martedì 1 gennaio 2008

Gaza è un vero lager.

Dedico il primo post del 2008 a lei: Gaza, striscia segnata a lutto sulle nostre bottiglie di spumante.  

Perché
Gaza è peggio di una prigione, è un vero lager (Elvio Arancio).

Gaza rappresenta bene la condizione attuale del serraglio umano. Coraggio, amico. C'è un cielo così limpido in questi giorni. Stamani, alle 6, Venere sembrava Sirio, qui tra il Pratomagno e La Verna.

Una delegazione italiana si è presentata stamattina al valico di Eretz per entrare a Gaza su invito dela resistenza palestinese ricevendo però un secco divieto dal comando militare israeliano.

Fanno parte della delegazione: Leonardo Mazzei «Comitato Gaza Vivrà» - Fernando Rossi, Senatore - Giovanni Franzoni, Comunità Cristiane di Base - Lucio Manisco, Giornalista ed ex parlamentare - Maria Grazia Ardizzone, Campo Antimperialista - Elvio Arancio,  Centro studi cultura islamica di Torino (e collaboratore di
www.islam-online.it) – Davide Casali, Fotoreporter, inviato di Infopal.it - Giuseppe Pelazza, Avvocato - Vainer Burani, Avvocato, membro «Giuristi Democratici» - Maria Grazia Da Costa, Operatrice sanitaria - Ugo Giannangeli, Avvocato, onlus «Per Gazzella» - Zeno Leoni, Giornalista - Carmela Vaccaro, Docente universitaria, esperta di acqua - Erika Miozzi, Associazione umanitaria di volontariato «Sumud» - Anika Persiani, Associazione umanitaria di volontariato «Sumud» - Margarita Langthaler  «Coordinamento antimperialista Vienna».

Leggi l'articolo



Raggio di sole


Copre l’Europa un cielo cupo e nero,

strisciato a sangue là verso l’Oriente:

Gaza e Fallujah contro il mondo intero

Che sta a guardare senza fare niente.

Lo stivale affondato nel pantano

Mi stringe il piede e intorpida la mente.

Nel tentativo d’andar più lontano

Sposto lo sguardo là verso Occidente.

Ed ecco, come al rompersi di un velo,

un raggio luminoso fora il cielo.

Or qui lettor appar la meraviglia:

come allor che Dante uscì da Marte

-Pianeta che significa la guerra –

per salire più in alto in grembo a Giove,

-che in sé la Giustizia accoglie e serra –

così anch’io vidi la giovial facella

sfavillar de l’amor che ivi era

segnando agli occhi miei nostra favella”.

Vidi cioè il raggio prima fermo

Formare in arco sette bei colori:

poi, pennellando come su uno schermo,

lo vidi sussultar dentro e di fuori.

Ed ecco che in cospetto al mondo intero

in cielo ho visto scritto: ZAPATERO.




(L'ho scritta nell'aprile 2004)

Ne devo scrivere una che finisce con Chavez. L'Europa la sento così lontana. Eppure senza lei...

2 commenti: