Allusioni
Delirio di onnipotenza che spesso colpisce persone mediocri investite di funzioni importanti
Autotrasfusione
Ruini dà il via alla beatificazione di Wojtyla
Folla di fedeli alla basilica di San Giovanni per l'apertura del processo a meno di tre mesi dalla scomparsa. «Ora ci guarda dalla finestra di Dio. Chiediamo al Signore che la causa giunga presto al suo coronamento»
Corriere
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
Parola di dio
Telecom Italia: il canone nascosto
Telecom Italia, che una ne fa e cento ne pensa, ha trovato un nuovo sistema per evitare di perdere soldi nell'ambito di un mercato competitivo.
Qualche premessa. Il filo di rame che collega la rete telefonica a casa vostra è di solito di proprietà di Telecom Italia. Se avete una linea che usate per telefonare e per navigare in adsl pagate sia un canone a Telecom Italia (per fare le telefonate), sia un canone per la trasmissione dati (cioè per navigare in Internet con la linea adsl). Se non pagate il servizio adsl con Telecom Italia (Alice), il vostro operatore (ISP, Internet Service Provider) di fatto utilizza questo cavo di proprietà di Telecom e quindi versa a Telecom una parte del canone che voi versate a lui. Chiaro?
Ed ecco che entra in scena il VoIP, ovvero il Voice over IP, la telefonia su Internet. Disponendo di una linea adsl e sottoscrivendo un servizio VoIP, potete tranquillamente fare telefonate a chiunque usando il servizio di trasmissione dati, non quello di telefonia. Di conseguenza potete tranquillamente disdire il vostro canone Telecom perché le telefonate le fate via VoIP/adsl.
Ovviamente Telecom Italia non ha intenzione di perdere i soldi dei canoni e quindi cosa ti ha pensato? Di aumentare le tariffe delle linee dedicate esclusivamente alla trasmissione dati e di far pagare questa differenza agli ISP. In parole povere, se voi disdicete il canone Telecom e tenete solo la linea adsl con l'operatore XY-ISP, Telecom vuole andare da XY-ISP e chiedere a lui i soldi che voi non pagate più, pur avendo un contratto in essere. E' ovvio che alla fine XY-ISP dovrebbe mettervi il servizio in conto, e alla fine voi vi ritrovereste a pagare di nuovo il canone... per interposta persona.
Ovviamente gli ISP non sono per niente d'accordo e l'altra settimana hanno pubblicato questo comunicato stampa (merita sottolineare il fatto che il comunicato non l'ha ripreso quasi nessuno, a pensare male si direbbe che nessuno voglia contrariare uno dei maggiori investitori pubblicitari del paese).
Questa notizia è rilevante non tanto perché Telecom stia cercando di nuovo di fregare tutti o perché non l'avete letta sui giornali. Questa notizia è rilevante perché la diffusione delle linee adsl flat e dei servizi Internet è fondamentale per il futuro economico e culturale di un paese, ed è sempre più chiaro come per soddisfare pochi furbi qua stiamo ipotecando il nostro.
Quindi se avete un blog, o se potete far sapere in giro questa notizia, cercate di farlo. Si tratta di iniziare a fare la differenza.
Trovato qui
Alma terra natia.
Da una rimpatriata nella terra natia, il Casentino. Quattro insegnanti, 35 studenti si sono ritrovati sui gradini della scuola e attorno ad una bella tavola imbandita, per celebrare un rito di propiziazione al dio Tempo. Il piacere del ricordo, il sapore dei tortelli casentinesi, una preghiera esaudita.
Il ricordo è stato piacevole perché univa insieme la nostra giovinezza e i favolosi anni sessanta, quando anche l'Italia era giovane e meno logorata di oggi.
I tortelli casentinesi non ve li posso mandare per post; chi passa da queste parti cerchi una trattoria e possibilmente li prenoti il giorno prima per quello dopo. Devono essere "fatti in casa" per disfarsi in bocca.
