I generali o geoscuri **
Domenica 31 luglio 2011
tracking casentinese: Bibbiena, Badia Prataglia, Capanno in macchina. A piedi Capanno, Fangacci, punta la Penna e ritorno dalla Crocina con deviazione non voluta nel bosco, saltellando a dritta e a manca sulle opposte dorsali dell'Archiano...Compagnia costituita da Mario, Sergio, Giovanni, Marinella, Pinuccia, Franco, Urbano.
Sempre impressionante punta Penna, sospesa con un aggetto di roccia sulla diga di Ridracoli e tutta la Romagna. Non vista l'aquila padrona di questo pezzo di cielo. L'inizio del pezzo finale verso la punta si apre con un golden gate formato dal grande pino e il superbo faggio. La signora della foto li chiama i generali. "Li abbraccio tutte le volte". Lungo percorso in compagnia dell'archiano, qui ancora non rubesto ma robusto.
Durata della camminata a piedi: ore 2,45. Consigliata.
** Il faggio a sx e il grande abete a dx. Sullo sfondo la signora che abbraccia i due "generali" - come li chiama - tutte le volte che ci passa. Io li battezzo "geoscuri" figli della terra. Si trovano all'inizio del percorso che dai "Fangacci" porta alla Penna: Golden Gate.
Le foto
domenica 31 luglio 2011
Foreste casentinesi: punta Penna
mercoledì 27 luglio 2011
La linea gotica del turista
Martedi 26 luglio 2011. A passeggio nel parco delle foreste casentinesi. Quello che rimane di una postazione tedesca del 1944 lungo la Linea Gotica che qui, tra Camaldoli e Falterona aveva il suo epicentro.
Con Franco e Pinuccia abbiamo percorso l'anello delle postazioni antiaeree tedesche, partendo da Montanino, bivio per l'eremo, bivio per Asqua, "sentiero dei tedeschi", da poco contrassegnato con la ventina di postazioni antiaeree tedesche. L'abbiamo fatto tutto aggiungendo una deviazione al rifugio della Selletta che ha portato alla durata di 3 ore e un quarto del tracking. Il sentiero dei tedeschi per più di metà è una diagonale lunga ombrosa e pianeggiante sul versante ovest che guarda Pratovecchio. Per me è stata una emozione in più la vista documentata delle postazioni antiaeree tedesche degli anni 1943-44. Nella foto sono dentro una di quelle. Ma io ricordo i soldati, ricordo..già, l'ho già scritto anni addietro su questo blog e vado a riprenderne una parte:
Tutti gli uomini della vallata avevano lavorato due anni per costruire gallerie e scavare fossati lungo la Linea. Anche il mio babbo tra quelli. Mi ricordo un giorno che tornò a casa dopo una giornata di lavoro a scavare le postazioni antiaeree nei boschi di Camaldoli e rideva raccontando che tra gli italiani addetti allo scavo c'erano degli avvocati e signori di Bibbiena; non abituati a maneggiare vanga e piccone, partivano in quarta e dopo pochi minuti si afflosciavano come rami tagliati, mentre i contadini, pratici del mestiere, partivano con il loro ritmo e duravano tutto il tempo necessario.
...Ritornando ai tedeschi e all’estate del ’44 ricordo, per comodità, poche cose:
1 – il giorno che dalla stazioncina di Ponte a Poppi, eravamo un branco di ragazzi, si contarono 1490 caccia bombardieri angloamericani, direzione Nord (Germania);
2 – Il volo col paracadute di due piloti di un aereo abbattuto; erano inglesi e li trovammo fuggiaschi nel fosso della Sova, sotto Lierna; passarono due notti nascosti dallo zio Sebastiano e poi via.
I piloti inglesi caddero più tardi nelle mani dei tedeschi nei dintorni di Perugia. In tasca avevano il nome del mio zio Bastiano, coltivatore diretto. Ordine di arresto e comparizione presso il comando dei carabinieri di Poppi; arrivo del maresciallo in loco; il maresciallo consiglia di fuggire, lui dirà che non era in casa. Intervento del Segretario del fascio di Avena e Lierna che manda lo scalpellino stradale (un mestiere scomparso: lungo la strada due mucchi di sassi, uno di sassi grossi, l’altro di sassi ridotti a ghiaia, in mezzo lui con un martello e due mani ruvide e dure come quello) coll’ordine di presentarsi per un colloquio dopo di che sarebbero stati rimandati a casa. Classico trabocchetto. Bastiano si ritrovò incarcerato a Perugia, in attesa di giudizio. Di fatto la collusione col nemico comportava la pena di morte....
