giovedì 22 febbraio 2007

Scherzando e (non) ridendo


Dediche



Al governo dell'Unione


Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di provincie, ma bordello! 



Allo Stato-Citta' Vaticano  

 Ahi gente che dovresti esser devota,

e lasciar seder Cesare in la sella,

se bene intendi ciò che Dio ti nota, 

  guarda come esta fiera è fatta fella

per non esser corretta da li sproni,

poi che ponesti mano a la predella. 


Ahi, gente di Chiesa, che dovresti dedicarti solo a opere di pietà, e lasciar sedere l'imperatore sulla sella (a esercitare l'autorità civile), se comprendi rettamente quello che Dio ti ha prescritto, osserva come questa cavalla è diventata ribelle per il fatto che non è guidata e domata dagli speroni dell'imperatore, da quando hai preso in mano la sua briglia.

(Purg. VI, 76-78
, 91-96)


Ai fautori delle basi americane

Voi cui Fortuna à posto in mano il freno

de le belle contrade,

di che nulla pietà par che vi stringa,

che fan qui tante pellegrine spade?

perché 'l verde terreno

del barbarico sangue si depinga?

Vano error vi lusinga:

poco vedete, et parvi veder molto,

ché 'n cor venale amor cercate o fede.

Qual piú gente possede,

colui è piú da' suoi nemici avolto.

O diluvio raccolto

di che deserti strani,

per inondar i nostri dolci campi!

Se da le proprie mani

questo n'avene, or chi fia che ne scampi?

(Petrarca, Canzoniere)


Alla grande derelitta

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

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