1. Si sente dire: “I farmaci più potenti contro il dolore, come gli oppioidi maggiori, andrebbero limitati alle ultime ore di vita dei malati gravi, perché sono molto pericolosi e si potrebbe diventare tossicodipendenti”.
Invece, prendere farmaci per ricavare “piacere” è profondamente diverso dal prenderli per combattere il dolore.
Sono molto rari l’abuso e la dipendenza psicologica da oppioidi in pazienti con dolore grave. Tali farmaci sono i migliori in nostro possesso contro il dolore:
* i loro effetti collaterali, quali nausea e sonnolenza, regrediscono di solito nel tempo;
* possono essere dati anche ai bambini;
* possono essere utilizzati anche nelle fasi iniziali del trattamento;
* le persone affette da tumore che assumono oppioidi, nella maggior parte dei casi, conducono una vita normale e continuano a lavorare.
2. Si sente dire: “Negli anziani che prendono molti medicinali per patologie diverse, è meglio non intervenire contro il dolore per evitare l’assunzione di ulteriori farmaci”.
Invece, è necessario porre molta attenzione ai farmaci da utilizzare, ma il dolore può e deve essere comunque controllato e, se possibile, eliminato. Esistono precise indicazioni su come affrontare il dolore negli anziani. Il dolore non è un aspetto inevitabile della vecchiaia.
3. Si sente dire: “Usare subito la morfina (il più noto degli oppioidi maggiori) significa non avere altre possibilità se il dolore dovesse aumentare”.
Questa è un'affermazione errata, che spesso ha comportato una sofferenza inutile
non vengono dati solo xche costano .la dipendenza x un malato terminale ,sai cosa puo fregargliene ad un malato di diventare dipendente ,dipendente dache ,dal sapere di dover morire tra atroci sofferenze x che se no risulta tossico xche gli puo venir sonnolenza nono eche ancora oggi nonc'e rispetto xil dolore ne tantomeno x il sofferente ( io sono contro la sofferenza non e vero che porta alla santita .no fa solo soffrire e patire xil sentirsi inutile chi sta vicino al malato :(
RispondiEliminaNon credo neppure che la morfina costi tanto; è tutto un insieme di cose che finora ha reso il malato (e i suoi familiari) completamente indifeso di fronte alla classe medica (e farmacistica, per usare un brutto neologismo). E altro ancora...
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