Il mio babbo era nipote di Bastiano, aveva un camioncino, perché faceva il camionista, un 21 Fiat mi pare, rosso, dopo che l’Esercito gli aveva requisito quello più grande per uso bellico. Un giorno partì con a bordo un prosciutto e ritornò senza prosciutto, ma con Bastiano. La storia del prosciutto è vera ed inedita; è giusto che venga messa qui a sigillo, in onore di questo prodotto casentinese ormai introvabile; il sapore non ve lo posso far percepire; se avete soldi tempo e pazienza d’apettare trovatevi un vecchio contadino di quelle parti, fategli allevare un maiale a broda e ghiande, fatelo “lavorare” (macellare) tra novembre e dicembre, fate stagionare qualche mese il prosciutto in luogo adatto o dallo stesso contadino e poi capirete “come un uomo di nome Cipriano, partito di Casentino con un prosciutto, se ne tornò da Perugia senza prosciutto, avendolo scambiato con lo zio Sebastiano, levatolo dalle mani dei tedeschi ancora vivo contento e sano”.
Leggo dal libro di D.Cristoforo:
A proprie spese, spontaneamente, si consegnarono (Sebastiano e altri) al carcere di Perugia. Un mese in gattabuia e perché andò bene! Due o tre volte Cipriano volò a trovarli. Portava il pane, i vestiti e qualche altra cosa da mangiare. Fu veramente eroico. Viaggiò in mezzo alle bombe e agli ostacoli di ogni genere. Verso la fine del mese, consigliai Cipriano di far scrivere una lettera al comando tedesco di Perugia. Irma la figlia maggiore con parole semplici e schiette raccontò tutto. Un ufficiale tedesco venne subito e li fece scarcerare, protestando di non sapere niente di tutta la faccenda.
Fonte
Nineleven sulla Norvegia
* avevo scritto Svezia, ma questo è stato già fatto con l'assassinio mirato di Olaf Palme.
Apri il link di Tarpley; col traduttore meccanico ti puoi fare l'idea...
NB. Ho sempre in mente Ann Wright, una bionda attempata robusta colonnella statunitense in pensione che, in Firenze, al Giardino dei Ciliegi, ci spiegava che negli Stati Uniti, all'interno dell'Intelligence, distinto dall CIA, c'è un settore che ha il compito specifico di rovesciare i governi indisponenti o indisponibili tutto intorno al pianeta terra.
Mi viene anche in mente J.F. Kennedy che s'è guadagnato il killer solitario per aver impedito a quei buontemponi di Wall Street (e City of London) di tirar giù un aereo carico di studenti americani mentre volava sul cielo di Cuba.
Mi viene anche in mente che i fascisti fiorentini comandati da "Carità" fucilarono alle cascine 17 giovani "indisponibili" alla vigilia della loro sconfitta e fuga (parlo dei fascisti). La paura (di loro, questa volta) è una cattiva consigliera. E la bestia ferita è pericolosa. Occhio, ragazzi.
PS. E noi (PDL e PD) teniamo il sacco a questa gente in Afghanistan: 41 nostri giovani assassinati ad oggi. Diciamo basta, ragazzi.
Non ho finito:
Tarpley pensa che l'11 settembre 2001 sia avvenuta una "enorme provocazione", una sorta di colpo di Stato, o un super-golpe mondiale, basato su un'operazione militare "false flag" attribuita ad Al-Qaida, ma perpetrata da un'organizzazione terroristica che taglia trasversalmente le più alte istituzioni statunitensi, i servizi segreti, ed è , in sostanza, una sorta di "piovra" del complesso militare-industriale statunitense e non solo, che ha richiesto il coinvolgimento diretto di enti come la CIA e servizi segreti di altri paesi, Gran Bretagna in primis.
Perché tanti miei amici intelligenti non credono alla storia (quella vera) dell'11 settembre 2001:
...più una bugia è grossa, più facilmente essa verrà creduta... se l'opzione di non crederci è sufficientemente dolorosa. In ciò non vi è nulla di magico. La nostra psiche è strutturata in modo di credere ciò che ad essa convenga credere. Le verità dolorose vengono di norma negate dalla mente. Rispetto ad accogliere una verità troppo dolorosa, non è infrequente che una mente preferisca addirittura rifugiarsi nella follia — è così che chiamiamo la negazione della realtà rispetto ad ogni evidenza.
