questo è D.Ferrante
Donna Prassede era “una gentildonna molto inclinata a fare del bene”
Donna Prassede è un personaggio esemplarmente bigotto, che si intromette negli affari di tutti e lo dimostra con il comportamento di protezione che assume con le sue figlie. Si convince che Renzo sia un poco di buono per via degli ordini di cattura che lo riguardano, ed è quindi risoluta a far sì che Lucia lo dimentichi offendendo la persona di Renzo, perché si sa che agli uomini il bene bisogna, le più volte, farlo per forza.
Teneva essa per certo, come se lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un avviso per far che se ne staccasse affatto; e stante questo, si proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacché, come diceva spesso agli altri e a se stessa, tutto il suo studio era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di prender per cielo il suo cervello.
Donna Prassede è un personaggio esemplarmente bigotto, che si intromette negli affari di tutti e lo dimostra con il comportamento di protezione che assume con le sue figlie. Si convince che Renzo sia un poco di buono per via degli ordini di cattura che lo riguardano, ed è quindi risoluta a far sì che Lucia lo dimentichi offendendo la persona di Renzo, perché si sa che agli uomini il bene bisogna, le più volte, farlo per forza.
Teneva essa per certo, come se lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un avviso per far che se ne staccasse affatto; e stante questo, si proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacché, come diceva spesso agli altri e a se stessa, tutto il suo studio era di secondare i voleri del cielo: ma faceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di prender per cielo il suo cervello.
Donna Prassede è sposata con Don Ferrante, uomo di cultura, perfetto erudito seicentesco, completamente assorbito dallo studio dei suoi libri.
Alla fine del romanzo si legge:
«Di donna Prassede, quando si dice ch’era morta, è detto tutto».
Alla fine del romanzo si legge:
«Di donna Prassede, quando si dice ch’era morta, è detto tutto».
Se Prassede con Poletto
tu vuoi metter per diletto
puoi pensar che D. Ferrante
in S. Pietro sia imperante.
Se il tuo Stato di Diritto
or Lucia fosse chiamato
tu vedresti il nostro mondo
oggi qui rappresentato.
tu vuoi metter per diletto
puoi pensar che D. Ferrante
in S. Pietro sia imperante.
Se il tuo Stato di Diritto
or Lucia fosse chiamato
tu vedresti il nostro mondo
oggi qui rappresentato.
Noi li vorremmo morti, Prassede-Poletto e Ferrante-Imperante, e in effetti lo sono (stato vegetativo permanente dai tempi del concilio di Trento o di Teodosio a scelta, tenuti in vita dalle équipes medi(ati)ca, finanziaria e politica con la tecnologia dei concordati, degli otto per mille, delle esenzioni e dei privilegi).
L'obiettivo delle équipes odierne è Lucia: nel romanzo di Licio d'Arezzo è lei che muore.
Alla fine del romanzo "I Promessi Gomorrati", di Licio Aretino, è previsto quanto segue:
"Quanto alla Costituzione Italiana scritta dai banditi partigiani, quando si dice ch'era morta, è detto tutto".
PS. Donna Prassede e Don Ferrante sono falsi obbiettivi. Meglio puntare direttamente sulle Equipes.
Nota. Email mandata dal Barba a Libera Uscita, pubblicata su
IL PUNTO
Le notizie diLiberaUscita
Gennaio 2009 - n° 54
Le notizie diLiberaUscita
Gennaio 2009 - n° 54
Sommario
LE LETTERE DI AUGIAS
971 - La disputa sull’inizio e la fine della vita
972 - La pubblicità degli atei sui bus di Genova
973 - A dio, esista o meno, non interessano gli spot
974 - Se la religione si mischia con la politica
975 - Eluana, pareri medici e spettri moralisti
ARTICOLI, INTERVISTE, COMUNICATI STAMPA
976 -Rifiuta amputazione e muore, è polemica - di Caterina Pasolini
977 - Il Vaticano non applicherà più le leggi italiane
978 - La triste storia dell’Italia corrotta - di Eugenio Scalfari
979 - La religione civile che manca all’Italia - di Vito Mancuso
980 - Testamento biologico: parliamone seriamente – di Ileana Argentin
981 - Il diritto e la cura - di Ignazio Marino
982 - Il caso Eluana Englaro - di Franco Bandiera
983 - … E se invece scegliesse Eluana? di Alessandra Sannella
984 - La clinica di Udine dice no a Eluana - di Piero Colaprico
985 - Eluana: Sacconi indagato
986 - Il diritto calpestato – di Stefano Rodotà
987 - Muore dopo la trasfusione forzata: medici condannati – di O. Liso
988 – Eluana, qui si rompe il principio di legalità - di Carlo F. Grosso
989 - Il Piemonte apre a Eluana
990 - Testamento biologico, il PD si spacca e non vota - di G. Casadio
991 - Dal PD una parola chiara - di Ignazio Marino
992 - Non è la repubblica degli ayatollah - di Edoardo Buffoni
993 - Il caso Eluana nel paese della doppia obbedienza – di Ezio Mauro
994 - L’80% degli italiani per il testamento biologico - di F. Bordignon
995 - Il TAR Lombardia boccia il ricorso della regione - di P. Colaprico
996 - Testamento biologico: si va indietro di 40 anni - di Luca Ubaldeschi
DALLA ASSOCIAZIONE
997 - Religione e religiosità
998 - La ballata dell’angelo ferito
999 - LiberaUscita alla fiaccolata per Eluana
1000 - Donna Prassede e Don Ferrante
PER SORRIDERE…
1001 – Le vignette di Ellekappa – Sacconi stacca la spina alla clinica
Riferimento letterario: Promessi Sposi Cap.XXVII
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