La preghiera esaudita riguarda la bozza di composizione che trovate linkata su Barbabianca, colonna sinistra, Dante in Casentino, Ivi è Romena. A giorni la troverete stampata in mille copie per conto della Grafica Casentinese, Via Umbro-Casentinese 135/b, Bibbiena (Arezzo), tel.0575594074.
Non avendo problemi di copyright do un premio ai passanti anticipando la dedica e la presentazione.
Questo fascicolo è dedicato ai 35 studenti
ritrovati un sabato luminoso del giugno 2005
sugli scalini dell’Istituto Tecnico Commerciale di Poppi,
lì convenuti dopo 40 anni
per fare tutti insieme un tuffo all’indietro
nella piscina del tempo dei favolosi anni sessanta.
Un tuffo di 40 anni è sempre spettacolare.
E un po’ pericoloso:
La favola della vita a confronto con il tempo.
A tavola così ci siam parlati:
Passato è il tempo e non fa più ritorno;
ma tutti insieme oggi qui lo teniamo
stretto tra noi in questo bel soggiorno.
- Fermati pe’ un momento - gli diciamo,
-in fondo in fondo siamo opera tua;
facci un favore, dicci quel che siamo.-
Il Tempo guarda noi, opera sua:
- da fiori ch’eravate or frutti belli;
la vita caro amico è mia e tua:
se insieme la facciamo da fratelli
accettandola così come l’è andata,
sarà come mangiar questi tortelli. -
La vita in fondo in fondo è una mangiata,
star qui tra amici, amar la compagnia,
far posto a tutti a questa tavolata
con l’universo stare in sintonia
per poi tornare a farci una dormita
quando siam giunti al fondo de la via
in grembo a lui ch’è fonte de la vita,
mentre le stelle scintillano dicendo:
- sempre si cambia e mai non è finita.-
Il tuffo all’indietro
è riuscito proprio bene
e,così, sull’istante,
i 35 si sono frugati
in tasca
e m’hanno accontentato:
caro Urbano,
la bozza che ci hai data
riportala stampata.
Neppure il tempo
Di rileggere il commento.
Così è andata.
E questa è la brigata:
seguono i nomi
Presentazione
Questo fascicolo vuole mettere in evidenza lo stretto legame tra Dante e il Casentino.
Lo skipper Gianpietro
da bordo della mailinglist di Libera Uscita
Risultati dell'autopsia di Terri Schiavo
Si riporta l'articolo sui risultati dell'autopsia di Terri Schiavo, inviato da Wasghinton da Vittorio Zucconi e pubblicato su "la Repubblica" di ieri, 16 giugno.
L'autopsia ha confermato quello che la scienza aveva già dimostrato ma che la fede aveva pregiudizialmente ignorato: Terri Schiavo era morta, ridotta a un vegetale, il suo cervello non esisteva più, non poteva nè vedere nè udire nè parlare nè sentire dolore. Eppure, per far cessare la sua inutile e disumana tortura la legge è dovuta ricorrere ad un altro mezzo disumano: l'interruzione dell'idratazione e dell'alimentazione forzata. In un paese civile, i casi come quelli di Terri Schiavo (e della nostra Eluana) dovrebbero essere medicalmente assistiti ed accompagnati ad un fine rapida e senza spettacoli mediatici, come esse avrebbero voluto. Purtroppo, l'ossessione del "peccato", della "vita ad ogni costo", della "volontà di Dio", finiscono per prevalere, in America come in Italia, sulla ragione, sul libero arbitrio e - peggio ancora - sulla pietà.
Cordiali saluti.
Giampietro Sestini
Pubbliche le conclusioni dei medici: "Non poteva tornare a vita cosciente" - Bush: non cambio idea - "Terri non poteva guarire il suo cervello si era spento" - La verità dell´autopsia sulla donna che ha diviso gli Usa - Il referto: "Il suo corpo non presenta tracce di lesioni esterne o interne" - Sarebbe scivolata comunque verso la propria fine biologica come tanti altri
di VITTORIO ZUCCONI – da “la Repubblica” del 16.6.2005
WASHINGTON - Il calvario di Terri Schindler Schiavo è forse arrivato alla fine e almeno i suoi resti potranno riposare, e soprattutto far riposare noi, nella certezza del suo stato vegetativo irreversibile.