Per esempio: prova a far credere a una famiglia israeliana che ha avuto perdite a causa di un kamicaze palestinese che il proprio governo sovvenziona le scuole islamiche che preparano i martiri suicidi.
PS. Se non ti basta LEGGIMI QUI
giovedì 21 luglio 2011
L'attacco USA all'Europa
1. Esiste un'intelligence che ha pensato e attuato il piano speculativo nei confronti dei paesi europei? - Sì, questo era già chiaro dal febbraio 2010, quando il Wall Street Journal pubblicò un servizio su una cena cospiratoria (8 febbraio) tenuta nella sede di una piccola banca d'affari specializzata, la Monness Crespi and Hardt, alla qualeparteciparono persone di grande influenza. In quell'occasione si cercavano strategie per evitare un'ondata di vendite di dollari da parte delle banche centrali ed il conseguente crollo del dollaro. L'unica maniera per rafforzare il biglietto verde passava attraverso un attacco all'euro le cui compravendite ammontavano circa a mille miliardi (one trillion) al ogni giorno: impossibile pensare ad un attacco frontale contro una moneta così forte. Quindi, gli sciacalli degli hedge funds di New York - fra cui anche certi protagonisti della distruzione di Lehman Brothers - hanno cercato i fianchi più deboli del sistema europeo e li hanno individuati nei mercati dei titoli di stato (government bonds) dei piccoli paesi del meridione europeo e comunque della periferia - Grecia e Portogallo - dove era possibile contare sulla complicità di politici dell'Internazionale Socialista al servizio della CIA e di Soros. Il mercato dei titoli di stato della Grecia è relativamente ristretto e poco liquido rispetto al Bund tedesco o al Gilt britannico (i loro bonds): una condizione ideale per una serie di vendite al ribasso, accompagnate da articoli negativi ispirati da veline di Wall Street e della City e magari a qualche valutazione pessimista delle agenzie di rating (notoriamente corrottissime come abbiamo visto nel 2007-8). Un mix che può determinare tracolli dei prezzi e un vero e proprio panico. Per aumentare il potere distruttivo di questi attacchi speculativi, si usa una forma di derivati che si chiamano Credit Default Swaps (Cds) - detti talvolta derivati di assicurazione. Con pochi soldi si può scatenare un effetto notevole al ribasso.
2. Può spiegarci meglio cosa sono questi famigerati Cds?
- Sono quelli che hanno distrutto la più grande ditta assicuratrice del mondo, l'AIG, nel settembre 2008. L'ufficio di Londra di AIG aveva emesso Cds per 3 mila miliardi di dollaro ($3 trillion), più del prodotto nazionale lordo della Francia. C'è stato un tentativo qui negli Usa di proibire o almeno limitare i CDS ma alcuni esponenti Democratici al servizio di Wall Street, Dodd e Frank , hanno bloccato il provvedimento l'anno scorso con l'aiuto dei Repubblicani reazionari....
3. Sì, ricordiamo questo passaggio, può spiegarci in termine chiari di cosa di trattò?
- Durante l'iter parlamentare dell'abbozzo di legge per la riforma del sistema finanziario, il senatore Christopher Dodd del Connecticut e il deputato Barney Frank del Massachusetts, i presidenti delle commissioni competenti, entrambi Democratici e entrambi pagati da Wall Street, fingendo di volere la riforma radicale, hanno silurato quasi ogni tentativo di proibire o limitare i derivatives. Lo hanno fatto coll'aiuto dei Repubblicani, apertamente ostili ad ogni riforma. Il risultato e' che il cancro dei derivatives continua a crescere.
4. Chiarissimo, tornando ai CDS...
- Un CDS è una scommessa (side bet) fatta da un terzo rispetto alla bancarotta o meno di un altro titolo, spesso fatta a distanza - nel caso in cui colui che fa la scommessa non e' il proprietario del titolo di cui si tratta (naked CDS).E' come scommettere su un cavallo che appartiene ad un altro. I CDS sono intrinsecamente illegali: se fossero polizze di assicurazione, bisognerebbe incriminare i venditori perché non hanno fatto le formalità legali per registrarsi come società assicuratrici, ne' hanno le riserve di capitale - chiunque può vendere CDS anche se non ha risorse ne' fondi speciali per esiti imprevisti. Se i CDS fossero giochi di azzardo, allora bisognerebbe incriminare i venditori come operatori di una bisca fuorilegge. Si potrebbe quindi colpire i CDS senza nuove leggi, solo con quelle già esistenti. Nella primavera scorsa, il ministro tedesco delle finanze Schauble ha introdotto una serie di misure contro i CDS allo scoperto (naked credit default swaps): si tratta di misure che hanno avuto un effetto positivo per la stabilità dell'euro e delle obbligazioni dell'eurolandia.
