Email di oggi
From: "Giancarla Codrignani" <giancodri@libero.it>
To: <rossagorini@libero.it>
Sent: Monday, April 07, 2008 6:25 PM
Subject: attenzione al voto
cari amici,
sorprende - o non sorprende, che è un po' lo stesso - che si sia una
"cordata" che rende pubblica la propria volontà di non-voto. Si possono
ripettare tutti i sentimenti così come si deve ammettere che nessuno ha
illusioni, soprattutto tra quanti di noi sono ancora dentro la logica delle
ideologie; ma il voto è un talento che non si può rinunciare a spendere:
in primo luogo perché i tempi che si avvicinano non saranno facili e non si
potrà restare estranei, come accadrà a chi, non avendo votato, non potrà
più esprimere giudizi politici;
in secondo luogo perché i rappresentanti che critichiamo sono quelli che
abbiamo prodotto noi: la mia immagine non voglio che rispecchi quella di
Berlusconi, ma metà del popolo italiano gli assomiglia; e così per tutti
gli altri;
ultimo, ma non ultimo: abbiamo rispetto - essendo l'Italia ancora un paese
democratico che vota - rispetto di chi è morto perché avessimo almeno
questo diritto!
(Giancarla Codrignani)
Email di ieri:
Giordano Cavestro (Mirko)
Di anni 18 - studente di scuola media - nato a Parma il 30 novembre 1925 -. Nel 1940 dà vita, di sua iniziativa, ad un bollettino antifascista attorno al quale si mobilitano numerosi militanti - dopo l'8 settembre 1943 lo stesso nucleo diventa centro organizzativo e propulsore delle prime attività partigiane nella zona di Parma -. Catturato il 7 aprile 1944 a Montagnana (Parma), nel corso di un rastrellamento operato da tedeschi e fascisti - tradotto nelle carceri di Parma -. Processato il 14 aprile 1944 dal Tribunale Militare di Parma - condannato a morte, quindi graziato condizionalmente e trattenuto come ostaggio -. Fucilato il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi (Parma), in rappresaglia all'uccisione di quattro militi, con Raimondo Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venusti.
Parma, 4-5-1944
Cari compagni, ora tocca a noi.
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà.
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