Come i quaranta giudici che avevano esaminato il suo caso avevano già concluso, così la prova finale dell´autopsia finalmente pubblica ha detto che Terri era in morte cerebrale, che il suo cervello aveva subito devastazioni «massicce e irreversibili» e persino quelle sequenze strazianti dei suoi occhi che sembravano seguire il volto della madre erano un´illusione, puro riflesso. Perché Terri era ormai «cieca», i centri cerebrali della vista distrutti.
Ora si può sperare, senza illudersi, che il caso di questa disgraziata donna uccisa tre volte, abbattuta una prima volta quindici anni or sono da un collasso cardiocircolatorio che tagliò ossigeno al suo cervello, poi biologicamente uccisa per "disidratazione" il 31 marzo scorso e oggi certificata in morte cerebrale sul tavolo dell´autopsia, si chiuda, risparmiando alla sua memoria le offese delle speculazioni politiche e del sensazionalismo da tabloid. L´autopsia condotta dal medical examiner con la consulenza di specialisti e l´ausilio di 270 immagini, campioni e vetrini prelevati dal suo corpo, non porta sospetti di parte, non aveva tesi da difendere né ideologie da sventolare, ma soltanto constatazioni obbiettive da condurre.
E il suo esito non conferma soltanto quello che tutti gli altri medici avevano concluso prima del 31 marzo, che Terri non era più «in alcun modo recuperabile a una vita cosciente», come scrive secco il referto, ma che le accuse di sevizie e di maltrattamenti lanciate contro il marito Michael erano infondate. «Il corpo della signora Schiavo - scrive il referto autoptico dell´examiner ufficiale, il dottor John Thogmartin - non presenta tracce di lesioni esterne o interne» né segni di «sostanze tossiche che possano avere provocato la sua crisi cardiaca o il deterioramento del suo stato».
Rimangono, e rimarranno fino a quando i campioni delle guerre culturali e di religione intenderanno riesumarla come simbolo, i dubbi su che cosa provocò il collasso nel 1990 di una giovane sposa di 26 anni e i brividi che in tutti ha provocato il modo della morte, così apparentemente disumano, per sottrazione della sonda che la alimentava. Chi si rassegnò, come i giudici di vario ordine e di diverse convinzioni politiche e morali, alla sua fine, potrà trovare qualche modesta consolazione nel pensiero che l´esistenza di Terri era ormai incosciente e nessuna speranza di recupero esisteva. Chi la eresse a simbolo di una battaglia per difendere la vita a ogni costo, nel nome di principi trascendenti, non si rassegnerà alla logica umana e dunque relativa della legge sopra l´assolutismo della Fede.
Terri Schindler, sposata Schiavo, sarebbe scivolata verso la propria fine biologica, come scivolano nel silenzio dei media e dei crociati contro la morte migliaia di altre Terri che ogni giorno, in ogni ospedale del mondo, vengono lasciate per pietà, per mancanza di fondi, per scelte sussurrate o implicite di parenti e sanitari, se la donna non fosse divenuta un perfetto emblema per condurre, sinceramente o cinicamente, la "guerra dei valori" che il revival ideologico-religioso in atto in Occidente sta cavalcando. Quando la resistenza offerta da Jeb Bush, il governatore della Florida, si esaurì per mancanza di altri strumenti legali, essendo escluse ipotesi idiota di blitz militari per strapparla all´ospizio dove languiva, fu il fratello Presidente, George W., a montare sul cavallo della "guerra culturale" e ottenere dal Congresso una legge d´emergenza per riaprire i ricorsi.
Ieri il presidente ha fatto ripetere dai suoi portavoce «io non cambio idea, rimango con la famiglia»: quella di allora fu una legge inutile e puramente dimostrativa che Bush firmò con voluta spettacolarità interrompendo le ferie texane. Ma anche la corte d´appello federale, l´ennesima istanza giudiziaria alla quale arrivò il caso grazie a Bush, diede ragione a Michael il marito e ai tribunali inferiori, autorizzando la fine. La Corte Suprema, dove pure cinque dei nove giudici avevano portato Bush alla Casa Bianca nel 2001, rifiutò di esaminare il caso, segno che non videro nulla che giustificasse il loro intervento.
Ma la guerra tra la legge, dalla parte del marito che chiedeva di porre fine all´alimentazione forzata di una donna «irreversibilmente» morta nello spirito, e la croce, impugnata dai genitori di Terri per difendere quello che restava della figlia, non si fermò davanti alle 40 sentenze, come ha calcolato la Associated Press, né davanti alle diagnosi dei neurologi. Processioni di sacerdoti veri e di bizzarri frati improvvisati, di fedeli sinceri e di speculatori da talk show serale si raccolsero attorno al cronicario di Pinella County, in Florida, per strapparsi la loro libbra di Terri e venderla sul mercato dell´audience e delle tirature. Bambini furono inviati come cresimandi, con ampolle d´acqua per dissetare Terri che impiegò dieci giorni per morire di disidratazione, nonostante i medici e oggi l´autopsia in maniera definitiva, spiegassero che lei non sarebbe stata in grado di deglutire e quindi di reidratarsi.
La disumanità di quell´agonia toccava anche i cuori più duri, induceva a chiedersi perché, quale senso avesse quella morte biologica, cercando nella malvagità del marito, Michael, ansioso di risposarsi con la donna che gli aveva nel frattempo dato due figli, la sola spiegazione logica e mostruosa. Brevi video sequenze di Terri con gli occhi vuoti e una smorfia simile a un sorriso che sembrava implorare pietà dalla mamma giravano su ogni teleschermo del mondo, ripetute dai cacciatori di lacrime.
Ora, con il referto del dottor Thogmartin, la scienza ha detto quello che la scienza può dire, ma neppure la gelida verità di un´autopsia potrà consolare suo padre e sua madre, che in quelle visite ai resti della figlia trovavano il tepore confortante della routine del parente in ospedale. Né potrà calmare le ansie di coloro che il barcollare a tentoni della ricerca ai due estremi dell´esistenza umana, tra embrioni ed eutanasia, si rifugiano, smarriti come tutti siamo, nel tabernacolo del Mistero.
Esercitazioni lessicali: laici, relativisti, nichilisti, credenti...
Mi rendo conto che questo blog sta diventando una monografia incentrata sui rapporti stato-chiesa in Italia. Cercherò di uscirne, ma non sarà facile. Sta di fatto che ultimamente rapporto la mia vita associata al gruppo "laicità e diritti civili" dell'Istituto Gramsci di Firenze. Sta anche il fatto che sto seguendo la vicenda referendum attraverso la mailing-list di Libera Uscita, una delle due Associazioni italiane sull'eutanasia; sta anche il fatto che vivo all'Isolotto e ho vissuto direttamente le vicende della Parrocchia ribelle; sta anche il fatto...insomma, la mia storia un'altra volta, piano piano. Può essere non irrilevante che in questi tempi ho sul tavolo due grossi volumi (Tommaso Crudeli. Poppi 1702-1745. Contributo per uno studio sulla inquisizione a Firenze nella prima metà del XVIII secolo) di Morelli Timpanaro M. Augusta...
Sta di fatto che per ora navigo ancora sul ma-re-ferendum e incontro una barca amica che lancia segnali interessanti; lo skipper si chiama Gianpietro.
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From: Associazione Libera uscita
To: liberauscita@yahoogroups.com
Sent: Thursday, June 16, 2005 2:05 AM
Subject: [liberauscita] Ma i veri laici sono astensionisti?
Caro Mauro, grazie per la lettera del segretario CIGS di Siena, da te inviata al gruppo di LiberaUscita. La lettera contiene alcune riflessioni interessanti, ma permettimi di non condividerne l'impostazione di fondo, e cioè che il referendum l'abbiano vinto i laici perché sono "quelli che nel dubbio non credono a nessuno, che non la bevono comunque".
E' esattamente quello che sostiene Papa Ratzinger ed i vari Marcello Pera e Rocco Buttiglione: i laici sono coloro che riconoscono fondate tutte le tesi ma non credono a nessuna, coloro che non hanno una propria fede o etica o morale se non l'utilitarismo personale, insomma dei "relativisti", anzi "nichilisti" senza principi.
Sono invece dell'opinione opposta: i veri laici credono e si battono per una serie di valori più ricca e variegata di quelli di qualsiasi religione, valori che talvolta possono intrecciarsi con quelli religiosi - pace, libertà, amore verso il prossimo, ecc. - ma che traggono origine e convinzione non da dogmi assoluti bensì dalla propria ragione e coscienza.
Per dirla con Eugenio Scalfari: " Il laicismo ha il suo culmine nell' abolizione dell' idea stessa di peccato. Non c'è peccato se non quello che rafforza le pulsioni contro l' altrui libertà. Non c'è peccato se non l' egoismo dell' io e del noi contro il tu e il voi. Non c'è peccato se non la sopraffazione contro l' altro e contro il diverso". Ovviamente, ciò non significa ignorare che gli embrioni sono in potenza delle persone. I loro diritti vanno dunque tutelati ma non in misura uguale a quelli di una persona nata, i cui diritti non sono tutelati in misura uguale a quelli di una persona maggiorenne, e così via per i casi di interdizione, reclusione, etc.
Il vero laico, di fronte ai dubbi sollevati da scienziati e vescovi sulla fecondazione assistita, si pone anzitutto la domanda se sia giusto - con la sua astensione - impedire ad una coppia sterile di avere figli, se sia giusto limitare la ricerca scientifica per poter curare malattie devastanti, se sia giusto obbligare una donna ad impiantare embrioni affetti da gravi tare, se sia giusto insomma imporre ad altre persone le proprie convinzioni personali, siano esse religiose o anche scientifiche.
Purtroppo, così come moltissime persone che si professano credenti non vanno a messa e non osservano i comandamenti, così moltissime persone che si dicono laiche non hanno sentito il dovere morale di recarsi alle urne. Ma non per questo le une e le altre possono essere classificate come "veri credenti" o "veri laici".
Cordiali saluti - Giampietro Sestini
Il mio commento:
Sono d'accordo con Sestini, che ringrazio per la explicatio terminorum (laico, credente, non credente), perché
"The basic tool for the manipulation of reality is the
manipulation of words. If you can control the meaning of words,
you can control the people who must use the words."
Lo strumento base per camuffare la realtà consiste nel camuffare le parole. Se tu puoi controllare il significato di una parola tu puoi controllare coloro che devono usare queste parole. (Philip K.Dick)
Detto questo, entro anch'io nel merito delle questioni poste dalla lettera citata che comincia:
Ogni volta che il popolo compie il rito del suffragio universale e celebra la democrazia esprime ragioni profonde, che necessitano di comprensione ed
interpretazione.
Vero.
La lettera: prosegue:
...il popolo ha mostrato un livello superiore di saggezza e di istintiva prudenza, di ragione e di istinto.
Discutibile
Mia interpretazione:
...il popolo ha dimostrato disorientamento e cattiva percezione della posta in gioco, per motivi molteplici, con l'aggravante di un intervento del Vaticano che si è servito degli strumenti offerti dal Concordato e dalla decennale acquiescienza della classe politica italiana, per compiere un'azione estrema di interferenza nell'ordinamento politico dello Stato italiano.
Discutibile anche questa.
Postilla (ipotesi mia): Chi si astiene non dice niente, non compie il rito del suffragio universale né celebra la democrazia: gli USA insegnano.
