Il bel palazzo
(sul portone dell'Arcivescovado di Piazza S.Giovanni a Firenze)
A Dio e alla parola che dà la grazia.
A Dio e alla parola che dà il colpo di grazia (traduzione Opus Dei)
Video: (clicca sulla foto)
Il bel palazzo
(sul portone dell'Arcivescovado di Piazza S.Giovanni a Firenze)
A Dio e alla parola che dà la grazia.
A Dio e alla parola che dà il colpo di grazia (traduzione Opus Dei)
Video: (clicca sulla foto)
Divagazione mattutina
A vizio d'ogni imbroglio fu sì rotto
che libito fe' licito in sua legge
per torre il biasmo in che era condotto.
Egli è 'l prode 'talian di cui si legge
che succedette a Craxi e fu suo sponsor:
tenne la terra che'l Vatican regge.
Inf. V, 55 e sgg.
Dopo Daria è la volta della mamma di Daria, di Stefano, ex allievo dell'ITC Einstein di Firenze, Di Cecilia, direttrice di
Video:
Stefano
http://www.youtube.com/watch?v=cgNsqFjcVS4
Cecilia
http://www.youtube.com/watch?v=y6J0tC8Vb8Y
Daria difende D.Santoro
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Paesi miei - Niente male
Pratomagno
L'Isolotto
Il Quartiere 4 è una delle aree più verdi della città e questo percorso di 7,5 chilometri si svolge per oltre il 90% in aree verdi.
Scorrendo la pagina troverete le indicazioni per ripercorrerlo illustrate con vedute satellitari che - meglio di ogni altra parola - mettono in evidenza l'abbondanza di giardini e aree verdi del Quartiere.
Passeggiate guidate ogni secondo sabato del mese - da ottobre a maggio - con partenza dalla sede del Quartiere 4 alle 9.30
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Robert Enke
OLANDA - Come togliersi la vita: un sito informa
Notizia
16 novembre 2009 10:23
Se in Germania c'è grande commozione per il portiere della nazionale di calcio, Robert Enke, che, depresso, pochi giorni fa si è buttato sotto un treno, l'olandese NVVE ("associazione per la fine volontaria della vita") ha messo su Internet un sito di istruzioni al suicidio. Vi può accedere chiunque abbia compiuto sedici anni, e che sia membro dell'associazione NVVE in regola con la quota annuale di 17,50 euro. La pagina internet è una guida al suicidio con farmaci. "Sappiamo che molte persone cercano questo tipo d'informazione. E vogliamo impedire che si uccidano nei modi più brutali -gettandosi sotto il treno o impiccandosi", spiega la direttrice Petra de Jong, la quale non crede che la sua associazione possa essere perseguita per quest'iniziativa, sebbene in Olanda l'aiuto al suicidio sia vietato. "Noi non diamo istruzioni, non agiamo in proprio, forniamo solo informazioni". I farmaci proposti sono indolori, hanno obbligo di ricetta e portano alla morte entro due-dodici ore. In precedenza, lo psichiatra olandese Boudewijn Chabot aveva pubblicato un libro sul suicidio tramite il digiuno. Secondo NVVE, in Olanda ci sono migliaia di persone intenzionate a morire, soprattutto tra i 60 e i 70 anni; molti sono malati gravi, diversi in procinto di diventare dementi e che vorrebbero non dover pesare sulla propria famiglia.
(email di M.Laura Cattinari, vicepresidente di Libera Uscita - a cui sono iscritto).
L'ho chiesta per me nel testamento biologico depositato presso il notaio Ardigò, piazza Strozzi, Firenze. Naturalmente non l'otterrò. Tranquilli, tutto bene. Dedico questo post a A.M. mio compaesano, cacciatore, un colpo di carabina, pallettone - credo da cinghiale o capriolo -, testa avvolta in un sacchetto di naylon per non sporcare di sangue la terrazza, biglietto semplice di saluto...Questo quanto ho potuto sapere. Poco di più, perché non si parla di questa cosa. L'altro conoscente, sempre in Casentino, "si è impiccato", non so altro, vorrei sapere come ma non si chiede più di tanto. Penso sempre al Dott.Conciani, qui a Firenze, che dopo aver dato ricette atte al suicidio volontario, espulso dall'Ordine, sigillato l'ambulatorio, si è impiccato tre volte, prima di riuscire a sottrarsi alla pietà dei congiunti..Un eroe civile. Penso a questa maggioranza parlamentare tutta borsa e niente cuore né cervello. Riusciremo a suicidarla? Ci terrei ad arrivare secondo. E morire, se del caso, come un cane a cui si vuol bene.
