Falco Nero e Serpente Maculato
Zona di New York, 1832
Nota storica: sotto il Presidente Andrew Jackson settantamila indiani che vivevano a est del Mississippi furono costretti a spostarsi verso ovest. Quando fu sconfitto e catturato, nel 1832, Falco nero pronunciò questo discorso di capitolazione:
Falco Nero è ora prigioniero degli uomini bianchi [ ... ]. Non ha fatto nulla di cui un indiano debba vergognarsi. Ha combattuto por suoi compatrioti, per le squaw e i papoose, contro i bianchi, che sono venuti anno dopo anno per imbrogliarli e portare via le loro terre... I bianchi sono cattivi maestri; portano libri falsi e si dedicano ad azioni false; sorridono al povero indiano per truffarlo; gli stringon la mano per guadagnare la sua fiducia, per ubriacarlo, per ingannarlo, per rovinare le nostre mogli...
Gli uomini bianchi non prendono lo scalpo; ma fanno di peggio: avvelenano il cuore... Addio, nazione mia! Addio a Falco Nero.
Serpente Maculato
(Membro ultracentenario della tribù dei Creek)
Fratelli! Ho ascoltato molti discorsi del nostro grande padre bianco. Quando aveva appena attraversato le vaste acque, era solo un omino molto piccolo. Aveva i crampi alle gambe per essere stato seduto alungo nella sua grande barca ed elemosinò un po' di terra per accendervi il suo fuoco ... Ma quando l'uomo bianco si è riscaldato davanti al fuoco degli indiani e saziato con il loro granturco, è diventato molto grande. Con un passo ha scavalcato le montagne, e i suoi piedi coprivano le pianure e le vallate. La sua mano ha afferrato il mare orientale e occidentale e la sua testa si è posata sulla luna. Allora è diventato il nostro grande padre. Amava i suoi figli rossi e ha detto: «Allontanatevi un po', altrimenti rischio di calpestarvi".
(Howard Zinn, storia del popolo americano dal 1492 a oggi,il Saggiatore, Milano 2007, pp.96, 98)
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