Estratto della lettera che ha dato origine alla discussione:
...Dal Referendum gli italiani sono usciti divisi in quattro parti, in realtà:
1/4 (gli astensionisti-astensionisti) sono quelli che non hanno né dubbi né
certezze, sono coloro che davanti alla siepe che chiude l'orizzonte tornano
indietro senza preoccuparsi di cosa ci sia dietro;
1/4 (gli illuministi-illumisti) sono quelli che sono andati a votare per il
Sì, sono coloro che davanti alla siepe che chiude l'orizzonte la valicano
convinti che dietro vi siano solo meraviglie. E' anch'esso un atto di fede,
seppure nel progresso e nella scienza;
1/4 (i cattolici-cattolici e i cattolici-cittadinicattolici) sono quelli
che si sono astenunti consapevolmente, perché nel dubbio hanno creduto alla
Chiesa e quelli che sono andati a votare No (il 5-10% della popolazione,
mica pochi!), che si riconoscono nella dottrina della Chiesa, ma non seguono
le direttive dei vescovi. Sono comunque, insieme pur nelle diversità, coloro
che davanti alla siepe che chiude l'orizzonte, tornano indietro convinti che
le siepi esistono per non essere superate. A fare questo atto di fede sono
più di un quarto degli elettori, lo so, ma per semplicità faccio i conti
pari.
1/4 (i laici-laici), quelli che nel dubbio non credono a nessuno, che non la
bevono comunque. Sono gli astensionisti consapevoli (perché informati), ma
non per questo convinti. Che davanti alla siepe che chiude l'orizzonte si
stanno, non vanno né avanti né indietro, ma magari a occhi aperti sognano
l'infinito che sta davanti a loro, con paura e meraviglia insieme.
E' l'astensionismo laico, il vero fatto nuovo di questo Referendum. Se gli
astensionisti cattolici avessero sostenuto di andare a votare per il No,
forse sarebbero prevalsi lo stesso, ma quasi sicuramente non si sarebbe
raggiunto comunque il quorum .
Gl'italiani sono un popolo sempre più laico, laico veramente, sia verso la
gerarchia cattolica sia verso una certa fede cieca nella scienza e nel
progresso, tanto più verso certe ideologie.
Sbagliano i radicali a disperarsi per la morte della laicità, sbagliano
gl'integralisti cattolici a brindare alla nascita dello stato etico.
...
Appena chiuse le votazioni e conosciuta l'altissima percentuale di astensioni al referendum, il cardinale Ruini ha rilasciato una intervista al TG1 con la quale ha ribadito - se necessario - le sue posizioni e quelle della Conferenza Episcopale Italiana, che possono essere così riassunte: le leggi dello Stato sono accettabili se rispettano la morale cattolica. Cade così, come osservato da Michele Serra, "la pietosa ipocrisia secondo la quale la Chiesa avrebbe avuto, nelle ultime vicende, un ruolo esclusivamente spirituale". La Chiesa invece ha svolto nell'occasione una "forte e militante presenza politica, tanto forte da far varare leggi o far naufragare un referendum".
Ciò detto, occorre anche riconoscere che una percentuale di astensioni così elevata, intorno ai tre quarti dell'elettorato, non può essere dovuta soltanto al messaggio della Chiesa cattolica. Evidentemente altre cause hanno concorso, ed avremo modo di analizzarle in seguito.
Per ora, ci permettiamo di osservare che da questo risultato TUTTI escono sconfitti.
Hanno perso, anzitutto, le persone e le associazioni - noi compresi - che si sono impegnati per il voto, indipendentemente se SI, NO o scheda bianca.
Hanno perso i sostenitori del SI, in quanto i dieci milioni di voti da loro ricevuti non serviranno a modificare gli articoli di legge da loro contestati.
Hanno perso i sostenitori del NO, in quanto i voti da loro ricevuti sono un insignificante minoranza (appena il 10% dei votanti, ossia il 2,5% dell'elettorato).
Hanno perso i Presidenti della Camera e del Senato, Casini e Pera, i quali sono venuti meno al loro dovere di far rispettare la Costituzione italiana contro l'intromissione di uno Stato estero e far rispettare il Concordato contro le inadempienze della Chiesa.
Hanno perso i promotori dei referendum allorché hanno confidato sulla possibilità di raggiungere il quorum dopo 20 anni e 17 consultazioni fallite.
Ha perso anche la Chiesa cattolica, per aver offeso e coartato la coscienza di molti fedeli e per aver rispolverato vecchi steccati fra laici e cattolici, le cui conseguenze negative non tarderanno a manifestarsi.
Ha perso infine la democrazia, per sua natura basata sul voto e quindi su una scelta che non è stata espressa e non è corretto interpretare.