5. E le agenzie di rating?
- Per quanto riguarda le credit ratings agencies andiamo a vedere il loro ruolo nella crisi mondiale di settembre 2008, quando hanno mantenuto note di AAA per ditte come AIG, Merrill Lynch,e Lehman fino a 5 minuti prima del crollo di queste aziende. La loro corruzione era evidentissima. Adesso loro vorrebbero giudicare la solvibilità dell'Italia, e questo e' uno scandalo. I funzionari di queste agenzie dovrebbero tremare davanti al giudice togato, invece di poter mandare siluri contro grandi nazioni. Bisogna mettere queste agenzie fuorilegge per non permettere loro di fare pubblicità agli speculatori al ribasso e spargere panico fra i piccoli risparmiatori che forse credono tutt'ora nella buona fede di queste agenzie screditatissime.
6. Ci spiega che cosa significa in termini politici l'attacco all'Euro?
- Si tratta di un tentativo di esportare la depressione economica mondiale verso l'Europa, creando un caos di piccole monete che saranno facile preda alla speculazione, a differenza dell'euro che è abbastanza forte per potersi difendere. Si tratta di scaricare la crisi sull'Europa, sempre con l'idea di indebolire a tal punto l'euro da impedire a questa moneta di fungere da riserva mondiale accanto al dollaro o al posto del dollaro. Negli anni trenta la strategia inglese era quella delle svalutazioni concorrenziali (competitive devaluations) della sterlina, per esportare la crisi verso gli altri. Un approccio noto come "beggar my neighbor" - ridurre il vicino alla miseria. Oggi è la stessa strategia con i mezzi più sofisticati - fra cui, appunto, i famigerati derivati, definiti da Warren Buffet come "financial weapons of mass destruction."
7. In Italia molti ritengono che l'attacco speculativo al debito pubblico coincida con la fine della stagione di Berlusconi, c'è un legame tra le due cose?
- La grande questione che riguarda l'attacco sferrato all'Italia lunedi' 11 luglio e': perche' adesso? Veramente non ci sono spiegazioni solo inerenti alla specifica situazione italiana. Una ipotesi: le zombie banks e hedge funds di Wall Street volevano seminare panico in Italia per avere più opzioni nell'eventualità di una bancarotta nazionale USA alla vigilia di Ferragosto che potrebbe scaturire dal rifiuto dei Repubblicani reazionari del Tea Party di aumentare il limite massimo dell'indebitamento dello Stato americano. In quel caso, l'unico aiuto per il dollaro sarebbe un tracollo contemporaneo dell'euro, che potrebbe benissimo cominciare dall'Italia. Bisogna tuttavia riconoscere che la cacciata di Berlusconi rappresenta da un paio di anni uno dei primi obiettivi angloamericani in Europa. Berlusconi è troppo vicino a Putin, troppo coinvolto nel Southstream pipeline, troppo indipendente da tanti punti di vista. Si vede questo nei documenti pubblicati da Wikileaks, un'operazione della CIA mirata a colpire i bersagli degli angloamericani, da Gheddafi a Ben Ali a Mubarak a Putin e la signora Rodriguez de Kirchner in Argentina. Qui da noi leggiamo che Berlusconi è il più grande amico della Russia all'interno della UE - cosa positiva per la pace mondiale a mio parere, ma intollerabile per l'impero angloamericano in fase di crollo. Gli stessi impulsi nazionalistici italiani e lo stesso mestiere dell'Italia come ponte fra l'Europa da una parte e il Nord Africa, il Medio Oriente e la sfera russa dall'altra sono presenti, sebbene in forma debole, nell'azione di Berlusconi. Purtroppo molti in Italia sono accecati dall'odio appena si tratta di Berlusconi. Io ho visto che quelli che erano accecati dal loro odio di Bush sono caduti nella trappola di Obama - vale a dire di Soros e di Rockefeller - e quelli che erano accecati dal loro odio nei confronti di Obama sono caduti nella trappola del Tea Party - vale a dire dei fratelli Koch ultrareazionari. In Italia quelli che sono accecati dal loro odio nei confronti di Berlusconi cadono fatalmente nella trappola di De Benedetti, Soros e compagnia bella.
