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Vivere vorrei addormentato dentro il dolce rumore della vita.
mercoledi 29 aprile 2009, ore 18
Una giornata tra sole vento nuvole sereno sempre più nuvole bucato asciugato in vénti minuti dai vènti d'una pazza primavera che non riesce a staccarsi dal morso del lungo vero serio nevoso piovoso bellissimo inverno. Sul viale dei bambini pini aceri olmi abeti si scuotono la criniera come cavalli imbizzarriti. L'acero sotto la finestra, scampato alla caduta del grande olmo è il più agitato. Visto da dietro il vetro, mi trasmette, per contrappasso, un senso di sicurezza e pace. Su Facebook Diletta e Ingrid sono come uccellini tra le foglie spazzate dalle raffiche della primavera della vita.
Noi l’insueto allor gaudio ravviva
quando per l’etra liquido si volve
e per li campi trepidanti il flutto
polveroso de’ Noti, e quando il carro,
grave carro di Giove a noi sul capo,
tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
natar giova tra’ nembi, e noi la vasta
fuga de’ greggi sbigottiti, o d’alto
fiume alla dubbia sponda
il suono e la vittrice ira dell’onda.
Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
sei tu, rorida terra.
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