In proposito vogliamo ricordare risposta di Corrado Augias, nostro socio onorario, alle lettere di diversi lettori amareggiati e delusi per l'esito del referendum:
"Dedico a tutti i delusi, i furenti, gli sconsolati, gli sconfitti (nel cui ambito, per quel che conta, mi metto), un prezioso libretto (79 pagine in tutto) di Giulio Giorello appena suscito. Titolo: "Di nessuna chiesa"; sottotitolo: "La libertà del laico" (Raffaello Cortina ed.). E' un elogio del relativismo dove si legge tra l'altro questa citazione di John Stuart Mill, autore del fondamentale saggio "Sulla libertà": <Vi è la massima differenza tra il presumere che un'opinione è vera perchè, pur esistendo ogni possibilità di discuterla, non è stata confutata, e presumerne la verità al fine di non permetterne la confutazione>.Parole sante, si potrebbe dire se, dati i tempi, non si temessero equivoci".
(da: la Repubblica del 15.6.2005).
Cordiali saluti Giampietro Sestini
Video sull'Isolotto
L'Isolotto, il mio Quartiere, ha compiuto 50 anni l'anno scorso. E' un Quartiere nato da un'Italia salvata tramite l'impegno di una lunga Resistenza, duramente impegnata nella ricostruzione di se stessa, ricostruzione non solo muraria. Lo puoi scaricare qui, grazie al Comune di Firenze. Dura 45 minuti, l'ha fatto un mio grande amico, Stefano Dei. Anch'io ho dato una mano.
Re-muginandum
Nella parrocchia del piccolo paese nel quale vivono i genitori di mia moglie, domenica mattina durante la messa il prete ha distribuito un volantino nel quale si raccomandava di non andare a votare.
"...ho rimuginato e pensato anche un' altra cosa tanta colpa è di questa classe politica che ci rappresenta ..."
Marisa insiste. Cara mari, questa classe politica viene dopo.
Prima c'è, p.e., questo:
E prima di questo c'è questo:
e questo
Diciamo che questa è una delle bombole di ossido di carbonio che ci hanno ridotto allo stato di anemia perniciosa.
L'altra bombola da verificare sarà questa:
e poi gli impianti generali:
Nella parrocchia del piccolo paese nel quale vivono i genitori di mia moglie, domenica mattina durante la messa il prete ha distribuito un volantino nel quale si raccomandava di non andare a votare.
Ma l'Ipertesto dà alla testa. Alla prossima.
COMUNE DI FIRENZE REFERENDUM DEL 12 e 13 Giugno 2005 SPOGLIO DEI VOTI - SEZIONI 362 su 362 REFERENDUM REFERENDUM 1 (LIMITE ALLA RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE SUGLI EMBRIONI) |
Quartieri | Risultati | SI | NO | Bianche | Nulle | Contest. | Iscritti | Votanti | Validi |
Q 1 | Totali % | 20.987 93,96 | 1.348 6,04 | 379 1,66 | 130 0,57 | 0 0,00 | 50.982 | 22.844 44,81 | 22.335 97,77 |
Q 2 | Totali % | 30.013 93,69 | 2.021 6,31 | 679 2,06 | 184 0,56 | 0 0,00 | 72.247 | 32.897 45,53 | 32.034 97,38 |
Q 3 | Totali % | 14.456 94,04 | 916 5,96 | 323 2,04 | 104 0,66 | 0 0,00 | 33.503 | 15.799 47,16 | 15.372 97,30 |
Q 4 | Totali % | 23.626 93,81 | 1.558 6,19 | 422 1,64 | 172 0,67 | 0 0,00 | 54.833 | 25.778 47,01 | 25.184 97,70 |
Q 5 | Totali % | 34.554 93,60 | 2.364 6,40 | 675 1,78 | 239 0,63 | 0 0,00 | 82.228 | 37.832 46,01 | 36.918 97,58 |
220 | Totali % | 331 87,34 | 48 12,66 | 8 2,05 | 3 0,77 | 0 0,00 | 807 | 390 48,33 | 379 97,18 |