, che alimenta il paranoico istinto alla conservazione e protezione di se stessi e auspica l'individuazione di un nemico a tutti i costi.

 



Cultura imposta dai media e dai poteri economici, strumento di guadagno e di controllo.

 



Perché, dice Moore, l'uomo insicuro è un buon "consumatore", e, aggiungiamo noi, l'uomo insicuro è più facilmente manipolabile.
   
Bowling a Columbine. Dovrebbero vederlo tutti, dovrebbe essere proiettato nelle scuole.

 



 

 



Giorgio Nerone

 



Per il testo completo, qui.

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