PS. Caro Robert,
Ci mancherai perché eri un portiere straordinario, ma soprattutto perché eri una persona eccezionale. Noi siamo una squadra e tu ne farai sempre parte. ...Perché non abbiamo potuto aiutarti? Perché non hai potuto, non hai voluto parlarci dei tuoi problemi? Forse in uno sport e in una società così competitivi, non c'è spazio per parlare di paure e malattie?
(dalla lettera d'addio dei calciatori della nazionale tedesca).
http://blogs.nybooks.com/search/berlusconi
L'unto del Signore
Di Berlusconi molto è stato detto e scritto. Ma pochi si sono soffermati sull’intreccio di rapporti che lo legano al mondo cattolico. In queste pagine, Pinotti e Gümpel ripercorrono la straordinaria avventura del Cavaliere in una prospettiva originale, che ne illumina i lati oscuri caricando di nuovo senso le sue scelte politiche. Partendo dai suoi primi passi di imprenditore, l’inchiesta racconta la vera storia della Banca Rasini e dei suoi soci, analizza le connessioni con Calvi e Sindona e le operazioni offshore, e ricostruisce le origini della Fininvest, con il suo complesso e inestricabile gioco di scatole cinesi. Attraverso preziose testimonianze inedite, rilegge la nascita di Forza Italia, i rapporti con l’Opus Dei e Cl, lo scambio di favori con la Curia, i legami con i nuovi cavalieri della finanza bianca, fino all’involuzione teocon sui grandi temi bioetici e alle battaglie in favore della famiglia. Una “santa alleanza” unisce i due poteri forti del nostro Paese, che sembrano non poter più fare a meno uno dell’altro.
http://www.nogaraeuropa.org/?tag=udo-gumpel
Bur Futuropassato, Rizzoli
L’8 per mille dello Stato? Incredibile, ma va alla Chiesa
di Carmelo Lopapa
Pontificia Università Gregoriana in Roma, 459 mila euro. Fondo librario della Compagnia di Gesù, 500 mila euro. Diocesi di Cassano allo Ionio, 1 milione 146 mila euro. Confraternita di Santa Maria della Purità, Gallipoli, 369 mila euro. L´elenco è lungo 17 pagine e porta in calce la firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi....Il sisma del dicembre 2008 in Emilia garantisce a 9 tra parrocchie e monasteri del Parmense altri 4 milioni, mentre 11 milioni sono parcellizzati per i danni delle restanti calamità in tutta Italia. ...Oltre 10 milioni finiscono ad appannaggio dei Beni culturali. Ventisei tra consolidamenti e restauri, quasi tutti per diocesi, chiese, parrocchie, monasteri. Solo per restare alle cifre più consistenti, ecco il milione 314 mila euro per la cattedrale dell´Assunta di Gravina di Puglia, il milione 167 mila euro per il restauro degli affreschi della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli, oppure i 987 mila euro per il restauro di Santa Maria ad Nives di Casaluce (Caserta), i 579 mila euro per San Lorenzo Martire in Molini di Triora o i 413 mila euro per la «valorizzazione della chiesa San Giovanni in Avezzano». E poi, la Pontificia Università Gregoriana e la Compagnia di Gesù. ...Ci sarebbe anche il capitolo «Assistenza ai rifugiati», al quale però, per il 2009, il decreto firmato dal premier Berlusconi destina 2,6 milioni, poco più del 5 per cento del totale. E quasi tutto (2,3 milioni) va al solo Consiglio italiano per i rifugiati. Concentrazione «non opportuna», censura infine la commissione Bilancio: «Altri progetti non finanziati risultavano meritevoli di attenzione».
[Fonte Repubblica]
Ricominceremo. Come allora.
Lo avrai
camerata Besserlusk
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Il 5 dicembre chi può vada a Roma. Coraggio ragazzi.
"Io sono convinto che non ci può essere cultura di pace se non con la eliminazione del sacro: la fine del sacro è la fine della cultura di guerra. Ciò che va eliminato è il sacro reificato, sequestrato dal potere, separato dalla vita, collocato in spazi e luoghi e gesti e riti determinati, gestito da persone sacralizzate. Le comunità di base sono comunità di pace nel senso forte e ricco della parola che mirano ad esorcizzare la violenza che si annida anche nei nostri riti, per inventare una forma di mediazione del messaggio evangelico del tutto libera dalle categorie sacrali".