8. Per noi Berlusconi rappresenta un ostacolo per qualsiasi forma di democrazia
- Sì, ma è meglio evitare l'odio e lavorare su un progetto positivo come una riforma economica e le misure urgenti per difendere l'economa italiana contro l'attuale attacco coordinato degli speculatori internazionali. Berlusconi è imbevuto di ideologia neoliberale. La sua è una politica ostile alla classe lavoratrice. Il suo appoggio a progetti come la privatizzazione dell'acqua è pura follia. Berlusconi appare quindi incapace di difendere l'Italia dall'ondata di rivoluzioni a colori che incombe sull'Europa. Ma prima di cacciarlo gli italiani dovrebbero essere ben sicuri di non andare dalla padella alla brace.
9. Appunto, il governo di Berlusconi-Tremonti e Bossi in questo momento impedisce passi avanti ma quali sarebbero queste misure urgenti secondo lei?
- Secondo me il governo italiano deve agire quanto prima per dichiarare lo stato di emergenza; vietare in maniera permanente i titoli derivati di assicurazione (credit default swaps), lo strumento preferito per l'assalto alle obbligazioni dello Stato Italiano e disporre serie pene criminali per i trasgressori di tale divieto. Ripeto: se questi titoli sono considerati assicurazioni, i venditori non hanno adempito alle precondizioni legali per poter funzionare come ditta assicuratrice, se sono giochi di azzardo, la loro vendita rappresenta una bisca abusiva. In ogni caso sono illegali e devono essere colpiti dalla legge. Neutralizzare le agenzie di rating. Durante la crisi del 2008, le agenzie di rating hanno mantenuto una valutazione di AAA per molte obbligazioni fino alla vigilia del crollo, dando luogo ad accuse di corruzione. Oggi esiste il fondato sospetto della partecipazione di queste agenzie ad una operazione congiunta di attacco all'Italia da parte di banche e hedge funds esteri nell'ambito di una speculazione al ribasso su vasta scala. È quindi opportuno far intervenire la magistratura e la Guardia di Finanza per eseguire perquisizioni nelle sedi di tali agenzie allo scopo di accertare in maniera preventiva se questi delitti sono in fase di preparazione. Eventuali attivitàcriminali contro l'Italia da parte di queste agenzie di rating devono essere colpite attraverso proteste diplomatiche, mandati dell'Interpol e altri mezzi. Questi provvedimenti sono urgenti sopratutto per rompere lo slancio dell'attuale attacco speculativo e per garantire la stabilità necessaria per sviluppare una azione a più lunga scadenza. Ogni sforzo deve essere fatto per ottenere l'applicazione di tali provvedimenti in tutti i paesi dell'Unione Europea.
Fonte
venerdì 15 luglio 2011
Chen
Chen
Ho appena finito di leggere "Storia della mia gente". Ho ancora fresca l'emozione del capitolo "Subito" (p.102) che descrive la perquisizione al "capannone lercio" occupato dai cinesi. Le trovo le pagine più alte e commoventi del libro di Edoardo Nesi.
"E finalmente ti accorgi che negli sguardi, nelle espressioni del volto, nelle parole e negli atti degli uomini e delle donne della polizia, dei vigili del fuoco, della polizia municipale, della guardia di finanza, dell'ASL che sono entati con te nel capannone non c'è rabbia, non c'è disprezzo, non c'è freddezza. Non c'è nemmeno il distacco che l'abitudine a questi spettacoli ti forzerebbe ad assumere. Ti pare invece che lavorino accompagnati dalla consapevolezza d'essere l'ultimo anello della catena di un sistema di valori del quale è giusto avere rispetto e che finisce nel concretarsi in uno dei pochi principi che ancora oggi ci trova tutti d'accordo e pertanto ci definisce "noi occidentali": la condivisione della profonda giustizia che sta alla base delle idee che hanno contribuito a formare la nostra legislazione del lavoro, quel vecchio arnese consunto e splendente che nacque proprio in reazione al mostruoso sfruttamento delle persone che ho davanti agli occhi, e che ha ormai quasi 200 anni e, pur lungi dall'essere perfetto, da duecento anni si sposta lentamente ma inesorabilmente nella direzione di garantire maggiori diritti a chi lavora, e stabilisce che un diritto negato è un diritto, anche se nessuno protesta. E va difeso. Sempre..
