sabato 5 gennaio 2008

Keplero, Galilei, Newton (II)

 


Spigolature fatte al volo


Keplero


Sua madre gli mostrò la cometa del 1577 e l'eclissi lunare del 1580 svegliando così in Keplero l'interesse per l'astronomia.

Nell'agosto 1620 la madre di Keplero viene accusata di stregoneria e rilasciata solo nell'ottobre 1621 quando non ha ammesso neanche sotto tortura le colpe di stregoneria.


Sposa Barbara Mühleck, la quale gli dà due figli, ma muore già nel 1611.


Keplero muore a 58 anni a Regensburg, in povertà.


Ancora oggi sulla sua lapide si può leggere l'epigrafe da lui stesso composta:


"il mio spirito ha misurato il cielo, ora misura la profondità della terra."



Galileo


« La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »

 (Galileo Galilei, Il Saggiatore)


Una macchia nel sole:


^ Galilei  conviveva con una donna, la veneziana Marina Gamba, dalla quale ebbe un figlio maschio e due femmine, ma che non volle mai sposare e che lasciò in occasione del suo trasferimento a Padova.  « Provvisoriamente, mise le figliuole in casa del cognato, ma doveva pensare a una loro sistemazione definitiva: cosa non facile perché, data la nascita illegittima, non era probabile un futuro matrimonio. Galileo pensò allora di monacarle. Sennonché le leggi ecclesiastiche non permettevano che fanciulle così giovani facessero i voti, e allora Galileo si raccomandò ad alti prelati per poterle fare entrare egualmente in convento: così, nel 1613, le due fanciulle - una di 13 e l'altra di 12 anni - entravano nel monastero di San Matteo d'Arcetri e dopo poco vestirono l'abito. Virginia, che prese il nome di suor Maria Celeste, riuscì a portare cristianamente la sua croce, visse con profonda pietà e in attiva carità verso le sue consorelle. Livia, divenuta suor Arcangela, soccombette invece al peso della violenza subita e visse nevrastenica e malaticcia. »

 (Sofia Vanni Rovighi, "Storia della filosofia moderna e contemporanea. Dalla rivoluzione scientifica a Hegel", Brescia 1976)

Nota a margine: Jean Jacques Rousseau, curiosamente, come altri grandi pedagoghi, non fu per nulla affettuoso padre dei suoi figli, cinque, che abbandonò in orfanotrofio, ma grande educatore al di fuori della famiglia.

Galileo morì ad Arcetri, qui a Firenze, a 86 anni, povero e a domicilio coatto. La sua tomba è in Santa Croce ed è la prima cosa che i turisti giapponesi vogliono vedere. E' sepolto all'inizio della navata sinistra.


Newton


« Non so come il mondo potrà giudicarmi ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l'oceano della verità giaceva insondato davanti a me. »

 (Isaac Newton)


 Era, a detta di molti, un uomo scorbutico e sgradevole. Era paranoico e temeva la povertà e le critiche degli altri. Era litigioso e si imbarcò in dispute accanite con molti suoi contemporanei come Hooke, Leibniz o Flamsteed.


Temeva che le sue idee poco ortodosse sulla religione potessero causargli problemi e tenne segreti i suoi scritti filosofici. Non solo, egli non pubblicò nemmeno, o pubblicò molto tardi, gran parte dei suoi scritti scientifici. Probabilmente fece ciò per paura delle critiche, ma alcuni ritengono che fosse guidato da convinzioni molto vicine al pitagorismo e che considerasse il sapere come bene da condividere solo tra pochi eletti.


Newton si interessò molto anche di religione. Negli anni sessanta del XVII secolo, Newton scrisse numerosi opuscoli religiosi sulla interpretazione letterale della Bibbia. Credeva che in vari punti il testo del libro fosse stato forzato e falsificato e si adoperò in ogni misura per riuscire a trovare il significato originale del libro. La fede di Henry More nell'infinitezza dell'universo potrebbe aver influenzato le idee religiose di Newton. Studiando la Bibbia infatti Newton arrivò alla conclusione che il dogma trinitario fosse un'invenzione postuma. Un manoscritto che egli inviò a John Locke nel quale metteva in discussione l'esistenza della Trinità non fu mai pubblicato.

Odiava la Chiesa cattolica e si oppose a i provvedimenti filo-cattolici che Giacomo II volle imporre all'Università di Cambridge. Forse per i suoi interessi alchemici è stato più volte accostato ad presunte organizzazioni segrete come la setta dei Rosacroce e il Priorato di Sion (di cui si dice che sia stato anche grande maestro).

Newton non si sposò mai, né ebbe figli riconosciuti.

Morì a Londra, a 84 anni, in grande onore.

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