Teologo Ernesto Balducci, nella Tavola rotonda sulla Violenza del sacro - Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, Firenze - nell'ambito del Convegno delle comunità di base sulla Laicità nel 1987
Perché è importante che Cristo non sia Dio
Io sono laico. Ateo e bestemmiatore, come da sentenza.
Che c’entro io col Concordato?
Ma ora eccomi qua:
Io da quei chiodi mi sono staccato
Esseni di tutto il mondo, unitevi.
(da Barbabianca)
Citazioni
1 - Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero. (Il cantico del Gallo silvestre – Leopardi, operette morali)
2 -… Nonostante questa chiarezza evangelica, (Cristo intendeva abolire la casta sacerdotale intermediaria tra noi e Dio NDR) in epoche successive altri sapienti, potenti e ricchi hanno scoperto che c’era ancora posto per la lorostrumentalizzazione e mediazione di Dio. Si sono fatti mediatori esclusivi fra gli uomini e Cristo! Così essi hanno trovato il modo di tornare all’antico gioco, all’antico circolo vizioso. Accaparrando Cristo sono riusciti di nuovo adaccaparrare Dio e a dominare le coscienze. (Incontro a Gesù,Comunità dell’Isolotto, LEF ed.p.11 Firenze 1968)
Ecco perché insisto nell’affermare che il grande tradimento del messaggio dei vangeli è stato reso possibile dalla divinizzazione di Gesù Cristo. Questo fatto ha permesso ad Anna e Caifa di resuscitare, riprendere il controllo del tempio, senza bisogno di rinnovare il guardaroba o la carta intestata "Summus Pontifex"! E sono andati anche oltre.
Mi spiego: se io, per esempio mi dichiaro e faccio riconoscere come vicario di Cristo, automaticamente sono vicario di Dio, a tutti gli effetti. Sono dio. Sono infallibile. So tutto. Lucifero volle fare lo stesso, ma gli andò male. Non può esistere un angelo-dio. Mentre un uomo-dio sì. Ed io sono il suo rappresentante: “eccomi qua, papa Vojtila che proclamo a 1 miliardo di indiani, nel mio viaggio a New Delhi: solo Cristo può “salvarci”.
Qui all’Isolotto da dove scrivo, molto tempo fa si riunirono in chiesa gli operai licenziati della Galileo, grande fabbrica di ottica (e ora di armi di puntamento); una prima assoluta. All'Isolotto c’era un parroco che poi fu estromesso, a Firenze c’era un cardinale che poi fu sostituito. A tutt' oggi, se tu entri in chiesa, silentium: c’è il Santissimo! Che non vuol sentir parlare. Si chiama Gesù sacramentato.
Di ritorno dal viaggio recente in Iran, dopo aver visto, l’anno scorso, Siria e Giordania, trovo naturale il confronto tra chiesa e moschea: la nostra è la casa del prete, la loro è un luogo d’incontro del popolo. Ti levi le scarpe, ti veli se donna, ma puoi sederti in gruppo, parlare, anche dormire. E pure pregare e concentrarti. Lì non c’è il Santissimo. Nella grande moschea omayade di Damasco c'è un tabernacolo, una grande urna di vetro e cristallo dedicata a S.Giovanni Battista. Ad Amman in Giordania la grande moschea cittadina ha di fronte, dall'altra parte della strada una grandissima chiesa cristiana. Per loro Gesù Cristo è un grande profeta, noi troviamo Maometto in Malebolge spaccato in due dalla testa all’ano, in mano a diavoli “assatanati”naturalmente (Inferno, XXVIII, 22-33). In Iran le donne sono velate, le ragazze vestite da suore, d’accordo. Fa impressione. Non fa impressione che la chiesa cattolica dichiari le donne “essenzialmente” diverse dagli uomini per quanto riguarda la possibilità di essere intermediarie tra Cristo e noi. Chador integrale dell’anima. Per carità, manteniamocele, fuori dal sacerdozio: sarà più facile abolire la casta rappresentata da soli maschi. In gran parte nevrotici, con la storia incredibile del celibato obbligatorio vita natural durante, senza possibilità di ripensamento, salvo l’esclusione a divinis. Tutto questo perché non deve nascere all’interno della casta sacerdotale un diritto, che so, ereditario, una pretesa di qualcosa, una concorrenza, diritti di successione, democrazia interna. Come le ragazze senza dote e i cadetti senza diritto di eredità dei tempi andati. I carabinieri non potevano sposarsi fino a 30 anni, ora non so. Tu prete puoi avere figli, ma non legittimati, meglio se neppure dichiarati, possibilmente tenuti nascosti. Ad evitare lo scandalo. Tanti del prete del frate della monaca del monaco in Italia, figl di coppie di fatto non riconosciute. I pedofili in compenso non fanno figli. Come avrebbe fatto un Ruini a spodestare da un giorno all’altro, senza colpo ferire, tutti i parroci d’Italia del diritto di proprietà o quantomeno di usufrutto dei beni parrocchiali estesi su tutto il territorio se dietro ogni parroco ci fosse stata una famiglia? D.Alessandro Santoro può essere trasferito dalle Piagge a Romena in poche ore. Come il carabiniere giovane e scapolo.