Ti chiedi infine se, alla fine, non sia proprio questo il regalo che l'Occidente del XX secolo consegna al mondo, l'estrema sintesi di tutto ciò che è riuscito a costruire, e ti volti verso il muro perché non ti vedano mentre ti commuovi e preghi che la nostra gente vorrà continuare a essere sempre all'altezza del tesoro di valori e di futuro che si incarna nella Costituzione, e non smetta mai di sforzarzi di capire questa realtà dura come il diamante e semplice come il pane, di comprendere e di tollerare, sempre. Perché non c'è alternativa. L'aternativa è l'incubo. "(pp.112-113).
Questo pezzo mi ha fatto l'effetto della maddalena di Proust richiamandomi improvvisamente alla memoria Chen, quarta istituto tecnico per ragionieri e programmatori, ITC Einstein, a cavallo degli anni 80-90; la prima della classe, ritirata dalla scuola che io dirigevo, al momento di iscriversi alla quinta e ottenere quindi il diploma di Maturità. Cercai notizie presso i centri sociali dell'Isolotto e di Campi Bisenzio, non riuscii mai a contattare i genitori. Ho sempre sospettato che fosse un ritiro obbligato alla famiglia da qualche mafia interna alla sua comunità. Un diploma di maturità pone ostacoli all'organizzazione del lavoro come descritta da Edoardo Nesi "negli anfratti di un vecchio capannone lercio, fatiscente, coi muri dall'intonaco bigio, il pavimento di linoleum graffiato e scrostato e rattoppato, l'aria viziata di fiato e di fumo. Un capannone diviso in due da paratie di cartongesso sudicie e mezzo sfondate, illuminato a giorno da tubi al neon che oscillano penzoloni, attaccati alla bell'e meglio a fili neri grandi come dita che si uniscono in fasci grossi come pitoni e corrono lungo impalcature di plastica che sovrastano sghembe file di cucitrici nuove di zecca eppure già sporche e assediate da scatoloni mezzi aperti, ritagli di tessuto di tutti i colori, portacenere pieni di mozziconi, lattine di Red Bull spremute di rabbia e bottiglie d'acqua bevute a metà." (p.102). Leggiti il resto direttamente sul libro. Naturalmente spero di sbagliarmi. E se qualche raro navigante del fu ITC Einstein di Firenze sud-ovest, insegnante o compagno di classe di Chen, può darmi notizie utili sia lodata internet. Chissà che non si faccia viva Chen dal suo computer…a smentire il mio sospetto. Ciao, Chen.
martedì 12 luglio 2011
Ritorno da Briuni
Fa caldo, è lunedi, sono a Firenze. Peccato non poter mandare a Marisa di Padova la foto del grande leccio, tosato e pettinato a regola d'arte da cervi e caprioli. La Canon digitale è rimasta in Croazia e con lei la scheda delle foto fatte. Avrà fatto contento un giovane croato (spero). La vecchiaia ha 19 mancamenti, e con la perdita della fotocamera fanno venti. Non è stata rubata, proprio smarrita. Se XY che l'ha trovata, nello spazio tra il battello-navetta Brioni Fazana delle 9,20 di domenica 10 luglio e il garage parcheggio dell'Hotel Neptuno ed è un navigatore internet può risalire attraverso le foto al Hotel Nettuno di Brioni che ha la segnalazione, il cell. mio 3288362268 e l'indirizzo postale Urbano Cipriani Via dei Rododendri 1, cap 50142 Firenze può fare due cose: estrarre la scheda con le foto, metterla in una busta tra due fogli e spedirla per posta normale in forma anonima. Può tenersi la Canon. Non è rubata e qui si dichiara. Se vuole strafare manda un SMS e concordiamo la consegna della macchina e gli estremi per l'invio del compenso, mettiamo la metà del valore a nuovo della macchina che non è più nuovissima. Come base 200 €.
Cara Paola (di Padova, che legge il post) nostra compagna di viaggio, "dispiaciuta e avvilita" per il disguido: dispiaciuta sì, avvilita no. La macchina non mi è caduta in mare come hanno rischiato i miei occhiali più necessari e preziosi; è in mano a una persona felice del trovamento, come lo eravamo da bambini quando si trovavano i soldini per terra. Gliel'ha regalata il caso, supremp ordinatore dell'universo democriteo. Come diceva Archiloco (in nota) del suo scudo perduto in battaglia: adesso se lo gode uno dei Sai. E va bene così, dato che è salva la vita.
