Budapest quarto giorno
Oggi domenica 7 agosto le previsioni davano pioggia e invece no. Tempo coperto ma senza pioggia. Gioco del metró, alla ricerca della M1 gialla, la prima e storica delle tre linee underground di Budapest. Ci siamo trovati nel labirinto di una fermata snodo, tipo Chatelet di Parigi, mutatis mutandis: qui convergono la M2 rossa e la M3 blu con la M1 che ci deve portare alle terme ***adiacenti a ípiazza degli eroi. Un labirinto per noi ma anche per il primo signore che ci accompagna per un po' e poi ci lascia in mano a un secondo che sembra la fotocopia di quello di ieri, tranne il fatto che, poveruomo, non ne azzecca una. Rimane l'impressione della gentilezza e disponibilitá di questa gente; cosa del resto sperimentata giá a Dublino: what can I do for you? Solo che qui parlano magiaro. Visto il grande museo delle Belle Arti, rinunziato alle terme troppo incasinate dai clienti locali della domenica, ripresa la linea metró gialla, la piú antica e piú bella ed elegante (tutta piastrellata), in tempo per l'appuntamento col nostro angelo tutelare Adam che ci accompagna al garage dell'universitá per prelevare la macchina di Agnes che domani ci porterá per le strade d'Ungheria. Adam merita un medaglione ricordo a parte. Lo faremo. Buona notte da Pest, lungo il Danubio, di fronte all'isola Margit.
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