In questo modo Il Vaticano è potuto diventare un buco nero estragalattico che attrae a sé tutti i beni materiali e immateriali, l’intero 8x1000 dell’Italia e delle nazioni cattoliche e può far sparire tutto in quella macchina infernale che si chiama IOR, istituto opere di religione, direttore Marcinkus. Al tempo dei Calvi e dei Sindona. Quando papa Luciani – santo subito nel senso in paradiso dopo 20 giorni – fu trovato morto a letto mentre teneva in mano i tabulati dello IOR mascherati sotto la copertina dell'Imitazione di Cristo. Lasciò il posto a papa Vojtila. Opus dei. Pinochet. Grande attore, anche nella parte del santo.
Per concludere: immaginare un essere dio-uomo o uomo-dio è un po’ come pretendere che questo ammasso di universi infiniti sia opera di uno di noi e che la terra sia il centro dell’Universo, non un pulviscolo dentro una galassia di milioni di stelle che sta dentro un ammasso di mi-li-ar-di di galassie che pare siano solo una parte di un tutto senza confini di spazio e tempo.
E’ difficile pensare a un paradiso immobile in un mondo fatto di stelle infinite che nascono crescono ingrossano fino a scoppiare in un continuo replay da caleidoscopio. Altro che stare per l’eternità a contemplare dio motore immobile, io immobile guardone. E’ dura. Ma come faccio a dirlo a nonna sorella amici e parenti contadini e anche a Trapattoni…
Meglio oprando obliar senza indagarlo
questo enorme mister de l'Universo.
In effetti l’assunto del post è diretto al Cristo crocifisso di scuole caserme tribunali ospedali chiese e sacrestie, obitori e cimiteri, non ad altro (così almeno credevo all'inizio...)Il simbolo simbolo niceno-costantinopolitano recita: credo in Gesù Cristo suo "unico" figliolo, nostro Signore.
E noi che credevamo di essere, come lui, "tutti" figli di dio, siamo invece dei bastardi nati peccatori da madri costrette a purificarsi dopo la nostra nascita. Correzione: credo in G.C. suo figliolo e nostro fratello. Chi va in chiesa lo suggerisca al parroco. In Curia passerebbe inosservato. Salvo...i guardiani dell'ortodossia, Opus Dei, Cl, pdl pdmnoelle (v. la dichiarazione del rappresentante fiorentino di Rifondazione sul caso Piagge-Santoro).
Stacchiamolo, il nostro amico e compagno Cristo, una volta per sempre dalla croce. E noi con lui.L'immagine giusta è lla seconda qui sopra, caro ministro della difesa (delle guerre perse).
Ritorno al punto di partenza: Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero. (Il gallo silvestre)
Ti ho deluso? Fatto arrabbiare? Come non detto. Dimentichiamo Leopardi e finiamo con Manzoni:
La vita è un mistero di contraddizioni in cui la mente si perde se non lo considera come uno stato di prova e dipreparazione ad un'altra esistenza.
Aggiungiamoci anche che "i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta epiù innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio liraddolcisce, e li rende utili per una vita migliore". (Promessi Sposi, pag. finale) L'aveva già scritto questo pezzo quando approvò la breccia di Porta Pia e quando votò, in Senato, l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Scomunicato anche lui. Insomma, in parole povere povere, il problema non è Cristo ma i suoi sedicenti rappresentanti. E qui la storia dovrebbe ricominciare.
Concludo l'impegnativo discorso ritornando a Feuerbach:
L'amore di Dio per l'uomo - centro e fondamento della religione - è la prova più chiara, più irrefutabile che l'uomonella religione contempla se stesso come un oggetto divino. La provvidenza è un privilegio dell'uomo; esprime la superiorità dell'uomo sugli altri esseri naturali; lo sottrae alla concatenazione di tutto l'universo.
