Budapest, terzo giorno
Svegliarsi, tirar su le serrande, aver la stanza inondata di sole, sul Danubio; Franco, ieri moribondo per problemi di insonnia, che stamani canta nel bagno; Adam che arriva puntuale alle 9,30 per accompagnarci in un giro della cittá con la grande macchina di rappresentanza di suo padre, operatore librario. Adam alle 14 deve essere al matrimonio di un amico ed é in abito nero formale. Insomma abbiamo lo chauffeur in livrea che ci porta alla Piazza degli eroi, all'antico insediamento di Oboda, caratteristico per le forme architettoniche, con pochi resti romani, poi sulla Collina delle rose, con le ville e villette della recente borghesia post 89, e poi alla Citadella, in alto col grande panorama sul Danubio - un Piazzale Michelangelo con l'Arno e i suoi ponti ingigantiti, le colline di Fiesole e Monte Morello arrotondate, riempite di case sparse nel verde. E poi a pranzo con la famiglia di Adam:padre, madre, sorella, fidanzato della sorella, amico del fidanzato finlandese, musicista. Zuppa di gulash, anatra e oca al forno, crépe come dessert e macedonia di linguaggi: inglese, francese, ungrofinnico, italiano (Anna la sorella, due settimane alla fiera del libro a Torino). Ristorante di qualitá, non turistizzato. Poi lo chauffeur ci ha acompagnato fin sull'isola Margherita per una passeggiata digestiva di ritorno a piedi fino a casa, lá di fronte sull'altra riva. Nel frattempo la zia Agnes ci saluta per SMS da Messina, direzione Marina di Ragusa. Tra poco vedremo sul Canale Uno d'Italia le immagini dell'incidente all'aereo che portava nostri turisti da Bari a Djerba. Con Paola abbiamo fatto l'anno scorso Verona-Djerba. Dolce-amaro della vita.
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