lunedì 27 aprile 2009

Biennale democrazia (I)

Electronical town meeting - a


Torino-Firenze, 25 aprile 2009



Il tavolo n.5 al momento della pausa-pranzo


Sì, è stata una esperienza. Dei 10 tavoli attrezzati io occupavo il n.5: rotondo, 11 posti, video e tastiera. Due tra di noi ci siamo alternati alla tastiera per sintetizzare l'intervento dei singoli che veniva mandato direttamente al server di Torino per la memorizzazione e la sintesi generale che ci veniva riepilogata in tempo (sur)reale sullo schermo gigante. Siamo 100 persone qui a Firenze e 300 su a Torino. Tutto avviene in contemporanea.

Più semplice la risposta a domanda a cui si replica con un semplice impulso sulla tastierina numerica personale.


 Esempio di botta e risposta immediate:



Quanti uomini  e quante donne tra i 400 partecipanti al meeting?



1 - donna  60%

2 - uomo 40%


Quale religione?



1 - cattolica  51%

2 - altra cristiana 6%

3 - islamica  0%

4 - ebraica  0%

5 - altro  4%

6 - nessuna religione 32%

7 - non rispondo 7%


La volontà del paziente deve prevalere sempre su quella del medico?


1 - sì   70%

2 - no   15%

3 - non so  10%

4 - non rispondo   5%


E' giusto consentire l'interruzione di idratazione e nutrizione artificiali?


sì -    76% (Calabrò, piglia e porta a casa)

no -    14%

non so -   7%

non rispondo  3%


Più complessa, giustamente, la sintesi delle risposte - tramite intervento digitato sul display -  a domande tipo:

- di fronte al testamento biologico come dovrebbero comportarsi i medici?

- quali limiti definire per il testamento biologico?

- come si dovrebbe costruire il testamento biologico?

- se il testamento biologico avesse valore legale tu lo scriveresti?

E via seguitando.

 Questa seconda batteria di domande ha permesso a tutti e singoli noi meetingoli di confrontarci, entrando nelle sfumature, nella zona sottopelle, un po' nell'anima di ciascuno. Mi son trovato il medico e il giurista "opus dei", preparati e documentati, la giovane moglie con problema per il marito a rischio grave, il giovane dipendente telecom preoccupato di vedere garantita la propria autonomia decisionale, la giovane su posizioni autonomiche non meno esplicite, le due insegnanti di mezza età a me più omogenee. Ci assisteva tecnicamente un giovane, credo, universitario.

In sala c'erano, per eventuali richieste di chiarimenti da parte dei singoli gruppi, due medici esperti, diversamente orientati:

Alfredo Zuppiroli, presidente della Commissione Regionale di bioetica;

Pierluigi Rossi Ferrini, componente della Commissione regionale bioetica e del comitato scientifico di Scienza e Vita di Firenze.


Qualche foto dalla sala Pegaso di Firenze


(continua)

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