Electronical town meeting - a
Torino-Firenze, 25 aprile 2009
Il tavolo n.5 al momento della pausa-pranzo
Sì, è stata una esperienza. Dei 10 tavoli attrezzati io occupavo il n.5: rotondo, 11 posti, video e tastiera. Due tra di noi ci siamo alternati alla tastiera per sintetizzare l'intervento dei singoli che veniva mandato direttamente al server di Torino per la memorizzazione e la sintesi generale che ci veniva riepilogata in tempo (sur)reale sullo schermo gigante. Siamo 100 persone qui a Firenze e 300 su a Torino. Tutto avviene in contemporanea.
Più semplice la risposta a domanda a cui si replica con un semplice impulso sulla tastierina numerica personale.
Esempio di botta e risposta immediate:
Quanti uomini e quante donne tra i 400 partecipanti al meeting?
1 - donna 60%
2 - uomo 40%
Quale religione?
1 - cattolica 51%
2 - altra cristiana 6%
3 - islamica 0%
4 - ebraica 0%
5 - altro 4%
6 - nessuna religione 32%
7 - non rispondo 7%
La volontà del paziente deve prevalere sempre su quella del medico?
1 - sì 70%
2 - no 15%
3 - non so 10%
4 - non rispondo 5%
E' giusto consentire l'interruzione di idratazione e nutrizione artificiali?
sì - 76% (Calabrò, piglia e porta a casa)
no - 14%
non so - 7%
non rispondo 3%
Più complessa, giustamente, la sintesi delle risposte - tramite intervento digitato sul display - a domande tipo:
- di fronte al testamento biologico come dovrebbero comportarsi i medici?
- quali limiti definire per il testamento biologico?
- come si dovrebbe costruire il testamento biologico?
- se il testamento biologico avesse valore legale tu lo scriveresti?
E via seguitando.
Questa seconda batteria di domande ha permesso a tutti e singoli noi meetingoli di confrontarci, entrando nelle sfumature, nella zona sottopelle, un po' nell'anima di ciascuno. Mi son trovato il medico e il giurista "opus dei", preparati e documentati, la giovane moglie con problema per il marito a rischio grave, il giovane dipendente telecom preoccupato di vedere garantita la propria autonomia decisionale, la giovane su posizioni autonomiche non meno esplicite, le due insegnanti di mezza età a me più omogenee. Ci assisteva tecnicamente un giovane, credo, universitario.
In sala c'erano, per eventuali richieste di chiarimenti da parte dei singoli gruppi, due medici esperti, diversamente orientati:
Alfredo Zuppiroli, presidente della Commissione Regionale di bioetica;
Pierluigi Rossi Ferrini, componente della Commissione regionale bioetica e del comitato scientifico di Scienza e Vita di Firenze.
Qualche foto dalla sala Pegaso di Firenze
(continua)
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