Cara Marisa, che non leggi il post che ti farà vedere Paola, la questione delle foto perdute lascia l'amaro in bocca; lecci lauri cipressi pini cedri sequoie eucalipti tutti tosati a pari altezza nella parte inferiore non dalla cesoia del giardiniere ma da cervi caprioli e quadrupedi vari sul profilo dei grandi prati dove passeggiano anche lepri e pavoni. Bisognerà ritornarci anche per pochi giorni con una nuova camera o imparando a far foto con il cellulare...Per te ho trovato la foto su internet. Ma le nostre erano troppo più belle. Speriamo che il trovatore legga il messaggio in bottiglia e ce le mandi con la schedina. Sarebbe veramente un bel regalo. Anche questo legato al caso. Non si sa mai.
Nota a margine:
Lo scudo
Del mio scudo
uno dei Saii or si fa bello.
Stupendo,
press'un cespuglio lo lasciai,
mio malgrado.
Ma la vita mia fu salva.
E allora?
Al diavolo lo scudo!
Altro più bello comprerò.
(Archiloco era un mercenario, morì più tardi in battaglia, combattendo contro i soldati di Nasso. Era nato nella prima metà del VII secolo a.C. a Paro)
sabato 9 luglio 2011
Brijuni V
venerdì 8 luglio 2011
Brioni IV
Alle ore 16 visita dell'isola col trenino. Siamo entrati anche nel "safari" sinonimo molto approssimato per indicare gandi prati recintati abitati da erbivori di varie specie e grandezza: dal povero buon elefante solitario a gruppi di zebre (una zebretta di pochi mesi nel gruppo), struzzi (un maschio e due femmine), mufloni, bovi croati (!), cavalli, lama, lepri vaganti, gabbiani sul prato (tanti e dappertutto sull'isola, a tratti vocianti senza tregua); roba un po' da ragazzi. La guida in italiano ci ha dato indicazioni su ville e casati riservati tutti a turisti. Operai e commessi degli alberghi ogni sera prendono il battello e vanno a dormire in continente. I pochi abitanti indigeni furono allontanati quando Brioni divenne la residenza estiva (e per incontri diplomatici) di Tito. C'e' anche un settore militare. Diverse ville affittabili per migliaia (anche milioni) di eurodollari.
giovedì 7 luglio 2011
Brioni III
Aggiornamento: sono a Brioni e sono indignato.
Contro il PD meno L per il mancato rigore non voluto calciare sull'abolizione delle provincie;
contro la P4 che ha rifiutato il programma della P2 che prevedeva l'abolizione delle provincie e la riduzione di due terzi dell'attuale numero di deputati e senatori; (si e' limitata alla distruzione della RAI prevista essa pure dall'aretino Licio); contro la maggioranza di parla-mangiamentari che nega l'habeas corpus ( la proprieta' del proprio corpo), regalandone la freschezza alle voglie del gran Kan e segugi, vendendone la vecchiezza alle ottusita' pseudoteologiche della casta vaticana che volteggia fuori dall'orbita del messaggio evangelico dall'anno 313 d.c.(prossimo l'anniversario).
Ma sono alle Brioni, isole calpestate dai dinosauri 400 milioni di anni fa (quando non erano isole), malariche fino alla seconda meta' dell'800, quando un ricco industriale dell'Impero Asburgico ne curo' il risanamento facendole diventare luogo di cura presieduto da un medico qui vissuto all'uopo per 40 anni, meta di vip politici e regnanti, ricchi signori e grandi esperti di polo e di golf ( il piu' grande campo del mondo), interdette ai non vip, poi passate per pochi anni in mano ai disfascisti italiani, zona di guerra sempre interdetta, poi divenute centro di accoglienza di statisti "non allineati", alla Pandit Nehru per intenderci) oggi finalmente a portata di noi meno vip ma portatori di euro (1 euro contro 7 Kune) che finalmente riposiamo in camere dimensionate belle epoque con terrazze ampie, solatie, dentro un parco dove volano e stridono i gabbiani, volteggiano uccelli e si arrampicano scoiattoli.
A domani.
mercoledì 6 luglio 2011
Brioni II
Splende il sole, e' mercoledi, sono a Brioni. La bicicletta e' la signora di Brioni, lo ha capito anche Paola che l'ha usata insieme a me per il giro piu' breve, in piano, intorno all'albergo. Visita gradevole al "giardino mediterraneo". La mattina non si vedono caprioli, cervi, lepri e pavoni sui grandi prati contornati da splendidi cerri, pini, cipressi, mirti and so on. Ma i gabbiani sempre, sera e mattina;con le loro voci che mi richiamano le anatre e galline dell'aia di Guzzigli, podere materno di tempi lontani. Li vedi anche dalla terrazza ampia e luminosa della nostra camera d'albergo che ti volano alti e radenti insieme a uccellini vari. V. "elogio degli uccelli" di Giacomo Leopardi.
Vista la cadillac con la quale Tito accompagnava per l'isola statisti e personaggi vari (v. Nasser e Neru quando firmarono qui il patto dei paesi non allineati...) Oggi abbiamo i BRICS e la storia si prepara ad abbandonare le cadillac americane. Ho fatto un breve bagno negli scogli dei nudisti, con costume e mascherina. C'erano due tre giovani poco distanti. E' una scogliera bordata da macchia mediterranea, sulla strada ma discretamente nascosta. Puo' esser comodo, passando di li' in bicicletta, fare una nuotata e ripartire con i panni asciutti...
Ieri, martedi, nel secondo pomeriggio, lunga sbiciclettata, su buona parte dell'isola: ho scritto che gli animali non hanno paura dell'uomo, ma se ti avvicini per una foto si allontanano di un po', per cui e' difficile fare foto in primo piano. Le vedrete su Flikr al ritorno. Ho seguito poi un'indicazione di "educational path" - nelle foreste del mio casentino scriviamo "sentiero natura" e mi sono ripassato un po' di nomi di piante mediterranee e cespugli di macchia; ho avuto modo di sapere che la' di fronte a me dove Pola biancheggia genovesi e veneziani si erano dati i remi in testa ancora nel 1370 o all'incirca (per la cronaca prima sembrano vincere i veneziani e poi i genovesi "spiriti diversi e pien d'ogni magagna" riescono a catturare 40 navi (!) ai veneziani, ammiraglio veneziano rispedito a casa e processato dai veneziani magnagatti) e poi che li' accanto dove stavo passando che al tempo dell'impero austroungarico, sulla baia a me di fronte stanziavano 40 idroplani con 150 giovani aviatori e allievi, e poi vennero gli italiani addiritttura ecc ecc Mi piace la geografia mista di storia. La pace che qui godo...
martedì 5 luglio 2011
Brioni
Arrivati domenica 3 luglio, lasciata auto a Fazana, preso battello, ospitati Hotel Naptun (fino alla prossima domenica). Ieri, lunedi, e' stata una bella giornata di sole. L'ambiente e' suggestivo, molto suggestivo: ascolti la voce dei gabbiani a pochi metri da te, vedi lepri sul bordo del prato (orecchi dritti), passeggi coi pavoni in mezzo a cervi e caprioli. Nessun animale ha paura dell'uomo ed il resto viene di conseguenza. La sera, rientrati i turisti giornalieri col battello navetta per Brioni-Fazana, rimaniamo soli sull'isola priva di auto, moto e discoteca. Pax hominibus bonae humanitatis.
questo computer e' come il somarello di una volta: lento e gratuito. Mi alzo e vado a raggiungere Paola e Marisa alla chiesetta antica dalle scritte in antica grafia croata. Li acccnto dentro la voliera l'uccello bianco regatato da Tito alla nipotina di nove anni...Saluta ancora come allora con suoi versi strani. Alla prossima.
aggiornamento 12,50:
Pioggia cessata, sprazzi di sole, passeggiata fino alla villa romana della catena, dove il ricco proprietario di schiavi romano aveva sbarrato l'accesso al fondo baia con una catena..., visto l'olivo vecchio di 1600 anni (qua dietro l'albergo). L'uccello bianco della voliera, dono di Tito alla nipotina, si chiama Koki; la foto insieme ad altre al ritorno; da qui no possible. A Simone di ritorno da Amsterdam con Lucia rispondo al messaggio da qui. Questo posto piacerebbe anche agli Sbarberi della Maesta' per la possibilita' di camminate a piedi e belle nuotate tipo Stintino. Consigliata Briuni. Ma loro non navigano online; riferiremo a voce.
Previsione del tempo in Croazia: oggi variabile, domani mercoledi variabile in evoluzione migliorativa, dopodiche' sereno per tutta la settimana.