giovedì 29 marzo 2007

 Radici cristiane d'Europa (2)




La Guerra dei Trent'anni


estratto da: A.H.L. Fisher,

Storia d'Europa
,

vol. II, pp. 200-222,

Laterza, 1971











1. La tragedia della storia tedesca

2. Ferdinando II

3. Carattere generale della guerra

4. Compito della Svezia

5. Insurrezione in Boemia

6. La defenestrazione di Praga

7. Il conte Palatino

8. Responsabilità di Giacomo d'Inghilterra

9. La battaglia della Montagna Bianca

10. Intervento della Danimarca

11. Wallenstein

12. Minaccia cattolica del nord

13. Gustavo Adolfo

14. Oxestierna e l'alleanza di Heilbronn

15. Assassinio di Wallenstein e la pace di Praga

16. Trionfo di Richelieu

17. Rovesci della Spagna

18. La pace di Westfalia




La tragedia fondamentale della storia tedesca

Alla luminosa fioritura del genio europeo che si associa per noi ai nomi di Shakespeare e di Cervantes, seguì immediatamente una catastrofe che piombò gran parte dell'Europa centrale in un abisso d'infelicità e di barbarie. La guerra dei trent'anni, iniziatasi con una rivolta religiosa nella Boemia, avrebbe potuto facilmente essere isolata, ma, non trovando invece ostacolo alcuno, travolse nella lotta, quantunque in grado diverso, quasi tutti gli stati europei.

Carattere generale della guerra

La lunga e rovinosa lotta non fu però combattuta per scopi insignificanti; si trattava di decidere se la Germania dovesse essere strappata alla Controriforma, con grave danno dell'avanzata dei gesuiti, conservando alla chiesa luterana e alla calvinista il dominio su grandi tratti dell'Europa centrale.



All'inizio del secolo sedicesimo, la Germania era in primo piano nella civiltà europea. Alla fine della guerra dei trent'anni (1648), priva di letteratura e di arte, appesantita da una lingua quasi incomprensibile, appariva, quanto a modi e costumi sociali, di poco superiore alla barbarie moscovita.



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