All'Universo noi dobbiamo invece rimaner attaccati, perché è lui il nostro Dio (parola di Spinoza*). Potremo così girare per sempre - in modi vari e forme diverse - tra miliardi di stelle e di galassie. In una perenne varia imprevedibile corsa da formula uno sulle astronavi stellari. Mai fermi né immobili. Ci ritroveremo a gareggiare anche con con quel piantagrane di Giacomo Leopardi se non preferirà stare ai box delle stazioni spaziali a mangiar gelati.
Appendice finale
*Spinoza
Aprendo Wikipedia mi sono trovato di fronte ad una figura d'uomo straordinaria.
La sua fama è legata all'opera Ethica ordine geometrico demonstrata ("Etica dimostrata con metodo geometrico"), in cui Spinoza propone un modello di mondo materiale e morale alternativo, in cui "attraversare la vita non con paura e pianto, ma in serenità, letizia e ilarità". Una grande figura. Vallo a leggere qui.
http://it.wikipedia.org/wiki/Baruch_Spinoza
Ma c'è un pezzo scritto da un rabbino che ti voglio mettere subito sotto gli occhi, perché è portentoso.
Dichiarazione rabbinica autentica datata 27 luglio 1656 e firmata da Rabbi Saul Levi Morteira ed altri
I Signori del Mahamad rendono noto che, venuti a conoscenza già da tempo delle cattive opinioni e delcomportamento di Baruch Spinoza, hanno tentato in diversi modi e anche con promesse di distoglierlo dalla cattivastrada. Non essendovi riusciti e ricevendo, al contrario, ogni giorno informazioni sempre maggiori sulle orribili eresieche egli sosteneva e insegnava e sulle azioni mostruose che commetteva – cose delle quali esistono testimoni degni di fede che hanno deposto e testimoniato anche in presenza del suddetto Spinoza – questi è stato riconosciutocolpevole. Avendo esaminato tutto ciò in presenza dei Signori Rabbini, i Signori del Mahamad hanno deciso, con l’accordo dei Rabbini, che il nominato Spinoza sarebbe stato bandito (enhermado) e separato dalla Nazione d’Israelein conseguenza della scomunica (herem) che pronunciamo adesso nei termini che seguono:
Con l’aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti inostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamoBaruch (=Benedetto) Spinoza. Pronunciamo questo herem nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico. Lo malediciamo nel modo in cui Eliseo ha maledetto i ragazzi e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l’Eterno non lo perdoni mai. Che l’Eterno accenda contro quest’uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel librodella Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge. E quanto a voi che restate devoti all’Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con Spinoza alcun rapporto né scritto né orale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno si avvicini a lui più di quattro gomiti. Che nessuno dimori sotto il suo stesso tetto e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti.
Nota
L'eresia principale che portò alla scomunica di Spinoza sarebbe stata - scrive Wikipedia - il non credere all'immortalità dell'anima, posizione che determinava il crollo della dottrina della ricompensa nell'aldilà e quindi la perdita del controllo delle anime sulla terra da parte delle autorità religiose.
Comunque grazie agli Olandesi, Baruch-Benedetto Spinoza riuscì a morire a letto. Era un ottimo tornitore di lenti, le stesse che servirono a Galileo per diventare anche lui eretico.
Mai dubitato
Per il presidente della Commissione vaccini della Società italiana pediatri l'influenza H1N1 è un virus mediatico e l'attenzione che gli dedicano i mezzi di informazione è del tutto ingiustificata. Continua a leggere questa notizia.
Come il terrorismo di Hamas, Iran, Bin Laden, Al Qaeda, BR: false bandiere.
E quando miro in cielo arder le stelle;
Dico fra me pensando:
A che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
Infinito seren? che vuol dir questa
Solitudine immensa? ed io che sono?
(Leopardi, canto notturno di un pastore errante dell'Asia)
In questo pianeta siamo tutti accomunati dal destino di vivere su un piccolo sasso sperduto alla periferia di un universo probabilmente infinito, forse parte di un numero infinito di universi infiniti, dove la nostra esistenza è la sola certezza, piccola luce nell’ignoranza cosmica in cui siamo avvolti.
Dietro allo scontro sul crocifisso nelle scuole, un tema che anche a molti laici sembra banale e insignificante, c’è in realta’ l’eco di una battaglia vecchia di secoli, di millenni, una battaglia delle e sulle idee che reggono il mondo e la civiltà umana. Quella battaglia ha visto guerre sanguinarie, rivoluzioni, riforme e ha avuto esiti differenti in differenti aree geografiche, anche all’interno della piccola Europa. C’e’ chi ha abbracciato la Ragione e chi è rimasto schiacciato dal Dogma, chi ha sviluppato la democrazia e i diritti e chi è rimasto vittima della violenza del fondamentalismo, chi ha costruito una societa’ aperta e chi è rimasto prigioniero dei feudi e delle corporazioni.
(Gabriele Zamparini)
C'è la necessità di un accordo tra filosofi (leggi:scienziati) e teologi, perché «la fede si richiede per l'istituzione di rozzi popoli che denno esser governati», l'infinità dell'universo e l'esistenza di mondi infiniti, la mancanza di un centro in un universo infinito comporta la scomparsa dell'antico, ipotizzato ordine gerarchico, la «vanissima fantasia» che riteneva che al centro vi fosse il «corpo più denso e crasso» e si ascendesse ai corpi più fini e divini. La concezione aristotelica è difesa ancora da quei dottori che hanno fede nella «fama de gli autori che gli son stati messi nelle mani», ma i filosofi (leggi:scienziati) moderni, che non hanno interesse a intendere quello che dicono gli altri, ma pensano con la loro testa, si sbarazzano di queste anticaglie e si avviano «con più sicuri passi alla cognizione della natura".
Giordano Bruno De l'infinito, universo e mondi (citato a senso)
Un giorno Dio, sotto mentite spoglie , incontra un contadino che cammina lungo la strada e gli chiede “Dove stai andando?” Al che il contadino risponde “A Saragozza” dimenticando di aggiungere la chiosa obbligatoria nel medioevo “Se Dio vuole”. A causa di questa mancanza di rispetto Dio trasforma il contadino in una rana e la spedisce nella pozza più vicina. Dopo avere osservato la rana sguazzare per un po’ Dio inverte la trasformazione e dice al contadino , una volta ripresa la forma umana “Ed ora dove vai?” Al che il contadino risponde “ A Saragozza o nella pozza!” . Gli irosi dei del mondo antico avrebbero rispedito il contadino nella pozza. Il mio Dio per contro si sarebbe assicurato che arrivasse a Saragozza. Un errore di tutte le religioni fondamentaliste è che il loro Dio non ha senso dell’humor. Ciò perché le religioni fondamentaliste si mantengono per lungo tempo per mezzo di rituali che per loro natura non hanno alcun senso dell’humor.
Fred Hoyle (citato da Barbabianca)
L'amore di Dio per l'uomo - centro e fondamento della religione - è la prova più chiara, più irrefutabile che l'uomo nella religione contempla se stesso come un oggetto divino, come un divino scopo, e che i suoi rapporti con Dio non sono che rapporti con se stesso, con il suo proprio essere.
La provvidenza è un privilegio dell'uomo; esprime la superiorità dell'uomo sugli altri esseri naturali; lo sottrae alla concatenazione di tutto l'universo.
(Feuerbach)
I geni religiosi di tutti i tempi risentono di questa religiosità cosmica che non conosce né dogmi né Dei concepiti secondo l'immagine dell'uomo. Non vi è perciò alcuna Chiesa che basi il suo insegnamento fondamentale sulla religione cosmica. Accade di conseguenza che è precisamente fra gli eretici di tutti i tempi che troviamo uomini penetrati di questa religiosità superiore e che furono considerati dai loro contemporanei più spesso come atei, ma sovente anche come santi. Sotto questo aspetto uomini come Democrito, Francesco d'Assisi e Spinoza possono stare l'uno vicino all'altro.
La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. […] Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d’un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.
Più l’uomo avanza nella sua evoluzione spirituale, più mi appare certo che il sentiero verso una religiosità genuina non passa per la paura della vita e la paura della morte, o per una fede cieca, ma attraverso gli sforzi compiuti in direzione di una conoscenza razionale.
A livello di logica pura tutti gli assiomi sono arbitrari, compresi gli assiomi dell’etica. Ma essi non sono affatto arbitrari da un punto di vista psicologico e genetico, […] All’individuazione e alla verifica degli assiomi etici si perviene in modo non dissimile da quello che riguarda gli assiomi della scienza. La verità è ciò che sopporta la verifica dell’esperienza.
Einstein
Sento il bisogno come Machiavelli ai tempi dell'esilio politico all'Albergaccio, dalle parti di S.Casciano, qui alle porte di Firenze, sulla via per Siena, di rivestirmi un po' di panni curiali per cercare la compagnia di uomini illustri e gustare con loro di quel pane della sapienza "che solum è mio". Dopo essermi levato da questa mediatica Italia bordello devastata da "ruffian, baratti e simile lordura". (rileggere il VI del Purgatorio).
La riflessione mia di oggi è che Cristo non è dio. Non lo è mai stato. E' proprio lui che dice, in quel momento di m. in cui viene a trovarsi, come i 10 milioni "dieci" di uomini crocifissi sulle pubbliche strade romane nei secoli dell'Impero: dio de' dei, mi hai proprio abbandonato! Ma perché a Nicea l'Imperatore Costantino fece scrivere che quel povero cristo, uno tra 10 milioni di vittime dell'Impero, era quel "nostro Signore che verrà a giudicare i vivi e i morti". E perché fece quel concordato con la santa chiesa cattolica alla quale dare in appalto la remissione dei peccati, preludio alla resurrezione della carne e alla vita eterna amen?
Perché Costantino - mai battezzato ma considerato santo - da preveggente aveva già letto il cap. XVIII del Principe di Machiavelli...
(continua)
Post Scriptum. Aggiornamento del 7 novembre: a proposito di Costantino, leggi qui.
Al centro dell'Oceano Indiano, 1600 km dalla terraferma, la base statunitense di Diego Garcia rappresenta un punto strategico per le guerre in Iraq e Afghanistan, per la rete dei "siti neri" della CIA e per il dominio delle risorse petrolifere mediorientali.
(4 novembre: dov'è la vittoria?)
PS. Quella della Fiorentina, stasera.
Ho trovato un mio commento su Baracche verdi e perché non citarmi:
Bene anche il digiuno, anche davanti alla Curia. Ma non per chiederle la conversione. Betori non è espressione della chiesa fiorentina, è di nomina vaticana, cioè Opus Dei. E’ qui per fare quello che sta facendo: distruggere la Teologia della Liberazione, in questo caso Libera Azione. E’ un compito che l’Opus Dei sta portando a termine con ottimi risultati per ora in tutta l’America Latina. E’ un compito che lui si è assunto, per il quale ha avuto l’onore e l’onere di regolarizzare Firenze e la Toscana e lo porterà a termine finché tu gli riconoscerai la legittimità del suo Principato. Puoi solo chiedere che torni a Roma. E nel frattempo agire come se Betori non esistesse, etsi Beta non daretur. Chiaro a dirsi quanto duro a farsi: non per l’ostilità del popolo credente fiorentino, ma per l’appoggio preciso duro e circostanziato del potere politico amministrativo come i fatti presto dimostreranno (***nota malevola). La battaglia è sui due fronti; quello politico è determinante quanto il fronte ecclesiale e l’Opus Dei è ben presente anche lì dentro. Coraggio, “è l’ora dei fuochi e non ci sarà che luce”; “non temere le tenebre, accendi una candela”. In questo caso difendiamo la candelina accesa qui alle Piagge di Firenze da più di vent’anni: che l’Opus non riesca a spegnerla.
"Un’antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. Penso che su questioni delicate come questa qualche volta il buonsenso finisce di essere vittima del diritto” – Pierluigi Bersani, Segretario del Partito Democratico
“[nel ricorso] sottolineeremo che noi non siamo uno Stato laico, ma concordatario, come sancito dall’articolo 7 della Costituzione, e che quindi ha rinunciato ad alcune delle sue prerogative” – Nicola Lettieri, rappresentante del governo italiano presso la Corte Europea
Sulla rete trovo questa lectio magistralis di Gabriele Zamparini:
Titanic. Il crocifisso, il “buonsenso” di Bersani e lo scontro tra tradizioni inconciliabili
Il buonsenso di cui parla Bersani è il buonsenso cattocomunista, l’imprint che Togliatti diede al comunismo italiano e che si ritrova nell’art. 7 della Costituzione repubblicana, quello che fece propri i Patti Lateranensi di Mussolini. La Costituzione italiana è figlia della tradizione cattolica e della tradizione comunista; quella dell’Illuminismo, la cultura liberale, ebbe un’influenza minima e anche questa fu disattesa con la follia, tutta italiana, della Costituzione materiale, un’aberrazione giuridica.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è invece figlia dell’Illuminismo, della Rivoluzione francese e della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti del 1776.
Dietro lo scontro sul crocifisso nelle scuole, un tema che anche a molti laici sembra banale e insignificante, c’è in realta’ l’eco di una battaglia vecchia di secoli, di millenni, una battaglia delle e sulle idee che reggono il mondo e la civiltà umana. Quella battaglia ha visto guerre sanguinarie, rivoluzioni, riforme e ha avuto esiti differenti in differenti aree geografiche, anche all’interno della piccola Europa. C’e’ chi ha abbracciato la Ragione e chi è rimasto schiacciato dal Dogma, chi ha sviluppato la democrazia e i diritti e chi è rimasto vittima della violenza del fondamentalismo, chi ha costruito una societa’ aperta e chi è rimasto prigioniero dei feudi e delle corporazioni.
Con il crocifisso nelle scuole, Gesu’ Cristo e il suo messaggio, cioe’ la caritas, non hanno nulla a che fare. La battaglia, anche questa volta, è tra gli eredi di tradizioni inconciliabili. Come piu’ volte ricordato su questo blog, il difetto maggiore della classe dirigente italiana è la sua inadeguatezza culturale, l’ignoranza, l’improvvisazione, la non conoscenza del mondo delle idee e degli scontri che in quel mondo avvengono. Con il crollo del muro di Berlino – ma in verita’ gia’ molto prima – la sinistra (non solo in Italia ma soprattutto in Italia) ha perso qualsiasi slancio propositivo e si e’ ripiegata su se stessa e sull’ordinaria amministrazione dell’esistente. La sinistra – nata per proporre, innovare, cambiare – si e’ ritrovata nel campo della re-azione e invece di rimettere in discussione se’ stessa e le sue idee, quella sinistra ha vigliaccamente preferito rincorrere il potere e scimmiottare pensieri e idee che non capiva oppure tornare a Marx, riproposto ormai in maniera stanca in tutte le salse.
In Italia, la forza del fronte cattolico-clericale non è tanto nell’essere piu’ numeroso (infatti, nel paese quel fronte non è maggioranza); la sua forza sta nel poter contare su una tradizione plurimillenaria, portata avanti oggi dai pensatori e dagli strateghi di Santa Romana Chiesa. In questo scenario, non sorprende assistere in Italia alle crociate, alle guerre sante, con un dispiegamento di forze che non puo’ essere compreso con la polemica politica e le scaramucce all’interno dei partiti e degli schieramenti. I mezzi d’informazione poi – con pochissime eccezioni – sono addirittura patetici nella misura in cui presentano questi scontri al pubblico senza riferimenti culturali, come fossero funghi improvvisamente nati dal sottobosco culturale della cronaca politica.
E si continua cosí, avanti a vista, come il Titanic.
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La campana delle CDB italiane non suona a morto, ma a martello:
Comunità Cristiane di base italiane
Comunicato con preghiera di pubblicazione
Riteniamo un traguardo di civiltà, laicità, tolleranza, libertà e pacificazione religiosa la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che ha detto "no" all’esibizione del crocifisso nelle scuole pubbliche, pronunciandosi sul ricorso di una cittadina italiana. Finalmente una buona notizia dagli Organismi della Unione Europea che restituisce, in parte, quella realtà istituzionale alla democrazia ed ai diritti di cittadinanza.
Questa nostra valutazione è coerente con tutta la storia delle comunità di base che si sono sempre impegnate per l’affermazione di una laicità positiva in ogni ambito di vita, "nella società, nello stato, nella chiesa" come recita il titolo di un importante Convegno che le stesse comunità base tennero a Firenze già nel 1987.
Sappiamo di essere controcorrente perché la maturazione della società, della realtà religiosa e della politica sul tema della laicità è un percorso lungo e conflittuale. Ma non siamo affatto soli.
"Meno croce e più Vangelo" valeva nella scuola di Barbiana da dove don Milani aveva tolto il crocifisso. Meno croce e più Vangelo valeva per un cattolico come Mario Gozzini, il senatore della legge sulla umanizzazione del carcere, il quale nel 1988 scrisse sull’Unità due forti articoli di critica verso i difensori dell’ostensione pubblica della croce. Egli da fine politico e da buon legislatore fa la proposta di "uno strumento che impegni il presidente del Consiglio a studiare e compiere i passi opportuni per ottenere, dalla Conferenza episcopale, l’assenso a togliere di mezzo un segno diventato, quantomeno, equivoco … Ci vorrà tempo e pazienza – conclude Gozzini – ma ho speranza che alla fine la ragione e l’autentica coscienza cristiana, quella che bada a Cristo più che ai patrimoni storici, avranno la meglio".
La speranza di Gozzini è sempre più la speranza nostra, di tanti laici ma anche di tante realtà cattoliche.
Le comunità cristiane di base italiane
Roma 4 novembre 2009